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Gtt, controlli severi su sicurezza e amianto per evitare tragedie in futuro

L’inchiesta sul decesso dell’ex dipendente Atm (oggi Gtt), a causa un mesotelioma pleurico ipoteticamente causato dalla prolungato contatto con l’amianto, rende ancora più immediata la necessità di garantire il massimo della sicurezza per i lavoratori di tutte le partecipate torinesi. Ho fatto richiesta urgente di convocazione delle Commissioni 1a, 2a e 6 a per affrontare seriamente il problema.
Ho chiesto con urgenza la convocazione delle Commissioni 1a, 2a e 6a per analizzare la situazione e la prassi preventiva dell’azienda in termini di sicurezza e salubrità di mezzi e locali, nonché per assicurarmi che siano prese tutte le misure possibili e necessarie per la rimozione totale dell’amianto dai mezzi e dai locali della Gtt.
Secondo la consulenza disposta dal pm Raffaele Guariniello, il mesotelioma pleurico che ha causato il decesso dell’ex dipendente Atm (oggi Gtt) scomparso lo scorso aprile all’età di 77 anni sarebbe correlato proprio all’esposizione prolungata alle fibre di amianto, presenti nei vecchi mezzi e nei manufatti lavorati nei depositi nei quali questa persona aveva lavorato per 24 anni (tra il 1961 e il 1985).
È inaccettabile che in una città civile vi siano cittadini che si ammalano di malattie professionali prevenibili, e magari arrivino a morirne. L’Amministrazione civica per prima deve fare il tutto ciò che è nelle sue possibilità per prevenire drammi di questo tipo.
Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)