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In 400 per Silvio Magliano in Europa. Mario Mauro: “È la persona giusta”

Paolo Vitelli, uomo di punta dell’imprenditoria piemontese e deputato, ha auspicato, per l’Europa del prossimo futuro, “una politica che abbia un approccio votato alla crescita, e che non si limiti a manovre giocate sulla difensiva e sull’esclusiva lotta all’inflazione. Se il prezzo da pagare per la crescita è un’inflazione leggermente maggiore, forse è il caso di prendere in considerazione la possibilità di pagare questo prezzo. Inoltre, l’euro è al momento troppo forte rispetto al dollaro: un tasso di cambio attorno all’1,20 favorirebbe le esportazioni, voce fondamentale per la nostra economia. Per questo e per altri motivi voterò Silvio Magliano, un giovane che ha le carte in regola per proporre un vero cambiamento”.

Straordinario anche l’intervento di Mario Mauro, senatore e giù ministro della difesa: “L’ottimo Vitelli ha auspicato un deprezzamento dell’euro, per favorire l’export; altre aziende, invece, necessitano di una moneta forte: sono quelle che utilizzano materie prime, o tecnologie, d’importazione. Entrambe le richieste sono legittime: ma come conciliarle? In economia, il bene di ciascuno non coincide con il bene di tutti. La politica ha proprio questo compito, il compito di creare un’alchimia in grado di conciliare istanze inconciliabili. La politica vincente è quella europea, di respiro continentale: il tempo delle politiche dei singoli stati appartiene al passato. Ma che cos’è l’Europa? Solo un’unione di interesse? Non può e non deve essere così. I morti dell’Ucraina, caduti per l’Europa, per il desiderio di essere europei, non sono si sono immolati per un vantaggio (di qualcun altro); sono morti per un’idea. Proprio questo ideale impedirà agli orrori del Novecento (massacri, ideologie) di tornare a farci paura. Con il trionfo di questo ideale, le Le Pen e i Beppe Grillo – spauracchi di un Novecento ideologico di ritorno – saranno sconfitti, e a trionfare sarà proprio la libertà. Per questo bisogna scegliere, e preferire. Per questo penso che Magliano sia la persona giusta da mandare in Europa”.
Hanno preso la parola anche i candidati alle Regionali Giampiero Leo e Ludovico Seppilli, che hanno presentato le loro intenzioni e i loro progetti politici, nonché le motivazioni che li hanno spinti alla candidatura.
Giampiero Leo: “Questa platea così folta è la prova che c’è una forte domanda di politica agita in maniera diversa, virtuosa. Non deludere queste persone è il nostro compito. Sosteniamo Silvio Magliano perché è una persona con una prospettiva ed è una persona che crede nell’Europa. Sostenerlo insieme dà ancora più senso a questo tentativo”.
Ludovico Seppilli: “Da ventiduenne, voglio dare il mio contributo, e la mia candidatura va letta in questo senso. Anche la nostra generazione, quella dei giovanissimi, può e deve dire la sua. Preferiamo esporci che affidarci al comodo pessimismo di chi dice che va tutto male. Sosteniamo Magliano, anche lui giovanissimo, nella sua corsa al Parlamento europeo”.
Ecco un riassunto del mio intervento:  “Mi candido perché spero di rendere migliore il nostro continente per me, per i miei famigliari più stretti, per la cerchia delle mie amicizie e delle mie conoscenze, e così via, fino ad abbracciare tutto il paese. Abbiamo bisogno di gente che si esponga, che ci metta la faccia. Il tempo di chi si nasconde, di chi attende le mosse di altri, di chi sta dietro le quinte, è terminato. L’Europa, che rappresenta appena il 7% della popolazione mondiale, deve essere unita, e deve esserlo più e meglio di quello che è oggi, se vuole reggere il peso delle sfide, anche economiche, che ci porteranno i prossimi anni. La scelta è tra unirsi o ridursi al ruolo di comparse. L’Europa non è culturalmente unita e uniforme? Questa non è una scusante. Come diceva De Gasperi, neanche l’Italia lo è”.