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È urgente risolvere, con ATC, il problema della non accessibilità di molti appartamenti

La questione è strutturale, per esempio in quegli stabili serviti da ascensori che si fermano ai soli mezzi piani. Questa mattina il mio sopralluogo in via Bibiana 120/A/4: un caso tipico.

La situazione della scala 4 dello stabile di via Bibiana 120/A, oggetto di un mio sopralluogo questa mattina, è esemplare di tanti altri casi analoghi in città. Al piano ammezzato risiede un’inquilina che, da un paio di anni, ha problemi, di deambulazione. Dal portoncino del palazzo si accede alla soglia del suo appartamento tramite una rampa di cinque scalini. Cinque scalini che sono, per questa persona, una barriera architettonica insuperabile. Da due anni le è di fatto impossibile uscire di casa. È peraltro difficile ipotizzare la realizzazione di una rampa, data la particolare configurazione dell’ingresso.

Questo singolo caso ha naturalmente una sua intrinseca rilevanza, ma è significativo soprattutto in quanto rappresentativo di molti altri. Gli stabili che dispongono di ascensori esterni, installati in tempi relativamente recenti, sono nella maggior parte dei casi, per esempio, serviti solo ai mezzi piani. Questo significa che tra l’ascensore e gli alloggi si frappone sempre, come barriera architettonica, una rampa di scale.

Ritengo urgente iniziare, insieme ad ATC, un percorso per affrontare i casi più urgenti, ipotizzando interventi concordati e risolutivi.