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Autore: Redazione sito

Manutenzione straordinaria delle opere di Ghiotti: la nostra richiesta per omaggiare l’artista torinese e per rispondere al suo stesso appello

Chiediamo [in fondo al testo l’elenco in aggiornamento di chi sottoscrive questa richiesta] al Comune di Torino di procedere a una serie mirata di interventi di pulizia e ripristino per la valorizzazione delle sculture da Massimo Ghiotti donate alla Città e per rispondere all’appello a più riprese lanciato dallo stesso artista negli ultimi anni: «Le sculture da me donate a Torino non siano abbandonate a se stesse».

Da via Monfalcone al Rettorato dell’Università, dai giardini della sede della Circoscrizione 7 al Primo Liceo Artistico, dall’Istituto Avogadro a piazza Schiaparelli, sono tante le sculture di Ghiotti che fanno bella mostra di sé a Torino. Molte, però, sono in condizioni di conservazione non certo ottimali, deturpate dai graffiti o lasciate all’incuria. La nostra proposta è che la Città onori la memoria dell’artista appena scomparso con una serie di interventi di manutenzione straordinaria di tutte le opere da lui stesso donate ed esposte in città.

In una conferenza stampa del 2018 a Palazzo Civico, auspicammo l’incremento dei fondi destinati alla manutenzione del patrimonio artistico e monumentale della città, misura che appare oggi quanto mai necessaria e urgente alla luce di una vocazione turistica a tutti gli effetti matura del nostro territorio, con record fatti registrare dal Piemonte e da Torino in termini di arrivi e presenze.

Così si espresse lo stesso Massimo Ghiotti prendendo la parola durante la conferenza stampa del 2018: «Delle mie opere, si stanno salvando da vandalismo e incuria solo quelle recintate o comunque protette. Ci sono alcune mie sculture monumentali, dai colori brillanti e con giochi d’acqua, attualmente preda dell’abbandono più totale. Qualcuno scambia le mie opere per lavagne per i propri graffiti. Alle Istituzioni chiedo più attenzione. Realizzo le mie sculture in materiali quali l’acciaio inox proprio perché sia possibile pulirle con spugna e solvente». Rispondere oggi all’auspicio dell’artista sarebbe il modo migliore per onorarne la memoria.

Massimo Ghiotti è uno dei simboli dell’arte torinese nel mondo; il suo lavoro è di livello internazionale e di qualità riconosciuta nel mondo. All’estero, Ghiotti ha esposto in occasione di varie antologiche di successo; a Torino, ha insegnato all’Accademia Albertina e al Primo Liceo Artistico. Da anni ci impegniamo in tutte le sedi, con convinzione e forza, chiedendo più investimenti per la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale della Città.

Silvio Magliano, Presidente Gruppo Consiliare Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte, insieme ai seguenti artisti, critici e addetti ai lavori:

  • Salvatore Vitale (pittore e scultore)
  • Antonio Balestra (Dirigente Scolastico Liceo Artistico Cottini)
  • Ermanno Barovero (pittore)
  • Giuseppe Bertero (scenografo, ex Dirigente Scolastico)
  • Giorgio Billia (scultore)
  • Mariella Bogliacino (pittrice)
  • Luigi Botta (artista)
  • Adriano Maria Campagnoli (architetto)
  • Tegi Canfari (scultrice)
  • Samantha Capaldo (pittrice)
  • Luciano Cappellari (pittore)
  • Lucia Caprioglio (pittrice)
  • Sandro De Alexandris (pittore)
  • Roberto Demarchi (pittore e architetto)
  • Edoardo Di Mauro (Vice Direttore dell’Accademia Albertina)
  • Danilo Ferrero (artista)
  • Marienzo Ferrero (scultore)
  • Terry Gambarin (artista) con Rudi Punzo (scultore)
  • Mario Giammarinaro (pittore)
  • Danila Ghigliano (artista)
  • Stefano Greco (artista)
  • Angela Guiffrey (pittrice)
  • Maria Halip (pittrice)
  • Paolo Lizzi (scultore)
  • Paola Malato (scultrice)
  • Pino Mantovani (critico d’arte e pittore)
  • Antonella Martina (ex docente Liceo Artistico Cottini, Vice Presidente Associazione Galleria Cottini)
  • Pia Molinari (pittrice)
  • Fernando Montà (pittore)
  • Giulio Mosca (scultore)
  • Guido Navaretti (maestro di incisione)
  • Enrico Perotto (storico dell’arte)
  • Corrado Porchietti (pittore)
  • Francesco Preverino (pittore)
  • Leonardo Santo (pittore)
  • Marina Sasso (scultrice)
  • Enzo Sciavolino (scultore)
  • Luisa Valentini (scultrice)

