Incrocio non accessibile: quattro mesi per (non) rispondere ai cittadini
Ho dovuto portare in Sala Rossa il tema della non accessibilità dell’incrocio tra via Leonardo da Vinci e via Ludovico Muratori per ottenere, finalmente, un riscontro: “Per ora mancano i fondi per intervenire”. Perché non si è data la stessa risposta, via email, ai cittadini che più volte hanno scritto all’Assessorato da novembre a oggi? Quattro mesi di silenzio assordante: è questa l’attenzione che l’Amministrazione riserva ai torinesi e alle Associazioni? Quando si parla di accessibilità, non sono ammissibili politiche da “decrescita felice”.
Mesi trascorsi da novembre a oggi: quattro. Mail inviate all’Assessorato in questo lasso di tempo: altrettante. Risposte ricevute dai cittadini che le hanno scritte: nessuna. Ho dovuto portare in Consiglio Comunale il problema dell’incrocio di via Leonardo da Vinci con via Ludovico Muratori per ottenere uno straccio di riscontro (peraltro non positivo: “Mancano i fondi per l’intervento, speriamo che qualcosa cambi con il nuovo bilancio”). Trovo inaccettabile che ben quattro consecutive comunicazioni da parte di cittadini cadano nel vuoto. È una totale mancanza di rispetto. E dire che la partecipazione e il concetto secondo il quale “uno vale uno” sono principi spesso citati da questa Amministrazione: ma sono principi o sono soltanto slogan? Se non si ritiene di dare risposta a chi domanda per una questione di opportunità politica, lo si faccia almeno per buona educazione. Il problema, tra via Leonardo e via Muratori, è reale e urgente: e diventa ancora più grave quando piove. Non degnare di una risposta a chi la chiede per così tanto tempo è un altro modo per dire: “Lei, caro cittadino, per noi non esiste”. Quando si parla di abbattimento di barriere architettoniche non esiste la “decrescita felice”. Si può solo crescere.