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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA – Sviluppi relativi all’Interrogazione a risposta immediata n. 34 inerente a “Sviluppi sull’Ordine del Giorno n. 3 Stop Suk”.

Premesso che:

  • il 1° agosto 2019, con l’approvazione dell’Ordine del Giorno n. 3, presentato dal Consigliere Regionale Marrone, l’Assessore al Commercio e tutta la Giunta si sono impegnati a:
  • modificare la DGR 11 maggio 2018, n. 12-6830, cassando la lett. b) del comma 2 art. 1 Capo I dal documento allegato A;
  • richiedere formalmente al Tavolo provinciale sulla sicurezza presso la Prefettura di Torino la chiusura immediata del progetto BaluGreen e di qualsivoglia esperienza di libero scambio che contravvenga alle norme regionali e nazionali vigenti;
  • il 24 Settembre 2019, nel corso dell’Adunanza Consiliare n. 13, è stata esaminata l’Interrogazione a risposta immediata n. 34 “Sviluppi sull’Ordine del Giorno n. 3 Stop Suk”, con la quale si chiedeva se la Giunta Regionale e l’Assessore al Commercio avessero adempiuto agli impegni assunti;
  • il Presidente chiamava a rispondere l’Assessore alla Sicurezza, il quale replicava di star provvedendo al completamento dei passaggi tecnici per ultimare la delibera al fine del superamento del mercato di libero scambio;

interroga l’Assessore per sapere se la Giunta Regionale abbia adempiuto agli impegni assunti.

INTERPELLANZA – Aggiornamento sulla situazione delle case ATC di corso Racconigi 25

PREMESSO CHE

  • in corso Racconigi 25, nel territorio della Circoscrizione 3, sorge un complesso edilizio composto da otto edifici in muratura con cinque piani fuori terra più il sottotetto, edificato nel 1910 per conto di IACP, tra corso Racconigi e le vie Chianocco, Revello e Foresto;
  • i caseggiati riproducono l’impostazione tipica del periodo con un raffinato stile liberty, valga la pena di evidenziare l’elegante raffigurazione di un gruppo di sinuosi fenicotteri;
  • la struttura portante è costituita da muratura e volte a padiglione in mattoni pieni, i balconi e i pianerottoli delle scale interne sono in cemento armato;
  • nella seconda metà degli anni Settanta il complesso è stato interessato da una ristrutturazione che prevedeva una diversa distribuzione dei locali e l’inserimento di un controsoffitto oltre all’installazione degli ascensori, al rifacimento dell’impianto idrico sanitario, delle reti di scarico e degli impianti elettrici, alla realizzazione dell’impianto di ventilazione forzata dei servizi igienici e dell’impianto di distribuzione del gas; inoltre, veniva realizzata la sopraelevazione di due piani degli stabili lungo corso Racconigi;
  • tali interventi hanno comportato la realizzazione di cavedi e di fori sugli orizzontamenti a volta e l’eliminazione dei tramezzi originali;

RILEVATO CHE

  • come riportato da molti organi d’informazione, già nel corso del 2018 sono emersi evidenti pericoli circa la vulnerabilità statica del complesso edilizio in oggetto che hanno comportato l’allontanamento a scopo precauzionale di alcune famiglie assegnatarie;

