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Ciclabile Baden Powell, la Giunta alza bandiera bianca

Nessuna volontà di risolvere i problemi di questa sorta di narcosala a cielo aperto: entro giugno sarà pronto un nuovo tracciato, parallelo e alternativo. A questo punto, però, si abbia l’onestà politica di ammettere la “sconfitta” e di smantellare l’attuale tracciato, progetto “sbagliato” fin dalla nascita e costato alla cittadinanza 340mila euro. 

Ci saremmo aspettati l’intenzione di risolvere i problemi della pista Baden Powell e, in Aula, risposte più costruttive. La Giunta preferisce invece predisporre una nuova ciclopista, alternativa e parallela a quella esistente, piuttosto che provare a risolvere i problemi relativi a droga e degrado. Evidentemente manca la volontà di intervenire e l’intenzione di garantire sicurezza e agibilità. Prendo atto.
A questo punto, mi aspetto almeno un atto di onestà politica: si abbia il coraggio di eliminare definitivamente il percorso ciclabile, sia fisicamente, cioè dal territorio del quartiere, sia virtualmente e programmaticamente, cioè dal biciplan. Quel luogo di degrado e sporcizia diventi, a tutti gli effetti, un non luogo: togliamo panchine, siepi, staccionate, luci e arredi urbani. Sarebbe più onesto, anche alla luce dei 340mila euro spesi in questo progetto, ammettere la sconfitta politica.
A Baden Powell, fondatore dello scoutismo, potremo dedicare altri e meno degradati sedimi. Anche lui merita di meglio.