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Servizi Psichiatrici del Mauriziano? Chiuderli è un’assurdità

Ero preoccupato prima, a maggior ragione lo sono dopo le parole spese poco fa in Consiglio Regionale dall’Assessore Icardi in risposta al mio Question Time sul tema. Quei sedici posti letto possono fare la differenza in questa critica fase post-quarantena: preserviamoli.

Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale Mauriziano di Torino, chiuso per emergenza COVID-19 dallo scorso 28 marzo, rischia di non riaprire. E la Giunta Regionale, rispondendo oggi in Consiglio a un mio Question Time sul tema, non ci rassicura. Anzi: afferma chiaramente l’intenzione strategica di concentrare l’offerta sulle strutture del Martini, dell’Amedeo di Savoia e del San Giovanni Bosco, piuttosto che procedere a quella che l’Assessore Icardi definisce una “polverizzazione dell’offerta”. Ma la distribuzione di un servizio sul territorio è un concetto ben diverso dalla polverizzazione. Non possiamo permetterci di rinunciare a un reparto da 16 posti letto, con medici e professionisti di eccellenza, come quello del Mauriziano. Questi posti letto quasi un terzo dei posti letto totali a disposizione dell’Asl di Torino per il segmento psichiatrico: un’offerta la cui importanza saremo costretti ad apprezzare, temo, in questo periodo post COVID. Il Servizio Psichiatrico del Mauriziano rappresenta da sempre uno spazio di accoglienza e cura. Non possiamo fare passi indietro: il lavoro di rete tra tutti gli snodi assistenziali territoriali sarebbe gravemente compromesso da questa chiusura.

Mense, settore in crisi: ma la Giunta Regionale non risponde sul tema in Consiglio

La Maggioranza respinge la mia richiesta di comunicazioni: gettata alle ortiche un’occasione per affrontare una questione urgentissima, potenziale bomba sociale. Non nascondo delusione e preoccupazione.

Cade nell’assordante silenzio di Maggioranza (che vota contro) e Giunta la mia richiesta di comunicazioni in Consiglio Regionale sul tema del presente e del futuro delle lavoratrici del comparto delle mense e delle pulizie aziendali e scolastiche. Un tema la cui urgenza e importanza sono ben quantificate dai numeri: in centinaia hanno manifestato ieri mattina in piazza Castello per far sentire le proprie ragioni. Auspico che le varie manifestazioni che si stanno tenendo anche in altre piazze d’Italia trovino l’ascolto della politica: non ha dimostrato di voler ascoltare, al momento, la Regione Piemonte. La situazione è grave: migliaia di lavoratrici e lavoratori di questo comparto non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione per i tre mesi di emergenza da COVID-19; poiché la gran parte delle aziende non ha anticipato il trattamento di cassa integrazione, tantissimi addetti del comparto non percepiscono reddito dallo scorso 23 febbraio. In tanti, inoltre, stanno lavorando a giorni alterni o a orario ridotto. Mi sarei aspettato una risposta della politica: questo tema dovrebbe essere una priorità anche della Regione. Questa Giunta, sempre pronta a parlare di lavoro, oggi ha rinunciato a farlo. C’è un grande punto interrogativo sul futuro prossimo, da settembre in avanti. Se non si risolve il problema ora, a settembre avremo una nuova bomba sociale pronta a esplodere.

Fascia 0-3, l’azzeramento dei tributi comunali per tutto il 2020 resta un’utopia

Lo chiedeva la mia interpellanza appena discussa in Consiglio Comunale: ma la risposta della Giunta è stata interlocutoria. Resta il fatto che Scuole Paritarie, Nidi e Micronidi, Sezioni Primavera, Baby Parking e Scuole d’Infanzia hanno bisogno d’aiuto: servono misure per salvarli davvero e per consentire alle mamme e ai papà di non rinunciare al proprio lavoro. Confidiamo in nuove risorse governative per salvare il comparto e il diritto alla conciliazione tra lavoro e famiglia.