Grande soddisfazione: approvati 3 miei Ordini del Giorno

Questi atti di indirizzo riguardano, rispettivamente, la totale copertura della graduatoria dei Voucher “Iscrizione e Frequenza” per le Scuole Paritarie, l’esenzione IRAP per le ex ONLUS diventate Enti del Terzo Settore e il finanziamento dei contributi per la promozione della residenzialità in montagna. Rammarico soltanto per il voto contrario alla mia richiesta di maggiori risorse per la redazione dei PEBA nei Comuni piemontesi.

L’impegno dei Moderati è premiato: il Consiglio Regionale ha appena approvato tre miei Ordini del Giorno collegati al Bilancio di Previsione 2023-25. Un risultato per il quale esprimo tutta la mia soddisfazione. Rammarico soltanto per il respingimento del mio Ordine del Giorno sui Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). 

Con il primo dei tre atti di indirizzo approvati impegno la Giunta a confermare l’utilizzo dei fondi stanziati all’interno del DDL 229 per la totale copertura delle domande ammesse in graduatoria al fine di garantire a tutte le famiglie che ne hanno diritto la possibilità di beneficiare del Voucher Iscrizione e Frequenza per le Scuole Paritarie per l’anno scolastico in corso. La misura riguarda quasi 400 famiglie ed è un segnale positivo l’affermazione durante questa Legislatura, anche su impulso dei Moderati, di un principio importante, quello per il quale le famiglie che decidono di iscrivere i propri figli a una Scuola Paritaria possano farlo nell’ambito di una maggiore ed effettiva libertà. Chiediamo che si possa scalare la graduatoria fino alla soglia ISEE dei 26mila euro.

Con il secondo Ordine del Giorno impegno la Giunta a valutare la possibilità di reperire le risorse finanziarie necessarie affinché le ex ONLUS ora iscritte al Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo Settore (RUNTS) conservino – quali colonne portanti del sistema di coesione sociale del Piemonte – il diritto alle agevolazioni IRAP: una richiesta che, come Moderati, abbiamo proposto per primi. È fondamentale che la Regione immagini per i prossimi bilanci la possibilità di uno sforzo finanziario a favore degli Enti del Terzo Settore o almeno a favore di quelli che, come le Organizzazioni di Volontariato, non sono in grado di sviluppare attività commerciali. Chiediamo inoltre il ripristino del “fuori campo IVA” per l’attività mutualistica delle Associazioni nei confronti dei soci e di estendere agli ETS non commerciali la deducibilità IRAP del costo del lavoro già prevista per le società commerciali.

Con il terzo atto di indirizzo, provo a garantire supporto ai piemontesi che intendono trasferirsi in una delle zone montane della regione. L’atto impegna la Giunta a valutare la possibilità di impiegare risorse regionali per coprire le richieste di tutti gli aventi diritto ai contributi per lo sviluppo della residenzialità in montagna, comprese le richieste a oggi non finanziabili per carenza di fondi. 

Unica nota negativa, la mancata accoglienza di un quarto Ordine del Giorno a mia firma, che avrebbe garantito adeguate risorse economiche regionali per l’incentivazione della redazione dei Piani per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche (PEBA); l’atto avrebbe inoltre impegnato la Giunta a invitare i Comuni che ancora non l’abbiano fatto a redigere quanto prima il Piano regolando la loro situazione.

Ancora una volta i Moderati hanno presentato proposte sensate e mirate, la cui utilità è stata riconosciuta anche dalle altre forze politiche: questa è la modalità con la quale i Moderati provano a essere utili ai piemontesi.

Impegno ed eroismo dei Volontari durante la pandemia: una medaglia per riconoscerli

Lo chiedo con un OdG il cui inserimento all’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte ho appena chiesto e ottenuto: un atto simbolico importante come forma di ringraziamento per tutte le Associazioni, a partire dalle Pubbliche Assistenze, alle quali tanto dobbiamo per la loro dedizione anche nelle fasi più dure della crisi pandemica e come ricordo per coloro che, per aiutare gli altri, hanno perso la vita.

