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INTERPELLANZA – Non dire Valentino senza Perosino!

PREMESSO CHE

  • Alberto Perosino nacque a Torino nel 1911, specializzatosi nella costruzione di strutture in legno, nel 1936 decise di acquistare l’imbarcadero in cui anni addietro attraccava la peota dorata (il Bucintoro) dei Savoia, creando così il primo arsenale di barche da diporto;
  • i torinesi si appassionarono alla gita domenicale in barca sul Po, utilizzando le imbarcazioni realizzate da Perosino;
  • nel 1987 nacque l‘Imbarco Perosino “del Re” che, nel corso degli anni, è stato frequentato e apprezzato sia dai torinesi sia da numerosi turisti italiani e stranieri:  divenne luogo di incontri, di cultura e di cibo (a base di specialità tipiche piemontesi) unanimemente conosciuto e riconosciuto;

RILEVATO CHE

  • una sentenza della Corte d’Appello del 2018 ha dichiarato la proprietà in capo al Comune dell’immobile ospitante l’Imbraco Perosino, condannando la famiglia Perosino all’immediato rilascio dell’immobile;
  • lo sfratto è divenuto esecutivo dal novembre 2019 e verrà eseguito il 27 febbraio p.v.;

CONSIDERATO CHE

  • l’Amministrazione che governa la città da quasi 4 anni sta desertificando il Parco del Valentino (chiusi Cacao, Palace, Imbarco Idrovolante, Chalet, Fluido), spingendolo poderosamente tra le braccia del degrado, dell’inciviltà e dell’illiceità;
  • più di 80 anni di storia dell’Imbarco Perosino verranno gettati in acqua se l’Amministrazione non sarà in grado di individuare una soluzione concreta, utile e costruttiva sia per la famiglia Perosino sia per i frequentatori del Parco sia per la Civica Amministrazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. come l’Amministrazione intenda individuare una soluzione per l’Imbarco Perosino – pur in osservanza delle sentenze, delle leggi e dei regolamenti – che consenta alla famiglia Perosino la prosecuzione dell’attività in una sede che è colma di storia, di amore e di passione;
  2. con quali modalità, nell’individuazione di questa soluzione e nelle more della pubblicazione nuovo bando, l’Amministrazione intenda consentire la prosecuzione dell’attività dell’Imbarco Perosino (anche a fronte della corresponsione di un’indennità di occupazione e della progressiva regolarizzazione di una eventuale posizione debitoria nei confronti delle casse comunali);
  3. con quali tipologie di atti e relative tempistiche l’Amministrazione intenda concedere la permanenza nell’immobile alla famiglia Perosino in attesa del nuovo bando.

Silvio Magliano

Deborah Montalbano

INTERPELLANZA – Capitolo 8 de ‘il minisuk di corso Racconigi’: meno male che ci sono i vigili!

PREMESSO CHE

  • ogni giorno, dal lunedì al sabato, in corso Racconigi si svolge il mercato all’aperto nel tratto compreso tra corso Peschiera e corso Vittorio Emanuele II;
  • tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II trova collocazione un cospicuo numero di venditori abusivi che propongono in vendita merce di dubbia provenienza;
  • lo scrivente effettuò un primo sopralluogo in data 18 luglio 2017, accompagnato da un gruppo di cittadini, ed è stato successivamente ricontattato a causa dello scandaloso permanere di un’evidente e preoccupante situazione di degrado e illegalità, senza dubbio derivante dall’incapacità di questa Amministrazione di porre rimedi efficaci per contrastare tali comportamenti;

