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CLE e collegamenti GTT: il carro davanti ai buoi

Prima si è progettato e costruito il Campus Luigi Einaudi, poi ci si è resi conto che non era adeguatamente servito dai mezzi pubblici: ora si cerca di “mettere una pezza” con l’idea di spostare il capolinea del 55, sperando che i tempi non siano biblici. Invece, l’aumento del costo della zona blu è arrivato con puntualità svizzera.

In una città normale la progettazione di uno dei maggiori campus universitari del territorio e quella del sistema di trasporto pubblico che dovrebbe servirlo procedono in parallelo. Non nella Torino di Fassino, nella quale ci si accorge con anni di ritardo che il Gruppo Torinese Trasporti non serve adeguatamente il complesso sul Lungo Dora.

Ora si pensa di spostare il capolinea del 55 di quei 200 metri che potranno fare la differenza. Forse però un ragionamento del genere si sarebbe dovuto fare prima, quando si è scelto di far sorgere in quella zona un polo universitario, evitando di abbandonare a se stessa un’arteria come corso Farini, molto utile come asse di collegamento. Di contro, l’aumento delle tariffe della zona blu per gli studenti è arrivato con assoluta puntualità.

A questo punto spero solo che il nuovo capolinea sia presto attivo, e che tutta la vicenda sia gestita diversamente, per esempio, dal problema dell’amianto a Palazzo Nuovo. Diversamente, chissà quanto tempo ci vorrà.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)