CONSIDERATO CHE

  • nel corso del Consiglio Comunale del 23 luglio 2018, l’Assessora Schellino, rispondendo a un’interpellanza della consigliera Montalbano (mecc. 2018 02883), dichiarava che “A seguito di parziali distaccati nelle volte del soffitto di alcuni appartamenti si rendono necessari ulteriori approfondimenti utili ad individuare eventuali situazioni sulle quali intervenire. A partire da lunedì 16 luglio sono cominciati pertanto sopralluoghi mirati in tutti gli appartamenti. Le verifiche comportano piccole aperture nei pannelli dei controsoffitti per monitorare le condizioni delle volte, terminate le verifiche, ottenuto così un quadro più chiaro della situazione ATC potrà provvedere a redigere un progetto per i necessari lavori di manutenzione e il conseguente cronoprogramma degli stessi. Al momento le famiglie direttamente coinvolte da criticità sono nove, assegnatarie di appartamenti interessati da perdite e dichiarati inagibili o parzialmente inagibili, le famiglie sono attualmente ospitate da strutture residenziali a spese di ATC e visto che le verifiche tuttora in corso non permetteranno loro un ritorno a casa in tempi brevi sarà a loro anche offerta una sistemazione tra gli appartamenti attualmente sfitti e di recente manutenzione sul patrimonio ATC che visioneranno nei prossimi giorni. I costi dell’intervento sono ancora da quantificare con esattezza, in ogni caso la Regione Piemonte si è resa disponibile a reperire finanziamenti specifici. Lo stabile di corso Racconigi 25 comprende 350 appartamenti, 300 di proprietà di ATC, 282 dei quali sono attualmente locati e 50 di proprietà di privati. ATC ha interloquito con i principali soggetti gestori di housing sociale dove sono state individuate le sistemazioni temporanee per le famiglie attualmente albergate. Il complesso è stato nel passato interessato da un importante intervento di manutenzione straordinaria cominciato nel 1978 con il quale sono stati realizzati gli impianti ascensore nelle palazzine e la rete del riscaldamento centralizzato. Il quartiere non risulta tra quelli che nel recente passato hanno beneficiato di finanziamenti ad hoc per interventi di manutenzione straordinaria, per esempio POR, P.R.U., contratti di quartiere.”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano gli esiti dei sopralluoghi effettuati nel mese di luglio 2018 dai tecnici ATC, quali approfondimenti siano stati svolti successivamente e quali e quanti interventi siano stati realizzati per il consolidamento delle strutture;
  2. se le nove famiglie già allontanate dalla loro abitazione abbiano potuto farvi rientro e, in caso di risposta negativa, quando si prevede che ciò potrà avvenire;
  3. se le unità immobiliari di proprietà dei privati (una cinquantina) siano interessate dal pericolo di cedimenti strutturali e se l’Amministrazione intenda rassicurare i proprietari garantendo loro la permanenza presso le rispettive proprietà;
  4. quali siano gli aggiornamenti, in merito alla situazione del complesso edilizio in oggetto, provenienti dal tavolo attivato in sede regionale e che vede coinvolta anche la Prefettura.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Ex Istituto Bonafous, serrare le serre?

PREMESSO CHE

– il 14 maggio 2019 la Giunta Comunale ha approvato la deliberazione (mecc. 2019 01681/131) “Protocollo d’Intesa tra Città Metropolitana di Torino, Città di Chieri, Università degli Studi di Torino,  wI.I.S. B. Vittone e Città di Torino per la creazione di un
Polo Didattico e Formativo in campo ambientale nel comprensorio ex istituto Bonafous
nel territorio di Chieri. Approvazione”;
– elemento cardine del Protocollo d’Intesa è un progetto integrato per la creazione di un
Polo Didattico, che accomuna tutti i soggetti che a diverso titolo sono presenti sull’area
denominata le Serre di Chieri (Servizio Verde della Città di Torino, Dipartimento Scienze
Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, l’indirizzo agrario
dell’I.I.S. “B. Vittone”);
– l’agenzia di formazione professionale ENGIM Piemonte – Bonafous Chieri e la Scuola
Internazionale IST (International School of Turin) hanno sede presso questo compendio;
– nell’ambito del suddetto Protocollo d’Intesa, la Città di Torino si impegna per la
realizzazione del progetto, a mettere a disposizione gli spazi attualmente in uso all’I.I.S.
B. Vittone oltre ad ulteriori spazi quali l’ex Scuola di Cinema (da tempo chiusa) e
all’Università le aree attualmente adibite a vigneto, ma soprattutto “di mettere a
disposizione le Serre per lo svolgimento dell’attività di formazione ed applicativa”
(articolo 2 – Impegni delle parti);

CONSIDERATO CHE

– nel 2016 sono stati spesi 1,2 milioni di Euro per la realizzazione di un nuovo impianto di
riscaldamento a cippato delle serre;
– nell’ottica di una gestione condivisa degli spazi (complessivamente il compendio occupa
un’area di 350.000 metri quadrati), è fondamentale pensare ad una funzione di presidio
manutentivo dell’area, che potrebbe essere assolta da un gruppo di giardinieri della Città,
non più occupati nella produzione florovivaistica;
2019 04011/002 2

