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INTERPELLANZA – Feste di via: regole chiare per i commercianti che resistono alla crisi e lavorano per la promozione del loro quartiere

PREMESSO CHE

  • per “festa di via” si intende l’attività di promozione commerciale, con particolare riferimento al commercio fisso, avente luogo in giornate festive che si qualifica esclusivamente in relazione al rapporto diretto che si crea tra le attività commerciali ed il territorio in cui abitualmente operano (articolo 1, comma 1 Regolamento delle feste di via, n. 366);
  • le feste di via hanno finalità di aggregazione della popolazione residente nel quartiere e perseguono prevalenti finalità di sviluppo economico abbinate a finalità di carattere sociale, turistico, culturale, sportivo, ambientale e di solidarietà; non possono essere costituite esclusivamente dalla presenza di attività di carattere commerciale, ma devono prevedere la contestuale offerta di momenti di svago, animazione e di intrattenimento culturale (articolo 3 Regolamento n. 366);

TENUTO CONTO CHE

  • i soggetti promotori delle feste di via sono le associazioni di via riconosciute dalle Circoscrizioni ai sensi delle disposizioni stabilite dal Consiglio Comunale ed inserite nell’apposito Albo tenuto dalla Circoscrizione (articolo 4, comma 1 Regolamento n. 366);
  • le associazioni di via realizzano le feste di via nel proprio ambito territoriale di riferimento e costituiscono l’unico referente che ha titolo di relazionarsi riguardo ad aspetti inerenti l’organizzazione con i singoli operatori che partecipano alla manifestazione, con la Circoscrizione e con l’Amministrazione comunale (articolo 4, comma 2 Regolamento n. 366);
  • le autorizzazioni, concessioni o i titoli comunque denominati e necessari al regolare svolgimento della festa di via devono essere richiesti agli uffici ed enti competenti dall’associazione promotrice ed a quest’ultima intestati (articolo 4, comma 4 Regolamento n. 366);

CONSIDERATO CHE

  • il promotore della festa di via deve provvedere a richiedere ed ottenere tutte le concessioni, autorizzazioni o titoli comunque denominati necessari allo svolgimento delle attività previste (ad esempio: autorizzazioni di pubblica sicurezza per intrattenimenti o spettacoli, autorizzazioni per giostre, gonfiabili, autorizzazioni in deroga ai limiti di emissione sonora, autorizzazioni per somministrazioni temporanee, autorizzazioni per la vendita temporanea da parte di soggetti professionali, concessioni di suolo pubblico, eccetera); la concessione di suolo pubblico deve essere rilasciata entro 20 giorni antecedenti alla data di svolgimento della festa di via (articolo 10, commi 2 e 6 Regolamento n. 366);
  • il presidente dell’associazione di via promotrice della festa di via deve assicurare la propria presenza per tutta la durata della manifestazione; inoltre, devono essere presenti almeno due addetti alla sicurezza adeguatamente formati (articolo 12, comma 1 Regolamento n. 366);
  • la Circoscrizione è tenuta ad attuare un sistema di controlli sul corretto svolgimento della manifestazione, anche in coordinamento con le Sezioni Territoriali del Corpo di Polizia Municipale, con particolare riguardo al numero effettivo dei posteggi occupati su area pubblica, alla percentuale di esercizi pubblici ed operatori del commercio fisso aperti, alla presenza di offerta di carattere non commerciale, all’allestimento degli spazi ed al rispetto degli indicatori economici della proposta progettuale (articolo 13, comma 2 Regolamento n. 366);
  • il Corpo di Polizia Municipale assicura il rispetto delle norme in materia di commercio su area pubblica, con particolare riferimento al contrasto all’abusivismo commerciale ed alla contraffazione (articolo 15, comma 4 Regolamento n. 366);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. a quale ufficio debba essere presentata l’istanza per l’occupazione del suolo pubblico, chi fornisca la segnaletica verticale, a chi competa la collocazione della segnaletica e con quali tempistiche, quali siano le caratteristiche che deve possedere la segnaletica per essere valida ed efficace, a chi spetti il compito per la verifica circa la corretta collocazione della segnaletica verticale;
  2. a quale ufficio competano le verifiche circa la percentuale di esercizi pubblici ed operatori del commercio fisso aperti/chiusi/che hanno cessato l’attività;
  3. se il canone per l’occupazione del suolo pubblico in occasione delle feste di via sia di importo uguale o differente rispetto al canone ordinario, quali siano i parametri di calcolo del suolo e se gli stessi tengano conto che trattasi di un evento di promozione commerciale;
  4. se sia ancora vigente ed efficace l’articolo 15, comma 4 del Regolamento n. 366 e/o se in occasione delle feste di via vengano attribuite specifiche funzioni di vigilanza al soggetto responsabile dell’associazione e promotore della festa di via per il contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – La salute e il benessere dei nostri bambini nelle strutture scolastiche comunali: riuscite a dire no anche a questo?

