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Diecimila firme per dire NO ai tagli contro le Paritarie

Dai torinesi un messaggio forte e chiaro nei confronti dell’Amministrazione Appendino e del suo attacco ideologico contro la parità scolastica. Da parte mia continuo la mia battaglia, iniziata nella scorsa consiliatura e portata avanti, con coerenza, con l’attuale Giunta.

L’Amministrazione Appendino taglia, senza pietà, i fondi a favore delle Scuole Paritarie (meno 750mila euro). Non sono stupito: era tutto già scritto, e anche in maniera piuttosto chiara e diretta, nel programma elettorale. Per la forza politica che governa Torino la libertà di educazione è un concetto non previsto: l’educazione e la formazione sono, per i Cinque Stelle, compito e privilegio esclusivo dalle Scuole di Stato.

Ma ora i genitori delle Paritarie, coloro che le gestiscono o che vi lavorano e, in generale, tutti i torinesi che considerano un valore la parità scolastica cominciano a far sentire, forte e chiara, la loro protesta. Le famiglie hanno raccolto 9.450 firme contro i tagli dell’Amministrazione Cinque Stelle e hanno espresso questa mattina, davanti a Palazzo Civico, la loro protesta contro le assurde riduzioni che il Bilancio di Previsione prevede ai danni delle Paritarie. Altre centinaia di firme sono state raccolte dal personale delle Scuole Paritarie.

I tagli, assurdi e ideologici, altro non sono che un attacco alle famiglie, dal momento che non potranno che risolversi in un aumento delle rette. Mettono inoltre a rischio tanti posti di lavoro e la tenuta stessa del sistema scolastico torinese. Se si assegnano 50 milioni alle Scuole Comunali (che accolgono 7.800 bambini) è per lo meno sproporzionato assegnare 2,5 milioni alle Scuole Materne convenzionate (5.500 bambini, 550 dipendenti).

La mia presa di posizione a favore delle Scuole Paritarie non è una novità. Già nella scorsa consiliatura avevo provato ad arginare il taglio dei fondi (da 3,2 a 2,8 e poi a 3 milioni di euro). Continuo a portare avanti la mia battaglia oggi, coerentemente, con l’Amministrazione Cinque Stelle, che puntualmente attacca la libera aggregazione dei cittadini quando questi provano a dare una risposta ai bisogni. Molte delle Scuole che si stanno attaccando si trovano in periferia: proprio i luoghi che l’attuale Amministrazione ha sempre promesso di tenere in massima considerazione. E fanno attività di solidarietà interna: evidentemente tutto questo non interessa all’Assessore.