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Tenuta sociale a rischio senza il Volontariato: il Comune faccia la sua parte per sostenerlo

Ho presentato un’interpellanza per chiedere che la Città di Torino azioni le proprie leve (sgravi e proroghe) per sostenere le Associazioni del territorio, colpite in maniera drammatica dalla crisi. Senza un aiuto concreto, rischiamo che tante realtà del Terzo Settore non sopravvivano: le conseguenze sociali sarebbero gravissime per tutti.

Il Volontariato ha dato tanto, in questi tre mesi di emergenza, a favore della comunità. Ora tocca al Comune fare la sua parte a sostegno delle realtà dell’Associazionismo del nostro territorio. Ho presentato un’interpellanza a Palazzo Civico per chiedere all’Amministrazione di riconsiderare – azzerandoli, riducendoli o almeno prorogandone i termini di scadenza – gli importi dei canoni di locazione e concessione e dei tributi. È infatti vitale che anche il Comune contribuisca alla sopravvivenza degli attori del Terzo Settore e delle Associazioni di Volontariato. Le conseguenze economiche della crisi sono state, per il Terzo Settore, terribili. Non possiamo permetterci che la rete della solidarietà del nostro territorio si sgretoli. I Volontari si sono trovati spesso soli in prima linea ad affrontare i luoghi più critici della crisi: ora attendono l’aiuto delle Istituzioni. I costi fissi (sedi, ammortamenti, leasing e utenze) non sono mai andati, per le Associazioni, in quarantena. Dovere del Comune è fare la propria parte per garantire la continuità dei servizi.

Tratta Pinerolo-Torre Pellice, vogliamo chiarezza

Vogliamo chiarezza: qual è l’idea della Giunta Cirio sul futuro della tratta Pinerolo-Torre Pellice?

Non vorremmo che il parziale smontaggio della linea elettrica – operazione iniziata nelle scorse settimane – fosse preludio a un disimpegno definitivo. Invece non solo il progetto vincitore della gara indetta dalla Regione Piemonte, ma soprattutto la strategia politica imporrebbero il contrario. Quale grado di importanza attribuisce a questa tratta l’Assessore Gabusi, dopo averla definita “non prioritaria” a inizio anno? I Moderati la ritengono strategica, perché consentirebbe tempi di percorrenza molto più rapidi per e dal capoluogo per i pendolari della Val Pellice, che avrebbero finalmente una reale alternativa all’impiego dell’auto privata.

Ora lo spaccio arriva anche ai giardini Saint Bon

Lo fanno pensare i soggetti che frugano tra le siepi, verosimilmente alla ricerca delle dosi appena acquistate dai pusher: urgono interventi per rendere l’area verde nuovamente frequentata e dunque sicura. Ho invitato la Giunta, che per ora temporeggia, a effettuare un sopralluogo in zona.

Mia nuova interpellanza in Consiglio Comunale sui Giardini di via Saint Bon: ho invitato l’Assessore Unia, che ha risposto a verbale al mio quesito, a effettuare un sopralluogo sul posto, per rendersi personalmente conto della situazione di questo spicchio del quartiere Aurora e degli spazi circostanti. Al momento, l’Amministrazione è ferma sulle sue posizioni: niente creazione dell’area cani, niente recinzione dell’area giochi.

Ma intervenire sul giardino per renderlo nuovamente fruibile dalle persone del quartiere è fondamentale: perché al momento a regnare è il degrado. Non “solo” sporcizia, non “solo” momenti di tensione a causa di soggetti che, evidentemente, poco volentieri accettano di essere richiamati a comportamenti civili: in zona è arrivato anche lo spaccio. Si vedono persone che rovistano tra cespugli e siepi, verosimilmente per recuperare le dosi appena acquistate dai pusher.

L’area giochi, si difende la Giunta, è poco frequentata: e vorrei vedere, aggiungo io, viste le condizioni oggettive.

I Moderati, in Comune come in Circoscrizione 7 (con il Presidente della Commissione di Quartiere Pino La Mendola e gli altri Consiglieri), continuano a ritenere che questo giardino possa tornare a essere un’opportunità e un luogo di socialità per il quartiere: ma adesso bisogna intervenire. Il nostro impegno per il bene dei residenti continua.

Occupazioni abusive di case ATC, partita a poker con il morto

In questo “gioco pericoloso” la grande assente è proprio l’Agenzia Territoriale per la Casa: davvero troppo pochi gli interventi di ristrutturazione, cresce in maniera drammatica il fenomeno delle occupazioni abusive. Tornerò sul tema con una nuova interpellanza e mi auguro che più fondi arrivino dalla Regione.

Casi di appartamenti ATC occupati: erano 61 a fine 2019, sono oltre 110 oggi. Praticamente il doppio. Una situazione gravissima, quella che emerge dalla discussione in Consiglio Comunale della mia più recente interpellanza sul tema. C’è una ragione precisa per l’esplosione del fenomeno: se non provvediamo a effettuare interventi di manutenzione sugli appartamenti che ne hanno bisogno, questi resteranno vuoti e dunque oggetto di possibili occupazioni abusive.

Spero che ATC, cominciando in questa “partita” a giocare le proprie carte, vorrà ora farsi sentire in Regione Piemonte, per ottenere fondi più consistenti per i molti interventi di manutenzione e ripristino necessari. Appartamenti ristrutturati e occupati da inquilini che ne hanno titolo non rischiano di essere occupati abusivamente.