PREMESSO CHE

  • le scuole dell’infanzia comunali insieme alle scuole statali ed a quelle paritarie gestite da altri enti fanno parte del sistema territoriale dei servizi rivolti all’infanzia e concorrono a rispondere alla domanda delle famiglie;
  • la Città offre alle bambine ed ai bambini in età da 0 a 6 anni una proposta educativa e formativa articolata secondo un progetto unitario, espresso nelle proprie linee guida, che si sviluppa nei diversi servizi con offerte specifiche tra loro coerenti, anche attraverso la costituzione dei poli per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, numero 65;
  • come parte del sistema educativo della Città promuove e realizza opportunità e contesti di crescita per le bambine ed i bambini da 3 a 6 anni, riconoscendo l’educazione, in quanto valore collettivo, diritto di tutti e per tutto l’arco della vita, in coerenza con i principi contenuti nella “Carta delle città educative”;
  • in accordo con la Convenzione Internazionale sui diritti del Fanciullo, promuove una cultura dell’infanzia volta a riconoscere la bambina ed il bambino come attivi protagonisti della loro crescita, capaci di costruire conoscenze, dare forma ai propri pensieri in modo creativo ed originale in una continua interazione con i pari e gli adulti, con l’ambiente fisico, sociale e culturale che li circonda;

RILEVATO CHE

  • nelle scorse settimane un anticiclone di origine africana ha investito l’Europa e la nostra città non ha fatto eccezione: giornate torride e notti tropicali hanno caratterizzato le ultime settimane mettendo in seria difficoltà la salute dei cittadini compresi nelle fasce di età più fragili (bambini e anziani);
  • durante queste giornate – peraltro ampiamente preannunciate da tutti i siti e le trasmissioni televisive di informazione meteorologica – nei locali degli asili nido di Via Fontanesi e di Via Deledda si sono registrate temperature e tassi di umidità molto elevati che hanno messo in forte difficoltà sia le educatrici sia i bambini;
  • le temperature raggiunte hanno posto la salute di bambini ed educatori a serio e concreto rischio di stati di lipotimia, irritabilità, disidratazione, mancanza di appetito, deprivazione di sonno e malessere generale;
  • gli utenti che quotidianamente accedono ai locali di queste strutture sono, per la maggior parte, bambini di età inferiore ai 3 anni; soggetti e fisiologie molto fragili che sono stati costretti a dover sopportare un microclima poco salutare;
  • i genitori hanno sollecitamente provveduto a segnalare la situazione alla segreteria dell’Assessore facendo presente che nei locali delle due strutture sopra citate non vi erano strumentazioni (ventilatori e/o condizionatori) capaci di raffrescare adeguatamente l’ambiente interno;
  • alcuni genitori hanno spontaneamente e generosamente donato ventilatori, purtroppo in numero esiguo e inferiore rispetto al necessario;
  • i dirigenti scolastici hanno riferito ai genitori di avere già da tempo provveduto a inviare formali richieste di installazione di ventole al Servizio Economato, del cui esito si ha evidenza concreta;

