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INTERPELLANZA – Complesso immobiliare tra corso XI Febbraio, via Fiochetto e via Bazzi: alienato il bene, l’Amministrazione non dismetta anche l’attenzione!

PREMESSO CHE

  • via Bazzi, via Fiochetto e corso XI Febbraio si trovano a Torino in zona Porta Palazzo nel territorio della Circoscrizione VII;
  • tra le suddette vie sorge un compendio immobiliare di 5 piani fuori terra a ballatoio realizzati nel 1949 dal Comune di Torino per dare alloggio ai propri dipendenti;
  • in anni più recenti il compendio è stato destinato ad edilizia residenziale pubblica;
  • lo scrivente ha effettuato una serie di sopralluoghi, sempre unitamente ad un gruppo di cittadini e commercianti della zona, nel corso dell’anno 2017 e nei primi giorni del corrente anno;

RILEVATO  CHE

  • lo scrivente aveva presentato un’interpellanza il 5 aprile 2017 (mecc. n. 2017 01277) discussa in Consiglio Comunale il 15 maggio 2017;
  • non avendo ricevuto risposte efficaci e avendo profondamente a cuore la situazione, lo scrivente aveva presentato una seconda interpellanza il 26 luglio 2017 (mecc. n. 2017 03083) discussa in Consiglio Comunale il 25 settembre 2017;
  • con DGC del 29 agosto 2017 (mecc. n. 2017 03371) veniva disposto di autorizzare gli uffici competenti ad indire un nuovo procedimento d’evidenza pubblica finalizzato all’alienazione del compendio immobiliare in oggetto al nuovo prezzo a base d’asta stimato dal Civico Ufficio Tecnico in € 1.120.000;
  • con Determinazione Dirigenziale del 14 settembre 2017 (mecc. n. 2017 43661) veniva indetta l’asta pubblica n. 62/2017, che si concludeva nella seduta del 31 ottobre 2017, in esito alla quale il complesso immobiliare in argomento veniva aggiudicato a società privata al prezzo di € 1.130.000;

CONSIDERATO CHE

  • si è recentemente venuti a conoscenza, da fonti di stampa, che l’alienazione si è perfezionata nel mese di dicembre 2017 a favore di un noto imprenditore del settore immobiliare;
  • la buona notizia della realizzazione della vendita del fabbricato, giungendo dopo anni di aste andate deserte, a parere dello scrivente non è di per sé garanzia né di soluzione né di superamento della situazione di degrado in molteplici occasioni segnalata;
  • la questione preoccupa molto sia lo scrivente sia residenti e commercianti della zona;
  • è precipuo interesse di tutti che il fabbricato sia bonificato dall’amianto, sia riqualificato e ristabilito dal punto di vista strutturale e sia destinato alle finalità stabilite nel bando di alienazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia il progetto per quell’area;
  2. se, nell’accordo contrattuale stipulato con il soggetto privato, l’Amministrazione abbia domandato precise garanzie in merito alla effettuazione dei necessari interventi di carattere ambientale (bonifica da amianto), di natura strutturale (messa in sicurezza, riqualificazione e ristrutturazione) e alla destinazione d’uso del fabbricato;
  3. quali siano le tempistiche previste per la conclusione dei lavori e se sia stabilito che l’acquirente presenti un cronoprogramma, ovviamente tenuto conto che resta nella facoltà del compratore di stabilire se intervenire mediante opere di ristrutturazione e rafforzamento oppure se procedere alla demolizione totale/parziale degli stabili per addivenire all’edificazione di un nuovo complesso immobiliare;
  4. se e quali azioni la Civica Amministrazione voglia riservarsi nel caso in cui il compratore non dovesse eseguire i necessari interventi e si rivelasse inadempiente rispetto a quanto stabilito dal bando di alienazione.

Silvio Magliano