Cittadella, il tempo delle dilazioni è terminato
L’Assessore Braccialarghe si impegna ad aprire il Mastio al pubblico entro un anno e a terminare l’intero progetto, Padiglione ’61 compreso, entro l’autunno del 2018. Bene: sia questo un termine categorico, senza ulteriori rinvii.
Il Mastio della Cittadella – con il Museo dell’Artiglieria che dovrà ospitare e il comprensorio comprendente le Gallerie di Pietro Micca, il Pastis e il Cisternone – sarà, per i torinesi e per i turisti, un’eccellenza e un polo di richiamo. Del comprensorio è parte integrante anche il Padiglione Italia ’61, affiancato al lato Nord del Mastio, realizzato dall’esercito per la celebrazione del primo centenario dell’Unità d’Italia, i cui lavori di ristrutturazione sono da anni in progetto.
Apprendo dall’Assessore Braccialarghe, che ha risposto alla mia interpellanza sul tema questa mattina, che il Padiglione non aprirà al pubblico prima dell’autunno del 2018.
A oggi l’ipotesi è che almeno il Mastio sarà aperta entro un anno a partire da oggi: bene, peccato però aver perso “il treno” dei grandi eventi del 2015 (a partire dall’ostensione della Sacra Sindone). Per il resto mi auguro – e lo dico senza polemica, ma in compenso con la volontà politica di vigilare attentamente – che non vi siano ulteriori slittamenti e che la tabella di marcia dichiarata oggi sia rispettata con scrupolo.