CONSIDERATO CHE

  • come indicato dal decreto legislativo 9 aprile 2008, numero 81 me s.m.i. (TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO, attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, numero 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) “la temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori”, inoltre “nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell’aria concomitanti”, ulteriormente si afferma che “quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l’ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate.”;
  • il partito dei 5 stelle, nel capitolo 7 (“L’istruzione”) del Programma di governo per la Città di Torino 2016-2021, mecc. n. 2016 03358/002, definiva “i servizi educativi e scolastici primo luogo di cittadinanza, inclusione e integrazione: l’importanza di Nidi e Scuole di Infanzia di qualità per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale è ormai riconosciuta. La scuola gioca un ruolo insostituibile e fondante di una società: è il principale strumento di pari opportunità di cui disponiamo. Investire per garantire a tutte le bambine e tutti i bambini un percorso educativo di qualità è la migliore scommessa per ridurre le disuguaglianze, combattere i pregiudizi e migliorare la coesione sociale […] Riorganizzazione degli spazi interni dei Nidi Comunali con capienza elevata per favorire il benessere di adulti e bambini al loro interno […] Potenziare la ricerca dei fondi per i lavori sull’edilizia scolastica, anche attraverso bandi e progetti italiani ed europei per superare le barriere architettoniche, attuare l’efficientamento energetico e poter attuare una maggiore manutenzione straordinaria degli edifici”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se, come e quando siano state ricevute dagli uffici dell’Assessorato (e/o da altre articolazioni della Civica Amministrazione) richieste di intervento per il raffrescamento delle due strutture in via Deledda e via Fontanesi;
  2. se e quando siano stati effettuati sopralluoghi, quali gli esiti e quali i provvedimenti che l’Amministrazione intenda assumere per garantire a educatori e bambini delle due strutture in oggetto un clima confortevole;
  3. se l’Amministrazione sia dotata di un piano di gestione complessivo di tutte le strutture di competenza municipale in relazione al raffrescamento dei locali e quale sia lo stato della situazione;
  4. a che punto sia la “riorganizzazione degli spazi interni dei Nidi Comunali con capienza elevata per favorire il benessere di adulti e bambini al loro interno” (capitolo 7, pagina 30 del Programma di governo per la Città di Torino 2016-2021);
  5. se esista e quale sia lo stato di realizzazione del piano di efficientamento energetico degli edifici scolastici, con particolare riferimento sia al riscaldamento invernale sia al raffrescamento nei mesi più caldi;
  6. a che punto sia la promessa di “Potenziare la ricerca dei fondi per i lavori sull’edilizia scolastica, anche attraverso bandi e progetti italiani ed europei per superare le barriere architettoniche, attuare l’efficientamento energetico e poter attuare una maggiore manutenzione straordinaria degli edifici” (capitolo 7, pagina 30 del Programma di governo per la Città di Torino 2016-2021).

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Giardino ‘Ferruccio Novo’: alla ricerca delle differenze ontologiche tra nomadismo nomade e nomadismo stanziale

