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Che senso ha opporsi al progetto dello Scooter Sharing?

Ieri, l’attuale Sindaca Appendino aveva sostenuto, insieme a me e ad altri Consiglieri, l’idea di introdurre un servizio di Scooter Sharing a Torino. Oggi, l’Assessore Lapietra si oppone al progetto: una posizione contraria alla logica e al buon senso.

Non si capisce secondo quale principio la mobilità alternativa all’auto debba essere rappresentata soltanto da “mezzi pubblici e bicicletta, non scooter”, come sostiene l’Assessore alla Viabilità Maria Lapietra, che chiude così le porte alla sperimentazione del servizio di Scooter Sharing. L’idea dello Scooter Sharing era stata sostenuta, a ottobre 2015, dai Consiglieri sotto i quarant’anni.

L’Assessore ha definito lo scooter un “mezzo di trasporto ingestibile”. Al contrario, lo scooter è un mezzo di trasporto pratico e poco inquinante. Inoltre, l’esperienza e la pratica dimostrano che la modalità di condivisione “Sharing” dei veicoli a due o quattro ruote riduce il traffico e, dunque, l’inquinamento.

Lo Scooter Sharing a Milano esiste già e funziona; Eni ha già dichiarato la propria disponibilità a investire in questo senso anche a Torino. Gli utenti della strada più giovani accordano spesso le loro preferenze alle due ruote.

Ma tutto questo all’Assessore Lapietra non interessa: evidentemente, è troppo impegnata a “incentivare la mobilità alternativa e l’uso della bicicletta” con il limite dei 20 all’ora sui controviali.

Nel frattempo, mi chiedo: la Sindaca spiegherà le sue ragioni a favore dello Scooter Sharing alla sua Giunta? O, nel frattempo, ha cambiato idea (anche) su questo?

Scooter Sharing