CONSTATATO

che diverse testate giornalistiche hanno riportato in questo periodo notizia dell’intenzione della
Città di Torino di procedere alla chiusura del magazzino di Chieri e delle correlate serre,
trasferendo quindi anche i giardinieri della Città che in quella sede prestano servizio, per una
ottimizzazione del comparto Verde pubblico;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per conoscere:
1) se si conferma la veridicità delle notizie che indicano come volontà della Città di Torino
di chiudere le Serre di Chieri;
2) se confermato, come sia possibile conciliare questa intenzione con quanto la Città si è
impegnata con il Protocollo d’Intesa approvato con la deliberazione (mecc.
2019 01681/131) del maggio scorso;
3) se non sia possibile, in alternativa alla chiusura delle Serre e all’abbandono del presidio
da parte della Città, elaborare un progetto di gestione integrata dell’area, coinvolgendo
tutti i soggetti presenti (Università, Istituto Agrario, Periti Agrari, ENGIM, CIOFS,
Scuola Internazionale IST, Scuola Enologia, Comune di Chieri), nell’ottica di valorizzare
la valenza ambientale e di offerta formativa che le realtà ivi insediate offrono, evitando
altresì che i locali abbandonati si trasformino in luoghi di degrado.

F.to Francesco Tresso

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Settimo capitolo de ‘il minisuk di corso Racconigi’: l’inerzia dell’Amministrazione mi fa passare la voglia di pensare ad un titolo più originale

PREMESSO CHE

  • ogni giorno, dal lunedì al sabato, in corso Racconigi si svolge il mercato all’aperto nel tratto compreso tra corso Peschiera e corso Vittorio Emanuele II;
  • tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II trova collocazione un cospicuo numero di venditori abusivi che propongono in vendita merce di dubbia provenienza;
  • lo scrivente effettuò un primo sopralluogo in data 18 luglio 2017, accompagnato da un gruppo di cittadini, ed è stato successivamente ricontattato a causa dello scandaloso permanere di un’evidente e preoccupante situazione di degrado e illegalità, senza dubbio derivante dall’incapacità di questa Amministrazione di porre rimedi efficaci per contrastare tali comportamenti;

RILEVATO CHE

  • numerosi individui sostano con auto e furgoni già dalle prime ore del mattino nel tratto del mercato compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Foresto;
  • quando la Polizia Municipale abbandona il mercato, terminate le operazioni di spunta, queste persone piazzano a terra i loro teli, scaricano quanto contenuto nelle auto e nei furgoni ed espongono in vendita la loro merce (cianfrusaglie, articoli tecnologici di provenienza sospetta, abbigliamento, calzature, pelletteria, pentole e altre tipologie di merce compresi talvolta oggetti di valore);
  • a seguito del sopralluogo del 18 luglio 2017 lo scrivente presentò una prima interpellanza (mecc. 2017 03114) a cui la Giunta rispose manifestando l’impegno ad attivarsi per trovare soluzioni adeguate in tempi certi;
  • in seguito ci furono alcuni incontri aperti ai cittadini con rappresentanti della Giunta e della Circoscrizione 3;
  • con una delibera di novembre 2017 venne riorganizzata la dislocazione dei banchi e venne deciso di collocarne uno in posizione perpendicolare proprio in corrispondenza di via Foresto, ciò per dare un senso di “conclusione” all’area mercatale e di argine alla collocazione di venditori ambulanti non regolari;
  • con una seconda interpellanza presentata in data 4 maggio 2018 (mecc. 2018 01640) lo scrivente ha riproposto all’attenzione della Giunta la situazione di profondo degrado segnalando che l’occupazione dei venditori stava proseguendo nonostante la parziale revisione della disposizione dei banchi;
  • con una terza interpellanza presentata in data 31 luglio 2018 (mecc. 2018 03410) lo scrivente si vedeva costretto a domandare lumi all’Amministrazione circa la propria inerzia nel rispondere e corrispondere al degrado e alle esigenze manifestate dai cittadini;
  • con una quarta interpellanza presentata in data 7 novembre 2018 (mecc. 2018 05126) lo scrivente si vedeva nuovamente costretto a domandare lumi all’Amministrazione circa la propria inerzia;
  • nonostante le risposte fornite dall’Assessore Lapietra nel corso del Consiglio Comunale del 10 dicembre 2018, nel tratto di corso Racconigi compreso tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II continuano ad essere presenti quotidianamente e abusivamente numerosi venditori di merce di dubbia provenienza;
  • con una quinta interpellanza presentata in data 27 marzo 2019 (mecc. 2019 01118) lo scrivente ha riproposto all’attenzione dell’Amministrazione le questioni già precedentemente sollevate e non ancora risolte;
  • in data 14 giugno u.s. lo scrivente ha presentato la sesta interpellanza sullo stesso tema (mecc. 2019 02399);
  • si riportano stralci della risposta letta in Aula dall’Assessore Finardi nel Consiglio Comunale dell’8 luglio u.s.: “In riferimento ai tempi di realizzazione del punto acqua, SMAT comunica che è in corso di completamento la procedura pubblica per l’individuazione della ditta fornitrice dei chioschi che si conta di concludere entro la prima metà del mese di luglio. Tenuto conto dei tempi di realizzazione delle opere civili (platea ed allacci idrici ed elettrici), dell’installazione della struttura, degli impianti soprasuolo e delle procedure di collaudo (inclusa ASL), si prevede di attivare il Punto Acqua entro l’estate. SMAT evidenzia però che la variante all’istanza 2019-1-7649 relativa alla pratica di rilascio del permesso a costruire del punto acqua in argomento, depositata presso il Servizio Suolo Pubblico della Città nel mese di giugno, non risulta ad oggi ancora autorizzata e che in carenza di questa autorizzazione non è possibile dare avvio ai lavori.”, “considerato che la collocazione del previsto distributore deve precedere quella degli altri manufatti previsti (panchine, fioriere e archi portabici) la realizzazione del progetto di occupazione della banchina ad oggi può essere anticipato solo con la istituzione dei due stalli riservati a disabili in corrispondenza del varco di collegamento tra le due carreggiate di corso Racconigi a sud di corso Vittorio Emanuele Il. A riguardo si segnala che tale provvedimento potrà essere attuato nella prima metà del mese di luglio.”, “le problematiche rappresentate sono già state verificate a seguito di segnalazioni pervenute direttamente al Corpo, dal personale del Reparto di Polizia Abitativa, dal Reparto Sezione 3 della Polizia Municipale, i quali hanno svolto vari sopralluoghi nei cortili di corso Racconigi 25, interni 7, 18 e 20 dove sono stati rinvenuti, nelle parti comuni, cinque carrelli del supermercato pieni di merce usata varia, ma non i loro proprietari; dalle informazioni raccolte da alcuni condomini è stata confermata la consuetudine da parte di soggetti, presumibilmente venditori abusivi dell’area mercatale di corso Racconigi, di lasciare il materiale di cui sopra nel cortile condominiale al termine dell’orario di chiusura del mercato per poi riprenderlo il giorno successivo. Per quanto riguarda il subaffitto delle cantine, gli inquilini interpellati negavano tale possibilità non notando movimenti o presenze strane nei locali, e durante gli accertamenti gli agenti non hanno avuto riscontro di tale evenienza. In data 18 giugno è stata inoltrata ad ATC una segnalazione riportante la situazione appurata al fine di valutare gli interventi del caso.”;