PREMESSO CHE

  • da ormai due anni presso il giardino “Ferruccio Novo” in corso Cosenza/via Gorizia/via Buenos Aires e nelle immediate adiacenze persiste quello che di fatto è un accampamento nomadi abusivo;
  • alcune famiglie di etnia Rom, accampate con autocaravan, furgoni e autocarri, stazionano abitualmente da tempo prolungato a scopo abitativo in un’area pubblica non destinata né idonea a tale uso;
  • proprio perché l’area non è idonea allo stazionamento abitativo ed essendo l’area priva dei servizi igienici, gli occupanti sono soliti espletare i loro bisogni fisiologici a cielo aperto, ricorrendo poi alla fontanella pubblica (cd “turet”) per l’igiene intima;
  • la situazione è già nota sia all’Amministrazione sia alle cronache cittadine, è stata oggetto di plurime raccolte firme, di numerose segnalazioni, di una petizione al Consiglio Comunale e di un esposto inviato direttamente alla Sindaca nel quale è evidenziato, tra l’altro, che il luogo è altresì pericoloso per l’incolumità dei bambini nomadi tenuto conto dell’ingente flusso veicolare in corso Cosenza;
  • lo scrivente ha presentato una proposta di mozione (mecc. n. 2018 02932) in data 10 luglio 2018 per sollecitare l’Amministrazione ad intraprendere un percorso risolutivo;
  • in data 8 gennaio u.s. si è svolta una seduta congiunta delle Commissioni consiliari VI-I-IV, conclusa con l’impegno del Presidente a riconvocare una nuova seduta a fine mese (in tale occasione gli uffici intervenuti avevano proposto un rinvio di due settimane per avere il tempo necessario ad interloquire con gli occupanti);
  • ad oggi sono trascorsi più di 5 mesi (oltre 150 giorni) ma, nonostante i formali solleciti inviati dagli uffici di diretta collaborazione dello scrivente in data 30 gennaio u.s. e 25 febbraio u.s., non si ha notizia della convocazione di una nuova Commissione;

RILEVATO CHE

  • vi è un’evidente compromissione del decoro e della vivibilità urbana generata dall’abitualità dello stazionamento, non risolvibile mediante altri ordinari strumenti giuridici preventivi (come riferito dalla Giunta e dagli uffici nel corso della Commissione);
  • in progresso di tempo si sono susseguite molte istanze da parte dei cittadini che hanno chiesto e continuano a chiedere il rispetto della pulizia, delle norme di igiene e del decoro e che hanno documentato con foto e filmati il pericolo che quotidianamente corrono i bimbi che giocano liberamente invadendo le corsie di corso Cosenza senza che gli adulti li accudiscano e li sorveglino come imposto dalla legge ordinaria e da quella morale;
  • gli interventi svolti dal Corpo di Polizia Municipale si sono rivelati del tutto inefficaci poiché le sanzioni pecuniarie amministrative non hanno sortito nessun effetto;
  • l’articolo 50 (“Competenze del Sindaco e del Presidente della Provincia”) del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL) riconosce al Sindaco la legittimazione ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti nei particolari casi in cui, in sede locale, possano verificarsi pericoli imminenti ed attuali non altrimenti evitabili;

CONSIDERATO CHE

  • l’assordante inerzia dell’Amministrazione perdura ormai da due anni e i cittadini attendono legittima, lecita e concreta risposta;
  • le norme comunitarie, statali e regionali e le delibere della Civica Amministrazione tutelano il diritto al nomadismo ma, nella situazione in oggetto, è evidente che l’elemento fattuale (cioè la stanzialità) sia prevalente sul concetto ontologico di nomadismo;
  • vi è la necessità di adottare adeguati e urgenti provvedimenti ordinatori volti a sanare una situazione di grave degrado, nonché per fare cessare le fonti di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana nel giardino “Ferruccio Novo”;
  • nei mesi scorsi presso le strade dei quartieri Mirafiori Nord e Santa Rita sono state affisse locandine (sui muri, sui cartelloni pubblicitari, presso le fermate GTT, sulle cabine telefoniche, ecc…) non riportanti il nome del committente responsabile e riferiti a feste che si sarebbero svolte proprio presso i giardini “Ferruccio Novo”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le azioni concretamente realizzate dall’Amministrazione dall’estate 2017 ad oggi (ed in particolar modo negli ultimi 6 mesi) per risolvere la questione dell’accampamento abusivo presso il giardino “Ferruccio Novo”;
  2. quali siano, secondo l’Amministrazione, le caratteristiche non presenti nella situazione descritta nel presente atto e in altri precedenti che le consentirebbero di essere considerata e trattata come stazionamento abitativo abusivo (che perdura da 2 anni);
  3. se, come e in quali modi l’Amministrazione intenda intervenire o se si preferisca percorrere la strada dell’inerzia inefficace, peraltro (anche involontariamente) in tal modo inevitabilmente fomentando derive e strumentalizzazioni della situazione da parte di facinorosi che si celano dietro le bandiere di forze politiche e/o parapolitiche extraparlamentari;
  4. se le locandine di cui si è fornita documentazione fotografica siano state autorizzate o, in caso opposto, se sia stato individuato, cercato e sanzionato il trasgressore, il responsabile o l’esecutore materiale dell’affissione (o se siano stati invitati i responsabili alla rimozione delle locandine senza che sia stata comminata la sanzione);
  5. se i competenti uffici stiano vigilando sullo stile di vita dei minorenni delle famiglie accampate nei caravan e sulla corretta osservanza della potestà genitoriale, tenuto conto che i minori sovente sono stati visti giocare correndo pericolosamente sulla carreggiata di corso Cosenza o intenti a rovistare tra i cassonetti dei rifiuti.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Dopo 3 anni nessuna soluzione per i lavoratori FCA trasferiti a Orbassano: per i 5 stelle l’inquinamento in periferia vale meno di quello in centro?