Gli interventi della Giunta sono stati finora a dir poco inadeguati: un semplice rinvio delle rate TARI in scadenza il 16 marzo e il 15 maggio. Poco, rispetto alla mia richiesta di azzeramento dei tributi comunali per l’anno 2020 a favore di Nidi d’Infanzia e Sezioni Primavera accreditati-convenzionati, Nidi e Micronidi privati, Baby Parking e Scuole d’Infanzia Paritarie. Perché i Servizi Educativi sopravvivano alla crisi serve di più: ma oggi dall’Assessore Rolando, che ha risposto alla mia interpellanza sul tema, abbiamo ricevuto in risposta solo la notizia di un ragionamento in corso tra la Città e Anci per chiedere con un emendamento al Decreto Rilancio un incremento del contributo a vantaggio di chi gestisce i Servizi 0-3. Spero davvero che Anci e Governo capiscano che preservare questi Servizi Educativi è vitale: se non si farà nulla, sarà una clamorosa contraddizione con l’affermazione, più volte ribadita a parole, dell’importanza di reali politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia. Il comparto oggetto della mia interpellanza ha subito un danno gravissimo in questi mesi di emergenza. Queste realtà sono il più delle volte gestite da soggetti del non profit o del Privato Sociale. Erogano un servizio fondamentale e importante per tutti. Quasi una Scuola Paritaria su tre rischia di non riaprire a settembre. I 15 milioni della Regione copriranno, se va bene, una mensilità scarsa per quanto riguarda la fascia 0-3 e poco più di una mensilità per le Scuole d’Infanzia Paritarie. 

Un “disguido tecnico” e… puf: i soldi del Volontariato spariscono dal Bilancio del Comune

Così sono prima scomparsi, come per magia, e poi nuovamente inseriti (su mia segnalazione) i fondi (già allocati dal Dipartimento di Protezione Civile: non sono fondi del Comune) per il Campo Scuola 2014: risultato, a oggi gli organizzatori stanno ancora aspettando di rientrare di quanto anticipato. Gravissimo e assurdo.

Situazione paradossale: per un “disguido tecnico” (per usare le parole dell’Assessore Unia), i contributi del Dipartimento di Protezione Civile per l’esercitazione Augusta Taurinorum (tenutasi nel 2014) non sono ancora arrivati alle Associazioni. Una vera figuraccia: i fondi erano disponibili dal 2016, ma poi si sono semplicemente persi nei meandri dell’incapacità di questa Amministrazione. Così, da quattro anni un’Associazione sta aspettando di rientrare di una somma di denaro anticipata dall’Associazione stessa. Ce ne siamo accorti, come Città, solo perché il Presidente dell’Associazione si è fatto vivo, più volte, con l’Amministrazione: ricevendo spesso risposte evasive. Ho dovuto portare il tema in Consiglio Comunale con un’interpellanza perché la GIunta si prendesse l’impegno di risolvere la situazione. Mi sarei aspettato almeno le scuse e una data precisa per il pagamento: nulla di tutto questo. Non è possibile continuare a trattare il Volontariato come se fosse una banca, obbligando le Associazioni ad aspettare i comodi del Comune. Ricordo che le Associazioni di Volontariato vivono di contributi ed erogazioni liberali: non possono contare su prestiti o fidi. Stiamo parlando di circa 4.000 euro: non una grande somma, ma il problema è il concetto. Un’aggravante è rappresentata dal fatto che questi soldi non sono del Comune, ma del Dipartimento di Protezione Civile. Ci troviamo di fronte a una vera beffa.

INTERPELLANZA – Esercitazione “Augusta Taurinorum” nel 2014: contributi nel…?

PREMESSO CHE

  • dal 15 al 18 maggio 2014 si svolse, nell’area prospiciente corso Moncalieri 422, il 6° Campo Scuola di Protezione Civile “Augusta Taurinorum;
  • furono giorni intensi e ricchi di eventi dimostrativi ideati e realizzati dalla Commissione di Protezione Civile del Centro Servizi VSSP che a tal fine riunì 12 Associazioni di Volontariato (P.A. Croce Giallo Azzurra – Protezione Civile di Alice Superiore, P.A. Croce Giallo Azzurra – Torino, Associazione Fuoristradistica Piemontese Moncalieri, AIB Bussoleno, AIB Vaie, AIB Sant’Antonino, Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese – XIII Delegazione Torino – Val Susa – Val Sangone, Nucleo Protezione Civile Associazione Nazionale Polizia di Stato Ivrea – Sezione Cinofili, Pro.Civi.Co.S. Torino, Gruppo Nazionale di Prevenzione Alice Superiore, BIOS Volvera, Sorveglianza Aerea Territoriale Torino);
  • la Squadra AIB di Sant’Antonino fu la capofila nel progetto col Dipartimento della Protezione Civile Nazionale;
  • tutte le Associazioni erano inserite ed accreditate nel sistema di Protezione Civile provinciale, regionale e nazionale;