CONSIDERATO CHE

  • quotidianamente si assiste a scene di degrado che tocca il culmine nella giornata di sabato. Degrado che continua anche al termine dell’orario di mercato, quando un gruppetto di personaggi, dopo aver abbandonato le loro cianfrusaglie prese dai cassonetti e rimaste invendute sul plateatico, si trasferisce a bere alcolici fino a sera “bivaccando” accanto ai muri delle abitazioni di corso Racconigi e utilizzando come latrina gli spazi pubblici a cielo aperto;
  • ad oggi i lavori promessi dalla Giunta consistono nell’allacciamento SMAT per la casetta dell’acqua davanti al civico 18, che non si sa se sia funzionante e pronto per il collegamento alla futura casetta, e nella delimitazione di due stalli di sosta per invalidi all’estremo dell’area in questione (nei pressi di corso Vittorio Emanuele II) in una zona, cioè, che solo raramente è stata occupata da abusivi essendo la più lontana dal mercato;
  • i due stalli sono stati delimitati affiancati in modo da rendere impossibile il passaggio al plateatico quando entrambi occupati, limitando anche lo spazio di salita e discesa dai mezzi per gli stessi invalidi;
  • lo spazio per gli abusivi è rimasto invariato come anche la loro costante presenza;
  • si allega documentazione fotografica recentemente pervenuta da alcuni residenti: si possono individuare alcuni venditori abusivi abituali, i due individui seduti intenti a consumare birra sono indicati dai residenti come quelli solitamente ebbri sia durante sia al termine del mercato e che poi urinano all’aria aperta; vi sono anche due foto dei due unici posti auto per disabili tracciati, spesso occupati da auto senza alcun titolo (come il l’auto rossa presente nella foto);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se e con quali tempistiche l’Amministrazione intenda porre argine ad una situazione di illegalità sempre più deteriore, realizzando un progetto efficace (messa in funzione della casetta SMAT, stalli di sosta sul plateatico e di tutte le altre opere in modo tale da fornire servizi maggiori e migliori ai cittadini e contestualmente sottraendo spazio ai venditori abusivi) che, a tutt’oggi, ha i connotati tipici della fantomatica chimera;
  2. se l’Amministrazione abbia elevato il livello dei controlli per impedire che i venditori abusivi accedano al cortile di corso Racconigi 25, con conseguente accatastamento della merce invenduta, e poi bivacchino consumando alcolici e utilizzando gli spazi pubblici come latrine a cielo libero;
  3. se la Polizia Municipale, avendo più volte rinvenuto nel cortile di corso Racconigi 25 alcuni carrelli sottratti al supermercato e colmi di merce invenduta, intenda intervenire con soluzioni più incisive per acquisire tale materiale mediante provvedimenti di sequestro o rinvenimento;
  4. se ATC abbia fornito opinione o riscontro in merito alla presenza dei venditori abusivi presso il cortile di corso Racconigi 25, all’accatastamento della merce e ai frequenti bivacchi.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Più semafori sonori a tutela dei cittadini con disabilità sensoriale visiva: scommettiamo che la Sindaca dirà di non avere i soldi?

