Liberticida l’attacco al convegno Pro Life
Ci risiamo: un altro convegno che espone le tesi in difesa della vita nel mirino: questa volta si tratta dell’evento pro life organizzato al Sant’Anna da Federvita. Impedirlo è una scelta liberticida. Ora basta.
Ci risiamo: un altro convegno che espone le ragioni di chi non accetta l’aborto e difende la vita nel mirino. Questa volta si sostiene che certe tesi non possano trovare spazio nelle strutture pubbliche e si chiede al Rettore dell’Università di Torino di revocare la disponibilità della sala convegni del Sant’Anna. Come a dire che i luoghi pubblici sono a disposizione solo di chi ha idee condivise da una certa parte, solo a chi è allineato, solo a certe opinioni e a certe organizzazioni. La libertà di parola, di opinione, di associazione, sono solo parole di cui riempirsi la bocca quando fa comodo, ma valide soltanto per un parte, per uno schieramento, per certe idee. Sicuramente non per tutti, quindi possiamo zittire chi non la pensa come noi, invece di discutere, o di tollerare che qualcuno abbia idee diverse.
Si tratta di un atteggiamento liberticida, terrificante nella sua determinazione, allucinante nella sua efferatezza. Invito fermamente le istituzioni, l’amministrazione cittadina che è garante di tutti i cittadini e non solo di una parte, a intervenire perché siano rispettati i diritti di tutti, ma soprattutto prendere apertamente posizione per difendere la libertà che nel nostro Paese è stata costruita a caro prezzo e per la quale la nostra Città ha dato un contributo immenso, riconosciuto dalla Medaglia d’Oro apposta sul Gonfalone.