PREMESSO CHE

  • nel corso della primavera 2016 buona parte del personale in servizio presso il Product Development del Plant di Mirafiori (corso Settembrini, 40) è stato trasferito presso il Plant del Centro Ricerche Fiat di Orbassano (strada Torino, 50) per la creazione di un polo tecnologico di eccellenza per la progettazione, lo sviluppo e la sperimentazione dei sistemi elettrici ed elettronici e di sistemi Powertrain;
  • sono circa 500 i dipendenti trasferiti da Mirafiori a Orbassano;

RILEVATO CHE

  •  il cambio di sede ha comportato notevoli disagi per i dipendenti e i consulenti che utilizzavano il servizio di trasporto pubblico GTT nella tratta da Lingotto FS a Orbassano;
  • circa 150 dipendenti, a cui si aggiungono un centinaio di consulenti, utilizzavano i mezzi pubblici per raggiungere la sede di Mirafiori (quelli provenienti da Torino nord, dal chierese e dalle province di Cuneo, Asti e Alessandria);
  • da quando sono stati trasferiti presso la sede di Orbassano i dipendenti e consulenti devono sostenere oneri più gravosi sia in termini di costo del biglietto/abbonamento ( passando da tratta urbana a extraurbana il costo annuale dell’abbonamento sale da € 300 a € 508) sia dal punto di vista dei tempi di percorrenza (occorre utilizzare due mezzi di cui una linea, il 5, essendo stata declassata a linea a bassa utenza ha passaggi ridotti);
  • da Lingotto FS a Mirafiori ci sono 4 linee di trasporto e 2 servizi speciali (95 e 95/); da Lingotto FS a Orbassano occorre cambiare almeno 2 mezzi (tariffa urbana:: 74 e 5; tariffa extraurbana: 1510 e 1511);