Per tutta la durata dell’emergenza, le Associazioni e i Volontari si sono costantemente ed eroicamente adoperati affinché non si interrompessero le attività a favore delle persone in condizioni di difficoltà o di bisogno e affinché non si arrestasse, grazie in particolare all’attività delle Pubbliche Assistenze, la connessione tra i cittadini e gli ospedali del territorio neppure nei mesi nei quali maggiore era il pericolo di contrarre il virus e dunque il rischio per la propria vita: un dato di fatto da riconoscere e per il quale ringraziare. Se approvato dal Consiglio, il mio Ordine del Giorno impegnerà la Giunta a consegnare a tutte le realtà che hanno partecipato alla gestione dell’emergenza COVID, in forma di benemerenza, una medaglia da apporre sul gonfalone dell’Associazione stessa quale forma di riconoscimento e ringraziamento nei confronti dei Volontari piemontesi che, con dedizione e professionalità, si sono impegnati in favore del Bene Comune e hanno dato il proprio fondamentale, coraggioso contributo durante tutta la durata della pandemia, in alcuni casi a costo della vita. Un piccolo, ma significativo riconoscimento da parte della Regione Piemonte della generosità, dello spirito di servizio e del coraggio dimostrati dai Volontari piemontesi durante gli anni di crisi pandemica.

«Abbiamo meno di 10 gradi in casa»

Al freddo gli inquilini ATC di via Bologna a Torino, con il termometro che – fanno sapere – scende in certi alloggi a temperature invernali in alcune fasce orarie. Domani il mio Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere la soluzione del problema.

Da quattro settimane sono al freddo molti appartamenti ATC del complesso di via Bologna 265-267 a Torino: dopo un guasto, il mese scorso, a una delle due caldaie che servono il caseggiato e nonostante un intervento provvisorio già messo in atto, la temperatura interna in diverse delle unità abitative di questo complesso di Barriera di Milano risulta diversi gradi più bassa rispetto alle temperature minime indicate dalla normativa e, in certe fasce orarie, scende – secondo le testimonianze dei residenti stessi – sotto i 10 gradi. Porterò domani il tema in Consiglio Regionale del Piemonte. ATC ha già provveduto a ordinare una nuova caldaia, ipotizzando in un primo momento la totale risoluzione del problema entro la seconda decade di novembre: ma ancora oggi, a fine mese e alla vigilia di un brusco calo delle temperature previsto dai meteorologi, molti appartamenti sono al freddo. Di certo non sono sufficienti le stufette elettriche, da settimane accese in diverse case, a riscaldare inquilini che, ora, pagano sia l’elettricità per farle funzionare sia, naturalmente, la rata mensile del riscaldamento. Chiederò alla Giunta, domani in Consiglio Regionale, quando e tramite quali interventi il problema sarà finalmente e definitivamente risolto, nella convinzione che una situazione come quella denunciata dai residenti comporti gravi disagi in termini di vivibilità e rischi in termini di salute.

Sulla Rete Reumatologica ora chiediamo un cambio di passo

Ancora non sappiamo quando la Rete sarà attiva in Piemonte: chiediamo sia introdotta al più presto per il bene dei pazienti e della stessa Sanità Regionale. E chiediamo il pieno coinvolgimento delle Associazioni di pazienti, che ancora non sono state messe nelle condizioni di cooperare al meglio, anche per quanto riguarda le patologie diverse dalla fibromialgia. Discusso poco fa il mio Question Time sull’argomento.

Due richieste, semplici e chiare: si costituisca al più presto la Rete Reumatologica regionale – coordinata da un reumatologo – e si coinvolgano nel processo le Associazioni di pazienti. Sulla base di queste due esigenze ho presentato e discusso poco fa in Aula il mio più recente Question Time sul tema: l’Assessore Icardi ha definito «in corso di attivazione» la Rete Reumatologica – ci fa piacere, ma questo non costituisce un reale passo avanti rispetto agli scorsi mesi – e ha indicato nell’AO Mauriziano di Torino la guida delle attività della costituenda Rete: un fatto che verificheremo. Ci fa piacere anche il riferimento al fatto che le Associazioni siano state chiamate in causa, per quanto ci risulti che il coinvolgimento di AISFM, AFI e AAPRA, realtà citate dalla Giunta, sia limitato al tema della fibromialgia. Mi aspetto, ora, che il Tavolo di Incontro sia convocato anche per le altre patologie e attendo di vedere un cronoprogramma preciso dei prossimi passi, perché i 400mila piemontesi con patologie reumatiche se lo aspettano e ne hanno diritto. Che le Reti Reumatologiche possano fare la differenza è dimostrato dagli esempi di altre Regioni, quali Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Veneto, dove la qualità di vita dei pazienti reumatologici sta migliorando e dove si stanno riducendo i costi sociosanitari delle loro patologie. Chiediamo inoltre di sapere quando vedremo anche in Piemonte PDTA validati e condivisi.