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Ernesto Schiaparelli, grande egittologo e gloria del Piemonte: sia commemorato adeguatamente l’anniversario della sua scomparsa

Lo chiedo con un Ordine del Giorno appena inserito tra i temi da trattare in Consiglio Regionale: il prossimo 14 febbraio ricorrono i 96 anni dalla morte dell’illustre studioso.

Senza il Museo Egizio, Torino e il Piemonte non sarebbero quelli che sono. Senza Ernesto Schiaparelli, non sarebbero quelli che sono né il Museo Egizio né la storia accademica della nostra regione. Alla luce di queste riflessioni, chiedo alla Giunta, con un OdG inserito nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte, di commemorare adeguatamente l’anniversario della morte di questa figura illustre della scienza piemontese e italiana. Mi auguro che i colleghi Consiglieri intendano esprimersi a favore del mio atto e che si possa celebrare adeguatamente, la prossima settimana, la grandezza di questo studioso la cui eccellenza è unanimemente riconosciuta tanto in materia di pubblicazioni quanto relativamente alla ricerca sul campo (dodici campagne di scavo condotte in Egitto, che hanno permesso di reperire e conservare a Torino oltre ventimila reperti di eccezionale valore, grazie ai quali il Museo Egizio di Torino è diventato un punto di riferimento a livello mondiale). Proprio del Museo Egizio Schiaparelli fu Direttore dal 1894 al 1928. Schiaparelli si ricorda non solo come uomo di dottrina, ma come uomo di profonda fede cristiana e di carità, grazie al cui impegno sono stati costruiti orfanotrofi, asili, scuole e ospedali in ogni parte del mondo.

Ernesto Schiaparelli, Museo Egizio, Regione Piemonte