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Cresce l’abusivismo commerciale, diminuiscono i sequestri

In calo nei primi sei mesi dell’anno, rispetto al 2016, le confische di accessori d’abbigliamento, di apparecchiature elettroniche e di altri prodotti contraffatti. Reazione e strumenti inadeguati alla gravità del problema.

Qualche dato relativo ai sequestri di merce contraffatta negli ultimi 18 mesi (dal 1° gennaio 2016 al 12 giugno 2017): 1.926 sequestri di capi d’abbigliamento o calzature nel 2016, 1.045 nei primi sei mesi del 2017; 25.186 (2017) contro 8.716 (primi sei mesi 2017) sequestri di accessori (occhiali, orologi, profumi, cosmetici, bigiotteria e ombrelli); 1292 (2016) contro 275 (2017) apparecchiature informatiche ed elettroniche (cd, dvd, videocassette); 1.222 (2016) contro 1.195 (2017) giocattoli privi di marchio CE; 20.222 (2016) contro 6.905 (2017) tra custodie, stampe, batterie, cover e pellicole per cellulari). I dati, resi noti oggi in Sala Rossa dall’Assessore Sacco in risposta a una mia interpellanza sull’abusivismo commerciale, vedono in totale 49.848 oggetti sequestrati nel 2016 contro 18.136 nei primi sei mesi del 2017.

Dunque i sequestri diminuiscono, mentre il fenomeno dell’abusivismo commerciale sembra più “in salute” che mai. Ma il punto principale è un altro: i numeri elencati dall’Assessore sembrano importanti solo se non consideriamo che si basano su un periodo di 18 mesi: se si considera il numero dei giorni non sono numeri stratosferici e di certo la sicurezza percepita non è sufficiente a far stare tranquilli cittadini e commercianti. In via Garibaldi e altrove l’attività illecita continua. Anche in questo momento ci sono abusivi che vendono merce contraffatta.

Ho chiesto la possibilità di approfondire il tema in Commissione. Il problema è sia delle vie auliche sia dei nostri mercati, dove – finita la spunta e finita la presenza degli Agenti della Municipale – non c’è più alcun controllo dalle 10 di mattina in avanti.