CONSIDERATO CHE

  • sullo stesso tema il 26 settembre 2016 il consigliere Carretta presentò un’interpellanza (“Ottimizzazione trasporto pubblico tra la Stazione Lingotto ed il Centro Ricerche Fiat di Orbassano”, mecc. n. 2016 04252);
  • l’assessore Lapietra rispose affermando di essere già in contatto con il Mobility Manager aziendale per trovare “la soluzione ottimale” ma che si attendeva il completamento del trasferimento dei dipendenti da Mirafiori a Orbassano; disse inoltre che, essendovi la possibilità di stipulare una convenzione tra GTT e FCA, “verrà fatta una convenzione” per affrontare il tema del costo del biglietto/abbonamento;
  • nonostante quanto risposto in Aula dall’esponente del governo cittadino, ad oggi la situazione non ha conosciuto modifiche in melius e non è stata stipulata alcuna convenzione tra GTT e FCA;
  • in conseguenza di tale inerzia, circa 200 persone che utilizzavano i mezzi pubblici per raggiungere la sede di lavoro si sono viste costrette ad utilizzare i veicoli privati, con conseguente aggravio di costi, traffico e inquinamento;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se, trascorsi quasi 3 anni, l’Amministrazione sia stata in grado di individuare soluzioni efficaci per i dipendenti e consulenti di FCA Orbassano al fine di favorirne l’utilizzo dei mezzi pubblici;
  2. se vi siano le condizioni per stipulare una convenzione tra lavoratori FCA e GTT;
  3. se GTT sia in grado di aumentare i passaggi delle linee almeno nelle ore di ingresso e uscita nella tratta Lingotto FS-FCA Orbassano;
  4. se si possa prolungare la tratta della linea 95 da Lingotto FS a FCA Orbassano (con partenze da Lingotto FS alle ore 7:30 e 8; con partenza da FCA Orbassano alle ore 16:30 e 17:30).

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Sesto capitolo de ‘il minisuk di corso Racconigi’: lo strano caso dell’Amministrazione che stranamente non riesce a trovare una soluzione a questa strana situazione

PREMESSO CHE

  • ogni giorno, dal lunedì al sabato, in corso Racconigi si svolge il mercato all’aperto nel tratto compreso tra corso Peschiera e corso Vittorio Emanuele II;
  • tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II trova collocazione un cospicuo numero di venditori riguardo ai quali sussistono robusti dubbi relativi al regolare possesso dei requisiti professionali, amministrativi, contributivi e morali in capo a tali “venditori”;
  • discorso di eguale matrice valga per la provenienza della merce esposta in vendita;
  • lo scrivente effettuò un primo sopralluogo in data 18 luglio 2017, accompagnato da un gruppo di cittadini, ed è stato successivamente ricontattato a causa dello scandaloso permanere di un’evidente e preoccupante situazione di degrado e illegalità, senza dubbio derivante dall’incapacità di questa Amministrazione di porre rimedi efficaci per contrastare tali comportamenti;

