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Ennesimo stanziamento di fondi, ma l’asfalto è sempre un colabrodo

In settimana sono stati erogati altri 2 milioni di euro per la manutenzione delle strade. È solo l’ultima di una lunga serie di simili disposizioni straordinarie, però mai sufficienti a farci uscire dall’emergenza, nonostante i proclami. È chiaro che il problema è a monte, ed è un problema di metodo.

 Non sono bastati i 5 milioni di euro sbloccati dal Comune lo scorso settembre, ai quali vanno aggiunti i 15 milioni reperiti dall’Amministrazione lo scorso aprile e il mutuo da 25 milioni di euro acceso a fine 2014 “per riparare le strade e tagliare l’erba”: le nostre strade – e basta una passeggiata in uno qualsiasi dei quartieri cittadini per averne conferma – continuano a essere “formaggio coi buchi”, nonostante i molti interventi più promessi e pubblicizzati che realizzati. Crediamo davvero che saranno i 2 milioni stanziati pochi giorni fa a fare la differenza?
Non è necessaria la calcolatrice per fare la somma: i 40 / 50 milioni considerati necessari per risistemare gli asfalti delle carreggiate e dei marciapiedi cittadini sono stati messi insieme. È evidente che il problema non è tanto di risorse quanto piuttosto di approccio, di strategia e di metodo: in media, quanto dura in condizioni accettabili un tratto di asfalto su cui si è fatta manutenzione? Perché capita così spesso che l’asfalto si rovini? Il problema è tecnico o è connesso alla qualità dei materiali utilizzati?
Tutte domande alle quali sto ancora aspettando una risposta. Sono sicuro che i cittadini che, quotidianamente, si ritrovano a dover percorrere insidiosi percorsi ad ostacoli per andare al lavoro o a fare la spesa se ne ricorderanno in sede elettorale.