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Moderati sulla gestione tamponi: situazione disastrosa, cittadini abbandonati

L’attuale situazione è semplicemente disastrosa. La gestione, caotica e farraginosa, dei tamponi sta mettendo in seria difficoltà cittadini e famiglie piemontesi.

Per chi ha necessità di sottoporsi a tampone inizia una vera e propria odissea. Per chi non ha conoscenze personali dirette, anche solo ottenere riscontro o informazioni diventa difficilissimo. I medici di base non danno informazioni. Non si sono pensate modalità preferenziali di accesso, per esempio, per le donne incinte. Quanto ai tamponi rapidi, così trionfalmente annunciati: che fine hanno fatto? Il sistema di tracciamento è ormai fuori controllo. I piemontesi si sentono abbandonati e senza punti di riferimento. Come Moderati lo affermiamo in maniera netta: in questa seconda ondata, la responsabilità è tutta in capo alla Giunta Regionale.


Onorevole Giacomo Portas – Leader dei Moderati.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale Torino.

Condanna totale delle violenze di ieri sera

Solidarietà alle Forze dell’Ordine e alle categorie colpite dalla crisi.

Condanna totale agli episodi di violenza, solidarietà altrettanto totale alle Forze dell’Ordine. Non è distruggendo vetrine (di attività commerciali che a loro volta devono affrontare la crisi) e aggredendo gli Agenti che si aiutano le categorie più colpite a ottenere il sacrosanto supporto, da parte delle Istituzioni, per superare questa fase mai vista prima. Il mio grazie e la mia vicinanza va agli Agenti che, ieri sera come sempre, hanno rischiato in prima persona per difendere la città e il diritto dei manifestanti pacifici di portare avanti la loro protesta civile. Il momento è durissimo e le Istituzioni hanno il dovere di non abbandonare le categorie più penalizzate. Si ascolti il grido d’aiuto di ristoratori, operatori della cultura e del turismo, gestori di bar e locali e di tutti coloro che stanno pagando il prezzo più alto. Il nostro tessuto socio-economico deve essere messo nelle condizioni di superare questa crisi tremenda. Non lasciamo ai soliti noti alcun pretesto per commettere i loro atti di gratuita violenza.

ZTL e strisce blu: sospensione fino a fine emergenza sempre più urgente

Misura non più rimandabile alla luce dell’aggravarsi della situazione sanitaria: i mezzi pubblici non sono stati potenziati e il commercio del centro cittadino è stato messo alle corde dalla crisi. Di fronte all’emergenza si metta da parte l’ideologia. Ho presentato una mozione in Consiglio Comunale, che sarà presto approfondita in Commissione.

Si proroghi almeno fino a gennaio 2021 (non solo fino a fine ottobre) e comunque fino alla fine dell’emergenza la sospensione della ZTL e si esonerino i torinesi dal pagamento del posteggio in zona blu: lo chiedo con una mozione in Consiglio Comunale. La recrudescenza dell’emergenza, le nuove disposizioni e la situazione di crisi rendono questa misura non più rimandabile. Il servizio di trasporto pubblico non è stato potenziato a sufficienza e dobbiamo garantire ai cittadini un’opzione alternativa a bus e tram strapieni per raggiungere i luoghi di lavoro. Il commercio cittadino – e non solo il commercio – sta pagando un prezzo salatissimo per l’emergenza in corso e considero fondamentale, da parte del Comune di Torino, agire per assicurare una ripresa del giro d’affari nelle cruciali settimane prenatalizie. Le misure anti-COVID stanno cambiando in maniera radicale e probabilmente irreversibile le nostre abitudini personali e professionali. A questi dati si aggiungono le recenti limitazioni di orario (chiusura di bar e ristoranti alle ore 18.00). Vogliamo evitare che i mezzi pubblici tornino a essere affollati oltre un livello gestibile e desideriamo permettere anche alle famiglie numerose di accedere facilmente ai quartieri centrali della città. La politica colga il senso dei tempi che stiamo vivendo, difenda il diritto dei cittadini alla salute e abbia il coraggio di apportare le misure necessarie.

In piazza (e in Aula) a fianco della comunità armena

Per chiedere il riconoscimento della Repubblica dell’Artsakh e per fermare l’aggressione condotta da parte dell’esercito azero.

Il mio impegno continua, sia nelle sedi istituzionali sia in piazza, a fianco della comunità armena per chiedere il riconoscimento della Repubblica dell’Artsakh, perché si fermi l’aggressione armata da parte azera e perché si ristabilisca la verità dei fatti contro ogni menzogna ideologica e propagandistica. Questa mattina ho voluto essere presente anche io alla manifestazione in piazza Castello a Torino a fianco della comunità italo-armena. Il mio atto in Consiglio Regionale che richiede il riconoscimento dell’Artsakh è stato inserito nell’ordine del giorno della seduta di martedì 27 ottobre. Non è stato liberato per la discussione in Sala Rossa, invece, l’analogo OdG da me presentato in Consiglio Comunale, a causa della richiesta dei Cinque Stelle – proprio la forza politica della quale è espressione l’attuale Ministro degli Esteri – di effettuare chissà quali “necessari approfondimenti”, che altro non sono che un pretesto per evitare di discutere già lunedì (26/10) in Aula la mia proposta. In questo caso, l’equidistanza non è una posizione politica, ma un modo di non opporsi all’attacco contro la popolazione armena. Oggi la posizione di chi si volta dall’altra parte di fronte alla realtà e all’aggressione non è più accettabile.

Questa non è una Scuola per… studenti di alta statura

Al Liceo Copernico sono arrivati i nuovi banchi “in miniatura”: non arrivano all’altezza della cintura di un adolescente di statura media. La situazione è simile in altri Istituti del territorio? Salone dell’Orientamento della Città Metropolitana: è vero che i collegamenti disponibili sono appena cento? Ed è vero che, come mi segnalano alcuni cittadini, è stato suggerito, in piena recrudescenza dell’emergenza sanitaria, di radunarsi in più studenti davanti a un unico dispositivo?

Mi sono arrivate due segnalazioni che, se confermate, avrebbero dell’incredibile. 

La prima: al Liceo Scientifico Copernico di corso Caio Plinio (zona Lingotto a Torino) sono finalmente arrivati i primi banchi nuovi di dimensioni ridotte. Troppo ridotte: per i ragazzi appena più alti della media è praticamente impossibile sedersi in maniera corretta e frontale. Le foto in allegato sono significative: i banchi sono quelli della Primaria? In quali altri Istituti del territorio la situazione è la stessa? 

La seconda: la Città Metropolitana sta organizzando il Salone dell’Orientamento, corso di formazione online per gli studenti. Mi si segnala che, dalla segreteria del Salone, sarebbe stata inviata un’email per invitare i docenti a creare gruppi di studenti che al pomeriggio si ritrovino davanti a un unico dispositivo. Questo per il fatto che i collegamenti disponibili sarebbero 100 in totale (che tipo di tecnologia e di account si utilizza?). Queste segnalazioni corrispondono al vero? Se sì, come si conciliano con una situazione di recrudescenza dell’emergenza che, al contrario, imporrebbe di evitare assembramenti?