Skip to main content

INTERPELLANZA – E poi c’è la didattica in mano ai centri sociali. Quando la realtà supera la più moderata fantasia

PREMESSO CHE

  • in via Braccini 75 ha sede la Scuola per l’Infanzia Malta che accoglie bambini da 0 a 6 anni;
  • nel medesimo isolato, in via Francesco Millio, presso l’ex Scuola Media Pezzani, ha sede il centro sociale Gabrio;

RILEVATO CHE

  • circa un anno fa la Direzione della Scuola dell’Infanzia ha avviato l’iter progettuale per la trasformazione del giardino scolastico in “Parco Didattico – Polo 0-6”;
  • ha pertanto avuto inizio un’opera di “riorganizzazione” del giardino, attraverso il servizio di potatura alberi (a cura del Comune) e attraverso l’ampliamento del frutteto (con ausilio e collaborazione di soggetti terzi, quali i militanti del centro sociale Gabrio);
  • recentemente nella Scuola Malta sono state apportate alcune innovazioni dal punto di vista didattico-organizzativo: niente più uso del grembiule e del bavaglino (sostituito dal tovagliolo, anche per i più piccini), niente giochi di società o di plastica (a favore della ricerca di elementi naturali), niente riposo postprandiale per i bambini di 5 anni, eliminazione degli sportelli degli armadi in sezione, soppressione dei laboratori in orario curricolare organizzati da associazioni esterne (yoga, musica, capoeira, inglese, prescrittura);
  • tra le ultime innovazioni didattiche vi sarebbe anche una frequente condivisione di spazi e attività tra Scuola dell’Infanzia e centro sociale Gabrio;

CONSIDERATO CHE

  • il programma del nuovo percorso didattico della Scuola dell’Infanzia Malta ha previsto, nel mese di maggio scorso, una giornata di “piantumazione” durante la quale le famiglie del Polo 0-6 sono state affiancate da militanti del centro sociale Gabrio nel mettere a dimora piante aromatiche, collocate lungo il perimetro di confine tra i due plessi proprio per agevolare i militanti del centro sociale nella necessaria opera di costante annaffiatura;
  • il cartellone della partnership Scuola dell’Infanzia/centro sociale Gabrio ha poi ospitato, nell’autunno scorso, una castagnata organizzata presso il cortile del Polo 0-6 per le famiglie e i bambini e che ha visto la partecipazione di alcuni esponenti del centro sociale nel ruolo di “caldarrostari”: infatti le castagne sono state arrostite nel cortile dell’ex Scuola Media Pezzani (sede del centro sociale);
  • pare inoltre che la Direzione scolastica abbia vivamente consigliato alle insegnanti di non festeggiare le ricorrenze (compleanni, Natale, Pasqua, festa dei nonni, festa della mamma, festa del papà) e pertanto di non impegnare i bambini nelle attività connesse;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione ritenga necessaria e indispensabile la compartecipazione al progetto didattico della Scuola dell’Infanzia Malta di esponenti del centro sociale Gabrio;
  2. se tale partnership trovi solido fondamento nelle linee programmatiche in tema di politiche per l’infanzia approvate ad inizio mandato dal gruppo consiliare di maggioranza;
  3. se, a seguito della piantumazione e della castagnata dello scorso anno, siano già in programma altri “eventi” in compartecipazione tra Scuola e centro sociale e se sia disponibile una brochure informativa;
  4. se la partecipazione dei bimbi alle attività con il centro sociale sia stata formalmente autorizzata dal Dirigente scolastico e se siano stati preventivamente informati i genitori;
  5. se l’Amministrazione o il Dirigente scolastico abbia formalmente autorizzato la presenza presso la strutture della Scuola dell’Infanzia (e le immediate pertinenze) di adulti non appartenenti al corpo degli educatori, ma al centro sociale, e se tali interferenze siano presidiate e da chi.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Ristorazione scolastica e gestione delle intolleranze: come si combatte l’intolleranza alla superficialità?

