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Linea 13 più a misura di persona disabile: premiato il mio impegno

Amministrazione e Gtt si impegnano a garantire che almeno un tram su due sia, su questa tratta, accessibile alle persone con disabilità motoria. Torino diventa oggi un po’ più inclusiva. Sarà mia cura assicurarmi che le promesse siano mantenute. La Giunta si dice inoltre disponibile a effettuare un sopralluogo per identificare la collocazione migliore per la fermata della Linea 13 Navetta (direzione centro città) di fronte alla Scuola Materna di via Servais 62.Linea 13 da oggi più accessibile: dal mese in corso le uscite delle vetture dai depositi sono programmate in modo tale che la percentuale dei transiti di motrici accessibili sia effettivamente, e non solo teoricamente, pari ad almeno il 50% del totale. Ora sarà più facile per le persone con ridotta capacità motoria spostarsi lungo l’asse longitudinale che unisce il quartiere Parella alla Gran Madre. Una Torino più accessibile è una buona notizia per tutti.

Quanto riferito in Aula dall’Assessore Lapietra premia il mio impegno. Da mesi, infatti, chiedo che sia rispettato il criterio disposto, relativamente alla Linea 13, già dalla precedente Amministrazione: almeno un tram “grigio” per ogni tram “arancione”. Fino a oggi eravamo ben lontani dal rispettare questa alternanza. Ecco gli obiettivi indicati in Aula dalla Giunta: la percentuale dei transiti di motrici accessibili deve essere pari al 50% circa nella fascia di punta del mattino (dalle ore 7 alle ore 9), sino a raggiungere il 90% tra le 9 e le 16 e il 70% in orario di punta pomeridiano (dalle 16 alle 20).

Buone notizie anche per quanto riguarda l’ipotesi di introdurre una nuova fermata della Linea 13 Navetta in corrispondenza del numero 71 di via Servais (direzione centro): Gtt e Amministrazione hanno espresso la disponibilità a organizzare un sopralluogo insieme ai residenti per trovare la soluzione migliore e il più equilibrato compromesso tra necessità di non perdere preziosi posti auto ed esigenza di accorciare la distanza tra le fermate. Attualmente, c’è quasi un chilometro tra una fermata e l’altra, fatto che rappresenta un disagio non solo per i residenti, ma anche per gli alunni della locale Scuola Materna al civico 62.