PREMESSO CHE

  • l’attraversamento di un incrocio stradale, azione che molti cittadini svolgono decine di volte ogni giorno, può costituire una barriera insormontabile laddove non vi siano accorgimenti e segnalazioni che permettano l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per i cittadini con disabilità sensoriali visive;

RILEVATO CHE

  • nel corso degli ultimi anni l’Amministrazione ha iniziato ad installare impianti semaforici sonori per favorire la libera circolazione dei cittadini con disabilità sensoriali visive;
  • purtroppo, ad oggi, dei 650 impianti semaforici cittadini, solo un centinaio è dotato di sonorizzazione;
  • recentemente alcune famiglie si sono rivolte sia allo scrivente sia alla Presidente della Circoscrizione VI per segnalare la necessità di installare tre postazioni semaforiche sonorizzate ad ausilio e tutela dei loro figli e familiari per raggiungere l’Istituto Carlo Levi in via Monterosa 165;
  • sarebbe necessario collocare impianti semaforici sonori nell’area di via Oxilia, corso Giulio Cesare, piazza Derna, via Botticelli e, più precisamente, presso le intersezioni via Oxilia/via Patetta, via Oxilia/corso Giulio Cesare, piazza Derna/via Botticelli, corso Taranto/via Monterosa;
  • lo scrivente e la Presidente della Circoscrizione VI hanno garantito il massimo impegno a tutela della disabilità, ma la tematica degli impianti semaforici compete primariamente a chi riveste ruoli centrali di governo del territorio;
  • il Consiglio della Circoscrizione VI ha recentemente approvato un ordine del giorno per sollecitare l’Amministrazione centrale (Sindaca e Assessore competente) ad introdurre alcuni impianti semaforici sonori nel proprio territorio e, nello specifico, nei seguenti incroci: via Oxilia/via Patetta, via Oxilia/corso Giulio Cesare, piazza Derna/via Botticelli, corso Taranto/via Monterosa;

CONSIDERATO CHE

  • l’installazione dei semafori sonori consente ai disabili sensoriali visivi non solo di compiere un tratto di strada ma, obiettivo ancora più prezioso, di iniziare un percorso verso la conquista di una libertà e autonomia di movimento sempre maggiore e corroborata da adeguata sicurezza;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda ampliare il numero degli impianti semaforici sonori attualmente presenti in città, a garanzia e tutela dei cittadini con disabilità sensoriali visive;
  2. se, in relazione al punto precedente, l’Amministrazione possieda già un piano degli interventi con relative tempistiche e coperture finanziarie;
  3. se l’Amministrazione intenda raccogliere le esigenze narrate dallo scrivente programmando quanto prima l’installazione degli impianti semaforici sonori nelle località sopra indicate (via Oxilia/via Patetta, via Oxilia/corso Giulio Cesare, piazza Derna/via Botticelli, corso Taranto/via Monterosa);
  4. a chi competa la manutenzione degli impianti semaforici sonori, se essa venga regolarmente svolta e se sia contemplata nel contratto di servizio (in caso negativo, se si intenda ridiscutere i termini di tale contratto);
  5. se sia possibile – al fine di rallentare la velocità dei veicoli in via Oxilia e per consentire l’attraversamento in sicurezza dei pedoni – posizionare un dosso artificiale o costruire una piattaforma rialzata con attraversamento pedonale in via Oxilia nelle immediate vicinanze dell’intersezione con via Vallauri.

Silvio Magliano