PREMESSO CHE

  • la ristorazione scolastica occupa uno spazio rilevante all’interno del portale della Divisione Servizi Educativi della Città;
  • tale ruolo di spicco evidenzia la crescente importanza assunta dall’educazione alimentare nel mondo moderno e nelle realtà educative: il ruolo del pasto non solo come intermezzo tra le lezioni del mattino e le attività pomeridiane ma come spazio sia di condivisione sia di crescita personale, didattica, culturale;

RILEVATO CHE

  • le esigenze alimentari dei bimbi e degli scolari sono sempre più frastagliate e sorgono da tradizioni culturali, abitudini familiari e/o da intolleranze ad alcuni alimenti o materiali;
  • a fronte delle diverse esigenze (appunto derivanti da tradizioni, abitudini e/o intolleranze) è necessario che la risposta di chi ha in carico il servizio di ristorazione scolastica sia rapida, precisa, puntuale e corrisponda pienamente alle necessità dichiarate;

CONSIDERATO CHE

  • non possono essere giustificati atteggiamenti distratti o superficiali da parte di chi si occupa della ristorazione scolastica sia con riguardo agli standard qualitativi generali sia con specifico riferimento alla gestione delle situazioni delle intolleranze dichiarate;
  • la somministrazione di alimenti e bevande non inclusi nei menù personalizzati destinati agli intolleranti può comportare gravi danni alla salute dei bimbi e degli scolari e può causare manifestazioni allergiche di varia natura ed entità;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se e come la ristorazione scolastica sia “attrezzata” per fare fronte alle intolleranze alimentari dei bimbi e degli scolari;
  2. quali siano le procedure che le famiglie devono seguire per comunicare alle strutture scolastiche le specifiche necessità alimentari dei loro figli;
  3. quali siano i tempi intercorrenti tra la segnalazione dell’esigenza/intolleranza e la somministrazione dei menù personalizzati e quali siano le modalità seguite per l’alimentazione dei bimbi e degli scolari nel lasso di tempo intermedio;
  4. quanti e quali siano i protocolli/menù alternativi disponibili per fare fronte ai diversi tipi di intolleranze e se tra di essi siano previste anche le intolleranze ai materiali (quali, ad esempio, il nickel) coi quali vengono cucinati, trasportati e riscaldati i cibi;
  5. quali siano le procedure realizzate per coniugare le esigenze delle famiglie con la sicurezza alimentare;
  6. se vi siano stati e quanti siano stati i casi di errata gestione di alcune situazioni di intolleranze comunicate dalle famiglie (da intendersi come somministrazione di menù non specifici), se sia stata rintracciata la titolarità della responsabilità e quali azioni correttive siano state poste in essere.

Silvio Magliano

L’ultima moda a Torino? Le contravvenzioni ai farmacisti

Mi sono giunte diverse segnalazioni di simili casi. Il titolare della Farmacia Leva di corso Stati Uniti, tra gli altri, è stato multato per aver posteggiato in uno stallo destinato al carico e scarico, deserto e naturalmente non utilizzato. Nell’assoluta convinzione che le regole valgano sempre e per tutti, mi chiedo se davvero non vi siano priorità più urgenti che tartassare persone che si stanno spendendo per garantire ai torinesi un servizio essenziale in queste settimane di crisi. Il buonsenso non dovrebbe andare in quarantena. Chiederò conto in Comune della situazione.

Continua a leggere

MODERATI (Regione Piemonte): Commissione di inchiesta? A virus debellato non faremo sconti, oggi lavoriamo insieme per combatterlo

Dopo un confronto tra il leader dei Moderati Onorevole Giacomo Portas, il Capogruppo in Consiglio Regionale Silvio Magliano e la Segretaria Cittadina Carlotta Salerno, il partito dei Moderati ritiene che, nonostante alcune palesi e lampanti mancanze da parte di questa Giunta Regionale e dell’Assessore al Welfare sul tema delle RSA, non sia in questo momento opportuno richiedere e istituire una Commissione di Indagine sulla gestione dell’emergenza sanitaria. 

Continua a leggere

Il centrodestra in Regione Piemonte non può più dirsi a favore della parità scolastica

L’astensione di ieri sul nostro ordine del giorno relativo ai voucher scuola, respinto dall’Aula, è un clamoroso voltafaccia e fa registrare un dato politico impressionante: al momento provare a immaginare una scuola e una società diverse è impossibile. Le oltre 700 Scuole Paritarie del nostro territorio, a lungo coccolate in campagna elettorale, sono state abbandonate al momento dei fatti, cioè del voto.

Continua a leggere