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Ciclabile di corso Francia, della sicurezza alla Giunta importa poco

Quattro anni di promesse: tutte a vuoto. I dissuasori, pericolosissimi, non saranno né rimossi né coperti. In Commissione la Giunta ammette la pericolosità dei manufatti, ma poi si trincera dietro questioni di bilancio: “Non ci sono fondi per intervenire”. Parziale apertura finale con l’ipotesi di chiedere risorse finanziarie all’Assessore al Bilancio.

Un  surreale “approfondimento” (impossibile scrivere il termine senza le virgolette) in Commissione e poche, rapide parole per confermare ufficialmente quanto avevamo già abbondantemente inteso: i cilindri in metallo lungo la pista ciclabile di corso Francia non saranno né rimossi né coperti.
L’Assessora Lapietra ammette la pericolosità della pista e giustifica il mancato intervento con la penuria di risorse finanziarie.
“Non abbiamo 160mila euro per un intervento completo”, sostiene. Ma noi non osiamo chiedere tanto: ci accontenteremmo della rimozione dei dissuasori, che tutte le segnalazioni indicano come l’elemento di maggiore pericolosità. I limiti di velocità nel controviale sono soltanto un pannicello caldo.
Nessun passo avanti è stato fatto rispetto alla precedente mia interpellanza sul tema. Auspichiamo ora che la Giunta decida di trovare le risorse.

Corso Francia, pista ciclabile, sicurezza