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Autore: Redazione sito

Corso Mortara a Torino, la Giunta riconosce i problemi: adesso si intervenga in fretta

La sostituzione tempestiva delle pulsantiere degli ascensori al civico 36/7 (dopo gli atti di vandalismo, verificheremo che ATC intervenga nei tempi promessi) è necessaria per garantire l’accessibilità a tutti i piani (attualmente ai piani nono, dodicesimo e secondo sotto terra si accede solo con le scale), ma potrebbe non bastare senza l’identificazione dei responsabili degli atti vandalici e senza l’introduzione di elementi di deterrenza. Ci saremmo aspettati, da ATC, l’intenzione di collocare videocamere di sicurezza oltre a quelle già acquistate dagli inquilini. Sul tema, è stato discusso poco fa in Consiglio Regionale il mio Question Time, in occasione del quale ho chiesto anche rassicurazioni sul corretto funzionamento del sistema antincendio dello stabile.

Case ATC di corso Mortara 36/7 a Torino, ringraziamo la Giunta per aver riconosciuto le molte criticità e l’urgenza di intervenire. Ci saremmo aspettati, da parte di ATC, l’intenzione di collocare videocamere di sicurezza oltre a quelle già acquistate, a proprie spese, dagli inquilini. Ci auguriamo che i responsabili dei ripetuti atti di vandalismo, che stanno precludendo la piena accessibilità di un caseggiato nel quale risiedono diverse persone con disabilità motoria, siano al più presto identificati. Due priorità per l’immediato futuro: garantire piena accessibilità e sicurezza per i residenti, che da troppo tempo convivono con la paura di non poter più accedere ai propri appartamenti, e impedire nuove e magari più gravi manomissioni. La Giunta ha garantito, rispondendo poco fa al mio Question Time, che la sostituzione delle pulsantiere degli ascensori avverrà “entro pochi giorni” e che quella del portoncino d’ingresso sarà effettuata “a breve”: il secondo intervento è fondamentale perché non risulti inutile il primo. Ci assicureremo che entrambi siano portati a termine al più presto. Abbiamo inoltre chiesto rassicurazioni sul corretto funzionamento del sistema antincendio, altro elemento per noi fondamentale. Presso l’interno 7 di corso Mortara 36 a Torino, stabile di 20 piani, risiedono 90 famiglie.

QUESTION TIME – Condominio ATC al civico 36 (interno 7) di corso Mortara a Torino: sono necessari interventi risolutivi contro gli atti di vandalismo, per garantire vivibilità e accessibilità. Cosa farà la Giunta in merito?

Premesso che:

  • le Agenzie Territoriali per la Casa sono enti pubblici che, tra le varie attività, gestiscono e forniscono appartamenti in edilizia sociale sovvenzionata ai cittadini che ne hanno diritto;
  • l’ATC del Piemonte Centrale gestisce, tra gli altri stabili, quello all’interno 7 del civico 36 di corso Mortara a Torino, di proprietà della Città di Torino, Divisione Edilizia Residenziale Pubblica;
  • lo stabile consta di venti piani oltre ai due livelli sotterranei;
  • vi risiedono 90 famiglie e alcuni inquilini con disabilità motoria o ridotta mobilità.

Rilevato che:

  • il portoncino d’ingresso, già sostituito da ATC alla fine di novembre 2022, è stato nuovamente divelto;
  • da alcune settimane, approfittando della mancanza del portoncino stesso, accade che ignoti si introducono negli spazi comuni del condominio per sostarvi, consumare alcolici e commettere ripetuti atti di vandalismo;
  • oggetto della maggior parte degli atti vandalici sono i tre ascensori e le loro pulsantiere;
  • gli ignoti soggetti abbandonano negli spazi comuni del condominio rifiuti di ogni tipo.

Constatato che:

  • una parte degli inquilini si è autotassata per dotare lo stabile di telecamere di sicurezza, misura che tuttavia non si è dimostrata risolutiva;
  • il nono e il dodicesimo piano sono raggiungibili soltanto usando le scale, essendo stati manomessi i relativi numeri sulle pulsantiere di tutti e tre gli ascensori;
  • il secondo piano sotto terra non è a sua volta, per la stessa ragione, raggiungibile con l’ascensore: i condomini con disabilità che vi posteggiano l’auto sono costretti a raggiungerlo passando dalla strada;
  • i residenti riferiscono che, recentemente, un intervento urgente del 118 presso una delle unità abitative è stato rallentato proprio dalle condizioni degli ascensori.