RILEVATO CHE

  • numerosi individui sostano con auto e furgoni già dalle prime ore del mattino nel tratto del mercato compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Foresto;
  • appena la Polizia Municipale abbandona il mercato dopo la spunta, queste persone piazzano a terra i loro teli, scaricano quanto contenuto nelle auto e nei furgoni ed espongono in vendita la loro merce (cianfrusaglie, articoli tecnologici di provenienza sospetta, abbigliamento, calzature, pelletteria, pentole e altre tipologie di merce compresi talvolta oggetti di valore);
  • a seguito del sopralluogo del 18 luglio 2017 lo scrivente presentò una prima interpellanza (mecc. 2017 03114) a cui la Giunta rispose manifestando l’impegno ad attivarsi per trovare soluzioni adeguate in tempi certi;
  • in seguito ci furono alcuni incontri aperti ai cittadini con rappresentanti della Giunta e della Circoscrizione 3;
  • con una delibera di novembre 2017 venne riorganizzata la dislocazione dei banchi e venne deciso di collocarne uno in posizione perpendicolare proprio in corrispondenza di via Foresto, ciò per dare un senso di “conclusione” all’area mercatale e di argine alla collocazione di venditori ambulanti non regolari;
  • con una seconda interpellanza presentata in data 4 maggio 2018 (mecc. 2018 01640) lo scrivente ha riproposto all’attenzione della Giunta la situazione di profondo degrado segnalando che l’occupazione dei venditori stava proseguendo nonostante la parziale revisione della disposizione dei banchi;
  • con una terza interpellanza presentata in data 31 luglio 2018 (mecc. 2018 03410) lo scrivente si vedeva costretto a domandare lumi all’Amministrazione circa la propria inerzia nel rispondere e corrispondere al degrado e alle esigenze manifestate dai cittadini;
  • con una quarta interpellanza presentata in data 7 novembre 2018 (mecc. 2018 05126) lo scrivente si vedeva nuovamente costretto a domandare lumi all’Amministrazione circa la propria inerzia;
  • nonostante le risposte fornite dall’Assessore Lapietra nel corso del Consiglio Comunale del 10 dicembre 2018, nel tratto di corso Racconigi compreso tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II continuano ad essere presenti quotidianamente e abusivamente numerosi venditori di merce di dubbia provenienza;
  • con una quinta interpellanza presentata in data 27 marzo 2019 (mecc. 2019 01118) lo scrivente ha riproposto all’attenzione dell’Amministrazione le questioni già precedentemente sollevate e non ancora risolte;
  • l’Assessore Unia, nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 29 aprile u.s. ha così risposto: “…in merito è pervenuta la relazione del comandante del Corpo di Polizia Municipale dalla quale si rende noto che i venditori abusivi che gravitano nell’area del mercato di corso Racconigi nel tratto compreso tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele sono sempre gli stessi visti e già identificati in passato, per contrastare il fenomeno delle vendite non autorizzate il personale del Comando Sezione 3 della Polizia Municipale ha intensificato i controlli nel tratto oggetto dell’interpellanza con permanenza tra le ore 10.00 e le ore 12.00, in particolar modo nelle giornate del sabato nell’area ancora non destinata a nuovo utilizzo. Nel periodo compreso fra gennaio e marzo 2019 sono state accertate dieci violazioni ai regolamenti comunali, occupazione del suolo pubblico, eccetera, un sequestro giudiziario di merce contraffatta, due sequestri amministrativi per 5.400 circa sacchetti di plastica non conformi, una notizia di reato a carico di un operatore mercatale per ubriachezza molesta ed oltraggio a pubblico ufficiale e 23 rinvenimenti di oggettistica varia. Recentemente è giunta una segnalazione riguardante i comportamenti adottati dai venditori abusivi al termine degli orari di vendita del mercato e il Comando Sezione 3 sta predisponendo dei controlli attraverso personale dipendente. Qualche giorno fa, in relazione alla relazione suddetta il generale del Corpo ha comunicato che giovedì 18 aprile è stato effettuato in corso Racconigi un servizio interforze unitamente a personale di altri Comandi Sezione Reparto Speciale del Corpo, sono stati identificati cinque venditori, effettuati cinque sequestri amministrativi, cinque rinvenimenti di merce non deperibile. Per uno di questi soggetti sarà inviata comunicazione di notizia di reato in Procura per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Sempre in quella settimana di aprile si è svolto un sopralluogo congiunto alla presenza di funzionari SMAT, Servizio Mobilità e Verde Pubblico, a seguito di questo incontro ognuno ha presentato relazione per quanto di competenza; SMAT ha comunicato che l’ubicazione del punto acqua avverrà in prossimità del civico 18 di corso Racconigi e che nella realizzazione dell’opera si avrà cura di erigere il manufatto in posizione equidistante dalle alberature per evitare appunto di interferire con le medesime. Non sto a scendere nel dettaglio che mi hanno dato della casetta dell’acqua. Al termine dell’installazione la pavimentazione attigua ovviamente sarà ripristinata come quella esistente. Il Servizio Mobilità ha comunicato che il posizionamento del chiosco di distribuzione acqua quale elemento facente parte del progetto di riordino della banchina inizialmente prevista appunto al civico 16 è stato modificato spostandolo al civico 18 in quanto in occasione del sopralluogo è stata verificata l’occupazione dei banchi regolarmente autorizzati e seppur di poco superiore a quella precedentemente comunicata e pertanto la posizione è stata conseguentemente modificata così come complessivamente adeguato il progetto complessivo alla reale estensione dell’area di intervento. La realizzazione della segnaletica verticale ed orizzontale oltre che il posizionamento degli archi portabici sarà realizzata entro il mese di maggio. C’è in allegato anche il disegno progettuale dell’area. Il Servizio Verde Pubblico ha comunicato che per far fronte alle problematiche riscontrate in area oggetto del sopralluogo, nell’ambito di una gara attualmente in corso da parte loro, verranno fornite alla Città delle panchine alcune delle quali saranno posizionate appunto nell’area mercatale di corso Racconigi, compatibilmente all’andamento della gara si presume di poter essere operativi entro quest’estate, insieme alle panchine verranno collocate anche delle fioriere attualmente già presenti nel magazzino del Servizio Verde Pubblico e la manutenzione delle fioriere sarà oggetto di un patto di collaborazione con la cittadinanza. Conferma l’attivazione di SMAT nella predisposizione delle pratiche necessarie per il posizionamento di una casetta per l’acqua, pertanto con riferimento a quanto ricade nelle competenze si sta facendo il possibile per tener fede agli impegni assunti nei confronti dei cittadini e per contribuire alla reale soluzione della questione che presumibilmente a livello complessivo sarà risolta entro quest’estate, mentre per quanto riguarda la parte di viabilità entro fine maggio dovrebbe essere risolta.”;

