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Il Poliambulatorio di via Petitti e la carenza di sicurezza

Il Poliambulatorio di via Petitti

Con questa interpellanza chiedo alla Giunta le motivazioni per le quali non sia stata prevista la presenza di portineria o vigilanza all’interno di una struttura in cui sono ubicati servizi dipartimentali come quello di salute mentale e dipendenze, nonché quali provvedimenti si intenda attuare al fine di garantire la sicurezza del personale e della cittadinanza.

INTERPELLANZA: “IL POLIAMBULATORIO DI VIA PETITTI E LA CARENZA DI SICUREZZA” PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 19 MAGGIO 2015.

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

– il poliambulatorio di via Petitti dopo un lungo periodo di chiusura per ristrutturazione è  finalmente fruibile al pubblico;
– i diversi servizi offerti alla cittadinanza sono strutturati su quattro piani: al piano terreno è presente il servizio di protesica con front e back office, al primo piano vi sono gli ambulatori dentistici, mentre al secondo ed al terzo piano sono stati collocati rispettivamente i dipartimenti dei servizi di salute mentale e quello delle dipendenze (SERT);
– il Consigliere scrivente in una precedente interpellanza aveva già espresso le sue  perplessità in merito alla decisione intrapresa dall’Asl TO 1 di concentrare all’interno della stessa struttura diverse tipologie di servizi offerti alla cittadinanza in assenza di un servizio di vigilanza oppure di una portineria che permetta di monitorare l’ingresso degli utenti in struttura;

RILEVATO CHE

– la presenza di un servizio di vigilanza e/o di una portineria è fondamentale in una struttura ove siano ubicati servizi dipartimentali come quello di salute mentale e dipendenze;
– è compito dell’Asl garantire tutte le norme di sicurezza, comprese quelle dei propri dipendenti, dei pazienti che frequentano la struttura sanitaria e della cittadinanza in genere;

CONSIDERATO CHE

– sembrerebbe che stiano arrivando diverse segnalazioni sia alla struttura che  alla Circoscrizione relative alla carenza di sicurezza interna della struttura;
– i locali adibiti a spogliatoi per il personale dipende della struttura sono ubicati nel seminterrato, il luogo è facilmente raggiungibile da chiunque (si può accedere percorrendo i corridoi oppure tramite gli ascensori che non hanno alcun blocco/limitazione);
– l’incolumità di tutto il personale medico, infermieristico e amministrativo è seriamente a rischio (il personale dipendente potrebbe subire aggressioni oppure rapine negli  spogliatoi che sono facilmente accessibili e gli armadietti locati negli spogliatoi potrebbero essere rapinati e vandalizzati);
– l’apertura della struttura è prevista per le ore 07,30 del mattino ed avviene  per mano degli operatori della ditta di pulizie;
– il personale medico/infermieristico inizia il turno lavorativo alle ore 07,45 del mattino e ritiene inopportuna la presenza dell’utenza all’interno della struttura prima del suo ingresso;
– gli ambulatori, le stanze e le sale d’attesa restano aperte e sono facilmente accessibili per chiunque;
– a causa della completa assenza di vigilanza questo luogo potrebbe diventare un riparo notturno per qualche indigente che decida di passarvi le notti indisturbato;
– compito della Giunta è garantire e tutelare la sicurezza dei cittadini;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

– se la Giunta comunale sia al corrente della situazione descritta in narrativa e quali provvedimenti intenda attuare al fine di garantire la sicurezza del personale e della cittadinanza;
– quali sono le motivazioni per le quali non è stata prevista la presenza di una portineria e di un servizio di vigilanza vista la presenza dei servizi dipartimentali di Igiene e Salute Mentale e del Sert all’interno della struttura;
– se siano effettivamente giunte segnalazioni da parte dei cittadini e quante ne risultino;
– quali sono i provvedimenti che intende intraprendere la Giunta comunale a seguito della segnalazione dell’interpellante e dei cittadini;