RILEVATO CHE

  • numerosi individui sostano con auto e furgoni già dalle prime ore del mattino nel tratto del mercato compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Foresto;
  • quando la Polizia Municipale abbandona il mercato, terminate le operazioni di spunta, queste persone piazzano a terra i loro teli, scaricano quanto contenuto nelle auto e nei furgoni ed espongono in vendita la loro merce (cianfrusaglie, articoli tecnologici di provenienza sospetta, abbigliamento, calzature, pelletteria, pentole e altre tipologie di merce compresi talvolta oggetti di valore);
  • a seguito del sopralluogo del 18 luglio 2017 lo scrivente presentò una prima interpellanza (mecc. 2017 03114) a cui la Giunta rispose manifestando l’impegno ad attivarsi per trovare soluzioni adeguate in tempi certi;
  • in seguito ci furono alcuni incontri aperti ai cittadini con rappresentanti della Giunta e della Circoscrizione 3;
  • con una delibera di novembre 2017 venne riorganizzata la dislocazione dei banchi e venne deciso di collocarne uno in posizione perpendicolare proprio in corrispondenza di via Foresto, ciò per dare un senso di “conclusione” all’area mercatale e di argine alla collocazione di venditori ambulanti non regolari;
  • con una seconda interpellanza presentata in data 4 maggio 2018 (mecc. 2018 01640) lo scrivente ha riproposto all’attenzione della Giunta la situazione di profondo degrado segnalando che l’occupazione dei venditori stava proseguendo nonostante la parziale revisione della disposizione dei banchi;
  • con una terza interpellanza presentata in data 31 luglio 2018 (mecc. 2018 03410) lo scrivente si vedeva costretto a domandare lumi all’Amministrazione circa la propria inerzia nel rispondere e corrispondere al degrado e alle esigenze manifestate dai cittadini;
  • con una quarta interpellanza presentata in data 7 novembre 2018 (mecc. 2018 05126) lo scrivente si vedeva nuovamente costretto a domandare lumi all’Amministrazione circa la propria inerzia;
  • nonostante le risposte fornite dall’Assessore Lapietra nel corso del Consiglio Comunale del 10 dicembre 2018, nel tratto di corso Racconigi compreso tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II continuano ad essere presenti quotidianamente e abusivamente numerosi venditori di merce di dubbia provenienza;
  • con una quinta interpellanza presentata in data 27 marzo 2019 (mecc. 2019 01118) lo scrivente ha riproposto all’attenzione dell’Amministrazione le questioni già precedentemente sollevate e non ancora risolte;
  • in data 14 giugno 2019 lo scrivente ha presentato la sesta interpellanza sullo stesso tema (mecc. 2019 02399);
  • in data 20 settembre 2019 lo scrivente ha presentato la settima interpellanza per stimolare l’Amministrazione ad azioni proattive (mecc. 2019 03885): essa è stata discussa in Consiglio Comunale nella seduta del 14 ottobre e, nonostante lo scrivente si dichiarasse insoddisfatto della risposta domandando l’approfondimento in Commissione, ad oggi (trascorsi 4 mesi) tale seduta di approfondimento non è ancora stata convocata;

CONSIDERATO CHE

  • quotidianamente si assiste a scene di degrado che tocca il culmine nella giornata di sabato. Degrado che continua anche al termine dell’orario di mercato, quando un gruppetto di personaggi, dopo aver abbandonato le loro cianfrusaglie prese dai cassonetti e rimaste invendute sul plateatico, si trasferisce a bere alcolici fino a sera “bivaccando” accanto ai muri delle abitazioni di corso Racconigi e utilizzando come latrina gli spazi pubblici a cielo aperto;
  • lo spazio per gli abusivi è rimasto invariato come anche la loro costante presenza;
  • i cittadini, residenti e commercianti, chiedono da molto tempo la tracciatura di stalli per la sosta dei veicoli;
  • i residenti sono molto preoccupati per la possibilità che vengano installate panchine e fioriere poiché esse fungerebbero facilmente da comodo appoggio per i venditori abusivi e, le fioriere, necessiterebbero di una manutenzione che spesso l’Amministrazione non è in grado di garantire;
  • numerosi cittadini hanno segnalato che nel mese corrente in alcune giornate il plateatico solitamente occupato dai venditori abusivi è stato interessato dalla presenza di alcune pattuglie della Polizia Municipale: tale presenza ha avuto un effetto positivo e ha scoraggiato l’insediamento dei “venditori”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione sia in grado di garantire una presenza quotidiana della Polizia Municipale;
  2. per quanto tempo la presenza della Polizia Municipale dovrà supplire all’incapacità dell’Amministrazione di realizzare una soluzione efficace per porre argine ad una situazione di illegalità sempre più deteriore;
  3. se l’Amministrazione intenda realizzare posteggi auto, così come già ampiamente richiesto da cittadini, residenti e commercianti, nel tratto del plateatico di corso Racconigi compreso tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II;
  4. se l’Amministrazione intenda installare panchine e fioriere, tenuto conto di quanto riferito dai residenti (e riportato nel paragrafo “considerato che”);
  5. se l’Amministrazione abbia identificato i “venditori” (che solitamente stazionano tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II) e ne abbia accertato il possesso dei requisiti morali e professionali per l’esercizio dell’attività;
  6. se l’Amministrazione abbia accertato se i “venditori” trovino collocazione non solo nel tratto via Foresto/corso Vittorio Emanuele II ma anche all’interno del mercato, occupando gli spazi lasciati liberi dagli operatori mercatali regolari;
  7. se l’Amministrazione abbia identificato i personaggi che accedono al cortile di corso Racconigi 25, che accatastano la merce invenduta e che poi bivaccano consumando alcolici e utilizzando gli spazi pubblici come latrine a cielo libero e quali siano le eventuali decisioni assunte.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – C’è gabinetto e gabinetto. E per la Sindaca son sempre guai!