CONSIDERATO CHE

  • l’Amministrazione, a seguito della prima interpellanza, iniziò un percorso di confronto con i cittadini;
  • durante un incontro svoltosi in data 16 maggio 2018, alla presenza dell’Assessore all’Ambiente e della Presidente della Circoscrizione III, si conveniva che la soluzione migliore fosse la tracciatura di stalli di sosta (alcuni liberi, altri per donne incinte e altri per disabili), tenuta nel giusto conto la nota carenza di posteggi;
  • la soluzione proposta dai cittadini nel corso di tale incontro era la più rapida, economica, efficace e reversibile, in caso di successive modifiche e integrazioni;
  • nel corso di un incontro aperto ai cittadini tenutosi presso i locali della Circoscrizione III il 25 gennaio u.s., alla presenza degli Assessori Lapietra e Unia, veniva presentato un progetto per un’iniziale sistemazione dell’area mercatale (che si allega alla presente) e veniva comunicata ai cittadini una tempistica di due mesi per la sua realizzazione;
  • sono trascorsi circa 5 mesi ma la situazione non ha conosciuto sviluppi empiricamente osservabili: scene di degrado quotidiano e assoluto che tocca il culmine nella giornata di sabato. Degrado che continua anche al termine dell’orario di mercato, quando un gruppetto di personaggi, dopo aver abbandonato le loro cianfrusaglie prese dai cassonetti e rimaste invendute sul plateatico, si trasferisce a bere alcolici fino a sera “bivaccando” accanto ai muri delle abitazioni di corso Racconigi e utilizzando come latrina gli spazi pubblici a cielo aperto;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione ritenga di essere in grado di porre argine ad una situazione di illegalità sempre più recrudescente e deteriore, a cui la propria inerzia e indecisione stanno garantendo una protrazione immotivata e immeritata (a danno e sfregio dei cittadini seri e onesti);
  2. se e quando il progetto presentato ai cittadini il 25 gennaio u.s. verrà realizzato (comprensivo di stalli generici per disabili);
  3. se nell’ultimo mese siano stati identificati i venditori abusivi quotidianamente presenti, se siano gli stessi già identificati a seguito delle cinque precedenti interpellanze, se siano stati destinatari di provvedimenti amministrativi e se sia stata accertata la presenza di minorenni;
  4. se l’Amministrazione sia intervenuta (e quali gli esiti) per accertare la liceità dei comportamenti di quei soggetti che anche al termine del mercato (in orario pomeridiano) permangono nella zona, ricoverano la propria merce presso le case ATC di corso Racconigi e bivaccano consumando alcolici e utilizzando gli spazi pubblici come latrina a cielo aperto;
  5. se l’Amministrazione abbia avviato controlli presso le unità immobiliari ATC di corso Racconigi 25, per accertare se esse vengano utilizzate come magazzini dai venditori abusivi per custodire la loro merce.

Silvio Magliano