Considerato che:

  • abitare in un contesto adeguato per accessibilità e sicurezza è un diritto che dovrebbe essere garantito;
  • non possiamo permettere che persone con disabilità rischino di rimanere bloccate in casa o si trovino nell’impossibilità di accedere al proprio appartamento in caso di nuovi e più gravi atti di vandalismo.

Osservato che:

  • la situazione descritta è stata oggetto di recenti cronache giornalistiche sulle testate locali.

Interroga l’Assessore competente per conoscere il cronoprogramma degli interventi che ATC effettuerà presso lo stabile all’interno 7 di corso Mortara 36 a Torino per porre rimedio agli atti vandalici commessi e per prevenirne di nuovi.

Sì al coinvolgimento del Piemonte nelle Olimpiadi 2026

Occasione per valorizzare il patrimonio 2006.

Piemonte coinvolto nelle Olimpiadi Invernali 2026: la possibilità si fa concreta. Uno scenario che auspichiamo, per tutta una serie di ragioni: perché – anzitutto – l’esperienza del passato insegna che è utile valorizzare le strutture esistenti, perché – poi – la portata dell’evento olimpico ne sarebbe potenziata, perché – soprattutto – il nostro territorio ha già in più occasioni dimostrato di avere la forza organizzativa necessaria. Per ora l’opportunità e le timide aperture riguardano il solo Oval, che potrebbe ospitare le gare di pattinaggio. Vedremo se altre opportunità si apriranno nelle prossime settimane, per esempio relative a discipline come hockey, bob, slittino e skeleton e chiediamo fin da ora di ragionare, nel caso, non soltanto sull’immediato, ma sul medio e sul lungo termine. Le strutture non solo possono essere utilizzate in maniera utile anche dopo l’evento olimpico, ma possono diventare un volano di sviluppo. Austria, Germania e Lettonia lo dimostrano, avendo costruito attorno a una struttura o una pista non soltanto un movimento sportivo, ma un punto di riferimento per la vita turistica di una comunità, tra manifestazioni culturali e appuntamenti. La decisione sull’ipotesi di proporre l’utilizzo olimpico della pista di Cesana, solo per fare un esempio specifico, dipende dalla valutazione della sostenibilità strategica ed economica e dall’interlocuzione con le Amministrazioni locali, ma, nel caso, dovrebbe guardare ben oltre il solo evento olimpico.

Ascensori vandalizzati, per gli inquilini con disabilità il rischio è restare bloccati in casa

Succede nelle case ATC di corso Mortara 36/7 a Torino: domani in Consiglio Regionale il mio Question Time per chiedere interventi.

Un portoncino d’ingresso divelto da settimane e la possibilità, per soggetti ignoti, di entrare negli spazi comuni: presso l’interno 7 di corso Mortara 36 a Torino (20 piani, 80 famiglie residenti) sono stati compiuti atti di vandalismo che hanno reso inservibili le pulsantiere dei tre ascensori, rendendo alcuni piani (il nono, il dodicesimo e il secondo sotto terra) dello stabile ATC raggiungibili soltanto utilizzando le scale. Un problema serio, che porterò domani in Consiglio Regionale con un Question Time appena presentato per chiedere interventi urgenti e risolutivi, dopo diverse segnalazioni e un sopralluogo. Abitare in un contesto adeguato per accessibilità e sicurezza è un diritto anche dei residenti di questo stabile e non possiamo permettere che persone con disabilità restino bloccate in casa o si trovino nell’impossibilità di accedere al proprio appartamento in caso di nuovi e più gravi atti di vandalismo.

Piemonte regione più arida d’Italia

Più invasi e più infrastrutture per sostenere agricoltura e allevamento.

Il report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulla risorse idriche fotografa una situazione drammatica: il Piemonte è la regione più arida d’Italia. Una situazione che non possiamo più definire “eccezionale”, ma che rappresenta una nuova “normalità”. Si prospetta per il presente e per il futuro prossimo un Piemonte via via più arido. L’infrastrutturazione dovrà essere adeguata a queste nuove caratteristiche climatiche, a partire da una dotazione sufficiente di invasi e bacini idrici sul territorio. Del tema mi sono occupato in Consiglio Regionale in questi mesi e tornerò a chiedere alla Giunta tutto l’impegno necessario per far fronte a questo nuovo, drammatico contesto. La portata di molti dei nostri fiumi è spesso ridotta della metà rispetto a 12 mesi fa, quando la situazione era già critica. Agricoltura, allevamento e industria stanno pagando un prezzo altissimo per questa situazione e, se questa situazione dovesse ripetersi nei prossimi anni, non potremo più dire che non si potesse prevedere. Regimentare, anche con i fondi del PNRR, le acque di montagna per garantire disponibilità certa e costante è fondamentale.