PREMESSO CHE

  • nel bel mezzo di piazza Guala si erge in tutta la sua imponenza un manufatto ospitante un gabinetto pubblico;
  • si tratta di un quartiere periferico, noto chiodo fisso della Signora Sindaca ai tempi della campagna elettorale 2016, verso cui ha poi dirottato miserrime attenzioni una volta insediata al piano nobile di Palazzo Civico;

RILEVATO CHE

  • tale gabinetto versa in una condizione raccapricciante: porta di accesso guasta, scarico intasato, manufatto che viene usato come luogo di ricovero per rifiuto di ogni tipo, liquami che sgorgano come ruscelli verso la piazza, effluvi odorosi indegni di un ambito civile;
  • si allegano le foto nella disponibilità dello scrivente;
  • come riferito da alcuni cittadini, recentemente il gabinetto è stato chiuso con nastro rosso-bianco;

CONSIDERATO CHE

  • lo scrivente, tramite gli uffici della propria segreteria, già nel mese di ottobre 2018 segnalava agli uffici comunali lo stato di evidente abbandono del gabinetto in oggetto, domandando di sapere quali fossero le intenzioni dell’Amministrazione (se procedere alla manutenzione, ripristino o eliminazione);
  • il gabinetto, inizialmente realizzato per essere utilizzato da parte degli operatori mercatali, ha ormai esaurito la funzione originaria poiché gli ambulanti, considerate le condizioni, utilizzano i servizi presso i bar della zona;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia intenzione di dedicare risorse di varia natura (innanzitutto finanziarie) per il completo ripristino a piena funzionalità del gabinetto in oggetto;
  2. se l’Amministrazione abbia intenzione di dare impulso all’iter per la rimozione del manufatto (soluzione graditissima ai residenti);
  3. con quale tempistica l’Amministrazione intenda addivenire ad una decisione in merito.

Silvio Magliano

La Maggioranza rifletta sulla ricostituzione della Circoscrizione 10: oggi al sit-in di via Morandi contro lo spostamento dei Vigili

Ho partecipato al sit-in pacifico di stamattina a Mirafiori contro il costante abbandono del quartiere. Mirafiori Sud si sta lentamente spopolando di servizi per i cittadini, ed è effetto della riforma sul decentramento, con la ex Circoscrizione 2 la ex Circoscrizione 10 accorpate, mettendo insieme quartieri troppo disomogenei tra loro. Presenti alla protesta circa 150 persone che hanno raccolto firme per fermare questo spostamento.

Questo trasloco rischia di impoverire ulteriormente un quartiere che ha già perso tanti servizi, dalla biblioteca alla piscina (per via dei costi di gestione troppo alti), la banca San Paolo, fino ai carabinieri e le poste, che sono andate a fuoco solo qualche settimana fa, oltre alle numerose attività commerciali che hanno chiuso negli ultimi anni.

Il presidio della municipale di via Morandi dovrebbe essere chiuso per motivi tecnici e strutturali e spostato nella sede di via Pinchia, a Mirafiori Nord, ma sarebbe un’ennesima perdita per il quartiere, oltre tutto per questioni tecniche che possono essere risolte.

È la città che deve stare vicino ai cittadini, non i cittadini che devo avvicinarsi alla città. È evidente che la città si stia dimenticando di questo quartiere. Queste non erano le periferie tanto care ai 5 Stelle? Presenterò una mozione perché sia bloccato lo spostamento della sede dei Vigili Urbani da via Morandi e chiedo alla Sindaca e alla Maggioranza di valutare seriamente la possibilità di ricostituire la Circoscrizione 10: la scelta di unirla alla Circoscrizione 2 è stata un’operazione senza una visione e le persone di questo territorio non possono essere trattate come cittadini di serie B.

Quando avrebbero riparato l’ascensore a Vinzaglio se non ci fosse stata tutta questa risonanza mediatica?

Apprendo con soddisfazione che la sindaca Chiara Appendino lunedì 17 febbraio ha accolto la mia richiesta in Consiglio Comunale sull’incresciosa vicenda dell’ascensore rotto nella stazione della metropolitana Vinzaglio.

Al momento non siamo ancora certi che il malfunzionamento dell’ascensore sia stato effettivamente risolto, ma con amarezza devo constatare che senza il clamore mediatico suscitato dalle immagini circolate sui media e in rete non ci sarebbe stata una mobilitazione in tempi così rapidi. Mi spiace sottolineare poi che tutto questo accada a pochi mesi dal pensionamento del disability manager GTT Guido Bordone, che ancora ringrazio personalmente per il lavoro fatto negli anni per eliminare simili disservizi e per rendere il servizio il più accessibile per tutti possibile.

A questo punto mi auguro che l’Amministrazione comunale l’occasione di riflettere che prima di chiedere ai cittadini di abbandonare i mezzi privati si spenda perché i servizi pubblici siano efficienti e utilizzabili da tutti. Le continue segnalazioni, non solo social, dei cittadini torinesi relative ad ascensori rotti e scale mobili non funzionanti nella metropolitana mi confermano di quanto si sia lontani da condizioni accettabili, in una città che prima dell’arrivo della maggioranza a cinque stelle si era distinta per un’alta capacità di inclusione sociale e di abbattimento di barriere architettoniche e mentali, e quindi mi spronano a continuare la mia personale battaglia perché la città di Torino si muova rapidamente e decisamente per la realizzazione di un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ancora tutta la mia solidarietà per la famiglia Nerone, anche per loro il mio impegno continua.