Bancarelle natalizie in centro, la preoccupazione di residenti e commercianti
Il progetto di collocare mercatini natalizi in alcune vie centrali della città sta causando apprensione da parte di chi, in quei luoghi del centro, risiede o lavora. Clamorosa l’incoerenza di un’Amministrazione che, con una mano, boccia le bancarelle in piazza d’Armi e con l’altra le programma, invece, nel cuore del centro storico, con buona pace del principio “niente stand nei luoghi aulici cittadini”.
Non stupisce la preoccupazione di molti residenti e commercianti di alcune vie centrali, nelle quali si progetta di collocare le bancarelle dei mercatini di Natale: i residenti temono i disagi in termini di folla e parcheggi; i commercianti e gli artigiani paventano il ripresentarsi di scenari già purtroppo visti in passato, con lunghe teorie di bancarelle (che propongono merce di qualità non sempre eccelsa) a intasare, un esempio a caso, il centro di via Garibaldi (con la comprensibile opposizione dell’allora Consigliera Chiara Appendino), e a distrarre i passanti dai prodotti esposti da botteghe e boutique.
Cominciano a emergere le contraddizioni di questa Giunta: mi chiedo quale sia il disegno strategico di un’Amministrazione che, da un lato, cancella i mercatini in piazza d’Armi (luogo ampio e aperto che non rischia di essere intasato dalla folla e, soprattutto, che non presenta negozi al dettaglio a pochi passi dagli stand) e, dall’altro, “svende” alle bancarelle alcune delle arterie commerciali più prestigiose della città. Quale valore aggiunto può dare a una via del centro il mercatino di Natale? Davvero non c’erano altri luoghi più consoni, dove il mercatino sarebbe potuto essere un volano per il commercio? Il principio fino a ieri sbandierato ai quattro venti non era “portare il Natale nelle periferie”? Chi e come spiegherà ai commercianti che per undici mesi hanno atteso il periodo di Natale per fare incassi significativi che avranno un agguerrito concorrente a due passi dalla porta stessa del negozio? Quando saranno ufficializzate le vie coinvolte dall’iniziativa?
Ieri i Cinque Stelle ripetevano con convinzione: “no a chioschi e bancarelle nelle zone auliche della città”. Oggi preparano questa sorta di “invasione”. Cittadini e commercianti cominciano a non poterne più.