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Città della Salute, servirebbero altri 500 infermieri

Nursind lancia l’allarme, mercoledì sarà discusso a Palazzo Lascaris il mio Question Time che chiede soluzioni.

Pensionamenti non sostituiti, dimissioni sempre più frequenti, maternità e altre tipologie di congedo lungo: ha diverse cause l’attuale carenza di infermieri, che si stima in oltre 500 unità nella sola Città della Salute di Torino, ma che si riscontra in diversi altri contesti, sia a livello regionale sia nazionale. Urgono misure efficaci, senza le quali sarà sempre più difficile garantire ai pazienti un’assistenza adeguata e al personale in organico carichi di lavoro e turni tollerabili. Nursind, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, chiede pronte ed efficaci risposte, alla luce delle stime che parlano di circa 300 infermieri non assunti dal 2018 a oggi a copertura del turnover e di 200 assenze dovute a lunghi congedi (i dati si riferiscono alla Città della Salute). Porterò il tema nel prossimo Consiglio Regionale, in calendario mercoledì, con un Question Time appena presentato, per chiedere alla Giunta soluzioni nel breve termine in grado di garantire, in tutti gli ospedali che facciano registrare simili criticità, un numero di infermiere e infermieri in organico compatibile con condizioni e ritmi di lavoro sostenibili e con un’assistenza adeguata nei confronti dei pazienti. La Regione Piemonte ha già sottoscritto un accordo per 2.000 nuove assunzioni entro il 2024 e concluso le trattative per la stabilizzazione di 500 precari, ma un ulteriore sforzo è evidentemente necessario.

Regione Piemonte, Sanità