Le istituzioni non dimentichino i dipendenti della Fondazione per il Libro
Per dodici persone, il contratto termina il 30 giugno: Comune e Regione lavorino anche per il loro futuro.
Condivido la posizione di chi sostiene che la perdita del Salone del Libro sarebbe, per Torino, una rovina. L’impegno delle istituzioni dovrebbe essere triplo: difesa dell’evento in sé, in quanto valore per la città; difesa dei fornitori; difesa dei dipendenti. Su quest’ultimo fronte mi sembra che la risposta istituzionale sia particolarmente debole. Per i dodici dipendenti della Fondazione per il Libro il contratto scade il 30 giugno prossimo. Quasi tutti non hanno idea di che cosa riservi loro il futuro. Nonostante questo, il loro impegno è assoluto ogni giorno. Il Comune di Torino (così come la Regione Piemonte) non deve dimenticarsi di loro.