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L’Ospedale Civico di Settimo sia acquisito dal Servizio Sanitario Nazionale

I Moderati lo chiedono in Consiglio Regionale del Piemonte, facendosi carico a Palazzo Lascaris anche delle preoccupazioni a più riprese espresse dall’Amministrazione di Settimo, con una Mozione appena presentata: sventare l’eventualità di una privatizzazione è l’unico modo per garantire a quel territorio, assolutamente strategico, il mantenimento e anzi l’incremento dell’attuale livello di prestazioni sanitarie.

La Giunta Regionale ha più volte espresso l’intenzione di non cedere al privato l’Ospedale Civico di Settimo Torinese: poiché però alle dichiarazioni non sono sempre corrisposte le azioni politiche, i Moderati hanno presentato a Palazzo Lascaris una Mozione per chiedere azioni concrete per la conclusione in tempi certi della liquidazione con conseguente acquisizione della struttura e dell’attività da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

Solo in questo modo si potrà garantire al territorio di Settimo e Comuni limitrofi il mantenimento prima e l’incremento poi dell’attuale livello delle prestazioni sanitarie.

L’Ospedale di Settimo è stato messo in vendita lo scorso dicembre: né il metodo, con la pubblicazione della manifestazione di interesse sul sito della società subito prima di Natale e dopo l’ultima seduta del Consiglio, né il merito, dal momento che abbiamo sempre chiesto che la cessione fosse evitata, eventualità peraltro più volte negata a verbale dalla Giunta Cirio, ci avevano convinto. Abbiamo più volte espresso il timore che le rassicurazioni potessero essere vuote parole. Il termine di presentazione delle domande per la partecipazione all’avviso pubblico è scaduto ieri.

Settimo e il suo territorio hanno bisogno di un servizio pubblico di qualità, a maggior ragione in una fase delicata, anzi drammatica, come quella che stiamo attraversando. Negli scorsi mesi abbiamo presentato come Moderati, sul tema, tre atti in Consiglio Regionale: oggi ci auguriamo che i colleghi Consiglieri votino compatti a favore della Mozione e pretendiamo chiare indicazioni circa il futuro del presidio ospedaliero, anche in ragione dei tanti operatori, sanitari e non solo, che vi prestano la loro attività e che, ormai da troppo tempo, vivono in una situazione di estrema incertezza.

Ospedale, Regione Piemonte, Sanità, Settimo Torinese