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Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – SPORCIZIA E MALASOSTA IN BORGO VECCHIO CAMPIDOGLIO: LE PROMESSE DELL’AMMINISTRAZIONE VALGONO SOLO IN CAMPAGNA ELETTORALE

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        Borgo Vecchio Campidoglio è un quartiere residenziale operaio sorto nell’Ottocento nel quadrilatero compreso tra via Nicola Fabrizi ed i corsi Svizzera, Appio Claudio e Tassoni;

–        Borgo Vecchio Campidoglio può essere considerato un piccolo paese all’interno della città, con bassi fabbricati in stile architettonico uniforme, stradine lastricate in pietra e un’atmosfera d’altri tempi;

–        lo scrivente ha effettuato due sopralluoghi, insieme a un gruppo di residenti, in data 23 e 30 giugno 2017;

RILEVATO CHE

–           il quartiere è afflitto da diversi problemi;

–        la tradizionale e pregiata pavimentazione delle strade del Borgo Vecchio, con il caratteristico ciottolato e le lose in pietra di Luserna, è in diversi punti alternata a colate di asfalto o cemento in seguito a interventi di manutenzione; una soluzione stridente sia con i problemi derivanti dalle sconnessioni del manto stradale sia con il contesto estetico ed urbanistico;

–        le colate di asfalto creano ulteriori scompensi e danni alla più antica pavimentazione in pietra, rendendo indispensabili nuovi interventi;

–        in molti punti mancano sia le pietre sia i ripristini e vi sono buche pericolose sia per i pedoni sia per i veicoli;

–        in alcuni casi (come da documentazione fotografica che si allega) le pietre sono state tolte e accatastate a lato strada;

–           la pulizia risulta molto carente lungo le vie del Borgo Vecchio;

–        nonostante la presenza dei cartelli di segnaletica verticale recanti indicazione di “divieto di fermata”, si nota la presenza di numerose auto in divieto;

–        i residenti segnalano inoltre urgenti criticità relative alla sicurezza, particolarmente rilevanti nelle ore serali e notturne;

CONSIDERATO CHE

–        da troppo tempo i residenti di Borgo Vecchio Campidoglio si aspettano un intervento da parte della Civica Amministrazione per la soluzione delle criticità descritte;

–        lo scrivente aveva già presentato un’interpellanza a gennaio del corrente anno (mecc. 2017 00069/002) ma, visti i risultati, senza riuscire a stimolare l’inerzia dell’Amministrazione;

–        la Giunta nei mesi scorsi ha presentato agli organi di informazione una campagna contro alla cosiddetta malasosta che non ha evidentemente sortito buoni effetti sul piano concreto;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione intenda intervenire per ripristinare in maniera uniforme e strutturale il sedime stradale di Borgo Vecchio Campidoglio;

2)      quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT nella zona, se siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni di sporcizia e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;

3)      se l’Amministrazione abbia intenzione di garantire la sicurezza nella zona mediante la presenza di pattuglie della Polizia Municipale sia per controlli riferiti al Codice della Strada sia per motivi di sicurezza urbana;

4)      se e quali altre misure abbia intenzione di mettere in atto l’Amministrazione per garantire maggiore sicurezza e decoro in Borgo Vecchio Campidoglio.

F.to  Silvio Magliano

Sopralluogo in corso Enrico Gamba

Quali sono i progetti della Giunta in merito alle due aree non utilizzate rispettivamente a nord e a sud di corso Enrico Gamba tra corso Ottone Rosai, corso Principe Oddone e via Savigliano? Se lo chiedono i residenti e lo chiederò anch’io, in una prossima seduta del Consiglio Comunale, all’Assessore competente. Perché proprio questi due spazi stanno diventando l’epicentro di un degrado che, anche in questa zona della città, sta crescendo, portando con sé spaccio, prostituzione e vandalismo. Altre criticità della zona, oggetto di un mio sopralluogo questa mattina: viabilità da ottimizzare (attualmente le auto sfrecciano sul corso ad altissima velocità, con evidente pericolo per automobilisti e pedoni), pulizia da migliorare (“Non vediamo gli operatori dell’Amiat da tempo”, si lamentano i cittadini: e i rifiuti si accumulano per settimane a bordo strada e sulle aiuole), degrado lungo via Ceva e nel giardino di via Macerata. Un intervento nell’area verde è particolarmente urgente, visti i resti di bivacchi notturni, la sporcizia e i giochi vandalizzati. Porterò, come detto, il tema in #SalaRossaTo.

area abbandonata Cascina sporcizia vandalismo in area verde

Si audisca in Commissione il Comandante dei Vigili Urbani

Quello degli eventi abusivi di piazza, organizzati dai soliti noti dei centri sociali, è ormai un fenomeno dilagante. Il senso di impunità avanza nella nostra Torino. È grave quanto affermato dalla Giunta poco fa in Commissione: “Quelli di Estate in Quartiere sono soggetti noti; nessun intervento delle Forze dell’Ordine? Così non abbiamo turbato la quiete pubblica”. 

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Tavolo o cabina di regia per corso Grosseto, dalla Giunta ancora orecchie da mercante

Ho ribadito poco fa, in Commissione, la richiesta dei Moderati: il commercio in zona Madonna di Campagna rischia di morire, diamo almeno un segnale di condivisione.

Cavalcavia di corso Grosseto: ancora tanti punti interrogativi e poche certezze per quanto riguarda i tempi dei lavori. Ho ribadito oggi in Commissione la richiesta dei Moderati, in Comune e in Circoscrizione, all’Assessore Lapietra. Riteniamo indispensabile il coinvolgimento del tessuto commerciale di corso Grosseto e dintorni in questa fase di rivoluzione della locale disposizione urbanistica. Ma la Giunta, ancora una volta, non ha preso alcun impegno concreto e vincolante. Eppure l’esperienza e la visione di chi tutti i giorni vive dall’interno il quartiere, percependone gli umori e conoscendone le necessità, potrà essere utile ben oltre il semplice ambito del commercio di vicinato. Anni di lavori in corso rischiano di avere un effetto deleterio sul tessuto commerciale della zona. La desertificazione commerciale, che temiamo possa verificarsi, è per sua natura irreversibile. È uno scenario che si può scongiurare con due strumenti combinati: gli sgravi fiscali da una parte e la concertazione dall’altra. Concordare tutte le fasi del cantiere con gli attori del territorio è fondamentale. Proviamo a rendere tutto il processo il più possibile condiviso e partecipato. Se non altro per dare un segnale positivo a chi vive e lavora in zona.