 RILEVATO CHE

  • le attività svolte spaziarono dalla preparazione del campo base, alle conferenze su temi specifici, alle esercitazioni pratiche con simulazioni di intervento;
  • furono quattro giorni di eventi formativi e dimostrativi ideati e realizzati dalla Commissione di Protezione Civile del Centro Servizi VSSP: trattavasi di una rete che lavorava insieme per dare vita, ogni anno, a questo grande appuntamento per tutte le realtà impegnate nella prevenzione e gestione delle emergenze, un’occasione per integrare e incrementare le reciproche conoscenze e i metodi di impiego utilizzati nella ricerca di persone scomparse, nel soccorso alpino, nell’intervento in caso di incendio boschivo, nel salvataggio in acque mosse;
  • l’esercitazione si svolse sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, che approvò il progetto e concesse i benefici di legge ex articoli 9 e 10 DPR n. 194/2001 (con provvedimento nr.DPC/ Vol/29771 del 9 giugno 2014, per una somma di € 3.656, a firma del Capo del Dipartimento della Protezione Civile), indicando nel Comune di Torino – Direzione Polizia Municipale – Servizio di Protezione Civile l’Ente incaricato dell’istruttoria e del successivo rimborso;
  • nel 2014 si arrivò a coinvolgere oltre 400 Volontari, di cui 230 della Commissione e 170 di altre Associazioni di Torino e provincia, nonché 500 studenti torinesi degli Istituti Liceo “Cavour” – I.T.S. “G.Peano” – Scuola Secondaria “Matteotti Nievo” – Istituto Professionale “Colombatto”;
  • la colonna mobile composta da oltre 40 mezzi giunse in città nelle prime ore di giovedì 15 maggio 2014 presso l’area verde di corso Moncalieri 422 dove venne allestita la tendopoli e la base avanzata del Comitato Operativo Comunale da cui vennero coordinate le molteplici attività in programma nei quattro giorni;
  • durante le operazioni vennero impiegate 4 sale operative mobili, 9 mezzi antincendio, 2 ambulanze, 38 fuoristrada, 9 rimorchi, 18 autoveicoli, 9 autocarri, 1 quad, 2 gommoni, 2 velivoli ultraleggeri modello autogiro, 2 droni, 6 generatori ed altre attrezzature speciali;
  • subito dopo l’inaugurazione si svolse un “workshop” con gli studenti che poterono vedere in azione mezzi e attrezzature con momenti dimostrativi curati dai gruppi specializzati nell’intervento in scenari alluvionati, unità cinofile da ricerca, logistica, sanità, antincendio boschivo, manutenzioni forestali, fuoristradisti, soccorso alpino, sorveglianza aerea: all’evento furono invitati a partecipare i Corpi dello Stato, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, nonché le istituzioni territorialmente competenti in materia di protezione civile, Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo, Città di Torino – Servizio Protezione Civile, Provincia di Torino – Settore Protezione Civile, Regione Piemonte – Settore Protezione Civile e Sistema AIB;
  • uno dei principali obiettivi fu di diffondere il messaggio, specialmente tra i più giovani, che in caso di calamità tutti, Istituzioni e Volontariato, sono chiamati a fare la loro parte, ognuno per le proprie competenze, dando vita a quello che è il Sistema di Protezione Civile;

 CONSIDERATO CHE

  • a seguito dell’esercitazione sia l’Associazione capofila sia le altre Associazioni provvidero alla rendicontazione delle spese sostenute e al formale invio di tale documentazione al Servizio di Protezione Civile della Città di Torino affinché si provvedesse all’inoltro al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile;
  • ad oggi, nonostante siano trascorsi 6 anni esatti da quel prezioso evento, non risultano ancora liquidati i rimborsi;
  • nonostante i solleciti inviati dalle Associazioni interessate, il risultato è stato nullo;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia lo stato della liquidazione delle pratiche di rimborso ex articoli 9 e 10 DPR n. 194/2001;
  2. in quale data sia stata inviata la documentazione dal Servizio di Protezione Civile della Civica Amministrazione al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile;
  3. se la Città intenda dichiarare che il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile sia in ritardo di 6 anni nel saldo dei contributi in oggetto;
  4. se e quando il Dipartimento Nazionale abbia saldato alla Civica Amministrazione le somme rendicontate dalle Associazioni partecipanti all’esercitazione del 2014;
  5. in caso di risposta “affermativa” al punto precedente, per quale motivo la Civica Amministrazione non abbia prontamente versato le somme alle Associazioni, per quali fini siano state trattenute nel bilancio di questo Ente ed entro quale data si intenda provvedere al saldo del contributo.

Silvio Magliano