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Giunta nel caos: alle interpellanze risponde a metà, i dati richiesti non ci sono Non soltanto bike-pride, chi tutela i pedoni?

In questa Città in cui l’amministrazione è allo sbando, gli Assessorati non riescono a dare risposte complete alle interpellanze. Quanti sono gli incidenti a danno di pedoni causati da comportamenti non regolamentari dei ciclisti? Non si sa. Quali sono le vie in cui le biciclette potranno procedere in contromano? Neanche su questo c’è risposta. In questa città a misura di bicicletta, chi tutela i pedoni, in massima parte anziani e donne con bambini?

In questa Città è impossibile anche ricevere informazioni su questioni di primaria importanza come gli incidenti stradali e i programmi della Giunta in materia di viabilità. Ancora una volta, dobbiamo constatare che chi assegna le interpellanze agli Assessori lo fa senza andare nel dettaglio dei quesiti, che in ogni caso gli Assessori non collaborano per rispondere alle domande poste e che, in ultimo, i dati richiesti non possono essere recuperati perché non esistono.

L’ho sperimentato questa mattina, con un’interpellanza con cui cercavo di sottolineare l’esigenza di tutelare anche i pedoni, in gran parte anziani e famiglie con bambini, in una Città che sta ogni giorno diventando sempre più a misura di ciclista. Apprendendo della paventata attribuzione ad alcune vie del titolo di “strade a preferenza ciclabile” con la prerogativa delle biciclette di procedere contromano rispetto al senso di marcia, ho semplicemente chiesto quali fossero, nelle intenzioni della Giunta, queste vie. E ho aggiunto, per capire quanto precaria fosse la situazione di chi sceglie di percorrere la Città a piedi, famiglie, anziani e turisti inclusi, quali fossero i dati degli incidenti causati da ciclisti che coinvolgono pedoni. Nessuna di queste informazioni è disponibile, in parte perché gli Assessorati non si parlano, in parte perché il database degli incidenti stradale non ne permette l’estrapolazione.

Eppure la tematica non è secondaria: in numerosi casi i cittadini lamentano comportamenti a rischio da parte degli utenti delle due ruote, così come la “ciclizzazione” selvaggia perpetrata da questa Giunta, vedi il caso inaccettabile di piazza Statuto, non tiene a conto delle esigenze non solo di alcune fasce fragili della popolazione torinese, ma anche di quel pubblico di turisti che ostinatamente si dichiara essere al centro del lavoro di questa Amministrazione.

Un’Amministrazione sempre più confusa e sempre meno attenta e rispettosa delle prerogative del Consiglio Comunale, composto dai rappresentanti eletti dai torinesi.