Soprattutto in alcuni quartieri di Torino (quasi venti le occupazioni solo tra via Scarsellini, via Roveda e corso Salvemini), la bomba sociale rischia di esplodere. Le occupazioni sono spesso precedute dal formarsi di veri e propri campi nomadi improvvisati e accompagnate e seguite da minacce ai residenti e atti di vandalismo. Preannuncio fin da ora una nuova interpellanza per conoscere dati precisi sul numero di alloggi assegnati e sul numero di alloggi da recuperare. 

Se c’è un punto nel quale l’ingranaggio si inceppa, dobbiamo individuare qual è.

INTERPELLANZA – Giardino in via Saint Bon ai tempi del COVID-19: quando le imprudenze di qualcuno possono danneggiare molti

PREMESSO CHE

  • circa un anno fa lo scrivente depositava un’interpellanza (mecc. 2019 01406) sorta a seguito di un sopralluogo in via Saint Bon, nel territorio della Circoscrizione VII, presso il giardino situato tra via Generale Luigi Damiano e via Saint Bon;
  • molteplici erano le criticità segnalate dai cittadini e rilevate nel corso del sopralluogo: sporcizia e degrado, pavimentazione fortemente sconnessa a causa di lose mancanti, assenza di un’area cani (importante in considerazione del numero di cani, spesso di grossa taglia, che frequentano il giardino), area giochi bimbi non recintata e pertanto facilmente raggiungibile dai cani di grossa taglia lasciati liberi dai padroni e arena centrale ospitante un gioco (denominato “ragno”) pressoché inutilizzato;

RILEVATO CHE

  • a distanza di un anno occorre segnalare che le problematiche precedentemente lamentate sono purtroppo ancora attuali e, in buona parte, non risolte;
  • appare opportuno richiamare in questa sede l’attenzione dell’Amministrazione rispetto alla pessima abitudine dei conduttori dei cani di lasciarli liberi presso il giardino in oggetto: spesso si tratta di cani di grossa taglia che vanno a espletare le funzioni fisiologiche presso l’area giochi bimbi, nella totale noncuranza dei propri “padroni” e causando rischi tali per i bimbi da costringere i genitori a non far loro utilizzare i giochi stessi;
  • allo scrivente è stato segnalato che, seppure in vigenza della normativa in tema di contenimento e contrasto della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e delle conseguenti prescrizioni, accade quotidianamente che numerosi conduttori di cani di grosse dimensioni si ritrovino presso il giardino e “con la scusa del cane” ivi stazionino per molto tempo; tutto ciò mentre tutti gli altri cittadini debbono restare in casa e limitarsi a brevi e giustificate uscite;
  • si ravviserebbe dunque l’abitudine di frequentare il giardino da parte di un buon numero di conduttori di cani in fasce orarie ben individuate (indicativamente h 8/10, 14/16, 18/20), con scarsa attenzione al distanziamento interpersonale e per un periodo di tempo non strettamente limitato alle esigenze fisiologiche dei quadrupedi;

CONSIDERATO CHE

  • le citate questioni generano un’evidente compromissione del decoro e della sicurezza del giardino, con un’acuta e ingiustificata compressione della limitazione nell’utilizzo di tale bene pubblico da parte dei bimbi;
  • al quesito circa la necessità di recintare l’area giochi bimbi, posto dallo scrivente con l’interpellanza mecc. 2019 01406, per proteggerla dall’indebito avvicinamento dei cani, il Servizio Grandi Opere informava che “non è prevista la recinzione per area gioco bimbi e nemmeno il suo ampliamento, in quanto nel primo caso, non vi sono rischi per l’utenza, nel secondo caso, vista la scarsa fruizione della stessa, si suggerisce il mantenimento di quella esistente”: i rischi invece paiono piuttosto evidenti e raggiungono l’obiettivo di far desistere i genitori dal portare i loro figli presso l’area giochi;
  • al quesito circa gli interventi della Polizia Municipale, posto dallo scrivente con l’interpellanza mecc. 2019 01406, il Comandante del Corpo di Polizia Municipale rendeva noto che “recentemente il personale del Comando Sezione 7 non ha espletato servizi specificatamente dedicati, dei giardini situati tra via Generale Luigi Damiano e via Saint Bon, sono stati compiuti dei passaggi nell’area e quando è stato necessario, gli agenti hanno provveduto ad attivare gli addetti della Società AMIAT per la pulizia del sito, il Comandante conclude la relazione, informando che, saranno programmati i controlli mirati da parte del personale di zona al fine di contrastare il degrado.”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se, valutati i comportamenti dei cani e dei loro conduttori, si intenda realizzare un’area cani recintata, dedicando ad essa una porzione del giardino (lato sud-est) e se si intenda comunicare il costo previsto;
  2. in caso di risposta negativa al punto precedente, quale sia l’esito dello studio sulle aree cani, come riferito dall’Assessore in risposta all’interpellanza mecc. 2019 01406;
  3. se, valutati i comportamenti dei cani e dei loro conduttori e la necessità di elevare lo standard di igiene dell’area, si intenda recintare l’area giochi bimbi e quale sia il costo previsto per l’intervento;
  4. se, tenuto conto della risposta precedentemente fornita dal Comandante del Corpo di Polizia Municipale, l’Amministrazione abbia implementato, da un anno a  questa parte, i controlli nel giardino da parte della Polizia Municipale e quali gli esiti;
  5. se, tenuto conto delle riferite abitudini dei conduttori dei cani, la Polizia Municipale intenda svolgere adeguate verifiche nelle fasce orarie indicate (h 8/10, 14/16, 18/20) e mediante l’accesso al giardino, non risultando sufficiente l’osservazione dal piano stradale.

Silvio Magliano