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Il blocco auto così com’è penalizza cittadini e lavoratori: urge riaprire una discussione in merito

Come Moderati siamo pronti all’interlocuzione con la Giunta per identificare soluzioni efficaci e sensate, ci aspettiamo che anche il Governo faccia la sua parte introducendo congrui incentivi.

Prendiamo atto dell’impossibilità di prevedere eccezioni o deroghe agli “stop” ai veicoli, a partire dal caso particolare degli esaminatori di guida oggetto del Question Time appena discusso: a maggior ragione, urge riaprire la discussione su una normativa che rischia di ripercuotersi tanto su coloro che non possono permettersi di acquistare un’auto nuova quanto su professionisti, commercianti, imprenditori e rappresentanti. Non nascondiamo la nostra preoccupazione e ci fa piacere che anche la Giunta stia ragionando sul tema, avendo peraltro espresso anche a mezzo stampa l’intenzione di chiedere al Governo una proroga allo stop dei diesel Euro 5 (veicoli immatricolati fino al 2015: tutt’altro che vetusti, dunque), attualmente prevista a partire dall’autunno 2023 anche con “semaforo verde”. Sul tema abbiamo chiesto alla Giunta un’informativa. Viviamo una fase di crisi economica e inflazione gravissime, nella quale l’acquisto di un’auto nuova – la cui consegna avviene spesso in tempi lunghi – è in molti casi una spesa non sostenibile per le famiglie. Altre famiglie saranno costrette a impiegare in maniera non preventivata i propri risparmi. L’efficacia ambientale dei blocchi alla circolazione è dubbia e i veicoli privati non sono certo la sola variabile che incide sulla qualità dell’aria: certe sono invece le conseguenze economiche sui piemontesi, già impoveriti dalla crisi. La misura colpisce anche categorie che esenti fino a due anni fa: per esempio, gli over 70 con un’unica auto, oggi soggetti al blocco con allerta arancione. L’introduzione di incentivi adeguati (capaci, cioè, di rendere davvero più economico l’acquisto dei mezzi, senza limitarsi a creare una dinamica di aumento dei prezzi) è più che mai necessaria (ci aspettiamo che il Governo agisca di conseguenza), così come l’introduzione di misure in grado di limitare le conseguenze del blocco sui cittadini piemontesi (il sistema Move In è un’opportunità utile). Il piano antismog prevede tre gradi di allerta (verde, giallo e rosso). Il livello verde prevede il divieto di circolazione dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 18.30, per gli autoveicoli a benzina Euro 0 e 1 e quelli alimentati a diesel fino alla classe Euro 4. Per il livello di allerta giallo il divieto di circolazione aggiunge gli autoveicoli a benzina Euro 2 e i diesel Euro 5, mentre il livello di allerta rosso (allerta massima) amplia il divieto di circolazione a tutti i giorni di allerta, dalle ore 8.30 alle ore 18.30. Il divieto di circolazione delle auto più inquinanti in base al livello di emissione di Pm10 è in vigore fino al 30 aprile 2023.

Blocco auto, Regione Piemonte, trasporti