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Autore: Redazione sito

I centri sociali sono una piaga per Torino

Occupazioni abusive? Un vulnus per la democrazia. Emerge la grande contraddizione dell’Amministrazione Cinque Stelle: con la bocca afferma fino allo sfinimento il valore della legalità, ma poi chiude entrambi gli occhi per non vedere le occupazioni sul territorio cittadino. E la Sindaca Appendino? Ha scelto di non essere presente in Consiglio Comunale per tutta la durata della discussione di questo fondamentale tema.

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INTERPELLANZA – IL MONUMENTO AI CADUTI SUL LAVORO CADE A PEZZI, LA BIBLIOTECA “LUIGI CARLUCCIO” È ABBANDONATA E IL PARCO DI VIA TOFANE È FREQUENTATO SOLO DAL DEGRADO: È EVIDENTE CHE CULTURA E AMBIENTE NON SIANO IMPORTANTI PER QUESTA AMMINISTRAZIONE!

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il monumento commemorativo dedicato ai caduti sul lavoro è collocato, dal 2005, nell’area verde (parco di via Tofane) della biblioteca “Luigi Carluccio” in via Monte Ortigara 95;

–        esso è intitolato “L’uomo caduto sul lavoro” ed è opera dell’artista, insegnante, scultore e pittore Salvatore Vitale;

–        l’opera, progettata nel 1995, ha conosciuto un percorso travagliato prima di vedere la luce nelle sue forme, dimensioni e collocazione attuali;

–        il tempo trascorso e le difficoltà incontrate tra la progettazione e la posa potrebbero essere considerate una calzante metafora degli ostacoli che quotidianamente i lavoratori onesti devono superare per giungere al dolce profumo della verità;

–        dignità, correttezza e onestà sono i valori essenziali e irrinunciabili di una società che, come da dettato costituzionale, orgogliosamente si dichiara fondata sul lavoro;

RILEVATO CHE

–        il monumento ai caduti sul lavoro è stato spesso vittima di brutali vandalizzazioni e sfregiature;

–        è attualmente impossibile per un cittadino fare visita al monumento poiché l’accesso al parco di via Tofane è interdetto, la biblioteca è chiusa e l’area è in preda all’incuria, al degrado e all’abbandono;

–        proprio a Salvatore Vitale, “padre” dell’opera, è recentemente capitato di accompagnare amici in visita al monumento ma di trovarsi innanzi all’impossibilità di mostrare la propria opera poiché irraggiungibile a causa delle suddette motivazioni;

–        considerata l’impossibilità di accedere, l’unico modo per guardare il monumento è di gettare lo sguardo tra le inferriate: uno spettacolo desolante, erba e vegetazione non curata, vecchie corone di alloro rinsecchite adagiate ai piedi del monumento e rifiuti abbandonati a terra, adagiati sia sul manto erboso sia ai piedi del monumento;

CONSIDERATO CHE

–        ogni monumento è un documento parlante, l’opera del maestro Salvatore Vitale parla di sfruttamento, di morte e di crudeltà: una realtà di cui – come sottolineato dallo stesso artista – abbiamo quotidiana testimonianza nel mondo del lavoro;

–        se i parchi urbani fossero curati e opportunamente illuminati essi sarebbero maggiormente frequentati dalla cittadinanza e, di per sé, risulterebbero meno allettanti per chi ha finalità illecite o vandaliche e per la microcriminalità;

–        se le biblioteche fossero aperte il seme della curiosità e della cultura troverebbe terreno fertile per attecchire nei giovani e non li lascerebbe desolatamente in pasto a videogiochi e telefonini;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione abbia intenzione di garantire l’apertura dell’area in cui è situato il monumento ai caduti sul lavoro, consentendo la libera fruizione del parco, della biblioteca e dell’opera del maestro Salvatore Vitale da parte di cittadini e turisti;

2)      se l’Amministrazione abbia un progetto per la riapertura dell’area verde e della biblioteca o una riconversione di quest’ultima ad altro utilizzo o finalità;

3)         quale sia il “Programma annuale del verde pubblico” per la cura del parco di via Tofane;

4)      quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT nell’era in oggetto, se siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni riscontrate e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;

5)      se l’Amministrazione sia in grado di incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale nell’area, specialmente durante le ore serali e notturne;

6)      se l’Amministrazione abbia intenzione di valutare l’opportunità di spostare il monumento ai caduti sul lavoro in altro luogo che risulti sia libero e aperto alla visione dei cittadini sia maggiormente riparato rispetto alla barbarie degli atti vandalici.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – SPORTELLI DELL’ANAGRAFE: ASSESSORA LATITANTE E I DISGUIDI AUMENTANO

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        l’Anagrafe (letteralmente: “Registro”) è, appunto, il registro della popolazione conservato da ciascuno dei Comuni italiani;

–        l’Anagrafe documenta la situazione numerica degli abitanti residenti sul territorio di un comune conservando schede individuali e schede relative alle situazioni o stati di famiglia;

–        l’Anagrafe ha dunque, per sua natura, una stretta relazione con lo stato civile, cioè con i registri delle nascite, dei matrimoni o delle unioni civili, delle morti, delle naturalizzazioni, dei divorzi e delle adozioni;

–        nel territorio cittadino sono attualmente attive e operative l’Anagrafe Centrale e altre sedi decentrate, dislocate sul territorio delle otto Circoscrizioni della Città;

RILEVATO CHE

–        si sono recentemente verificati disservizi e inefficienze presso diversi sportelli dell’Anagrafe sul territorio cittadino;

–        questi episodi sono diventati più frequenti durante le settimane estive e hanno ottenuto riscontro anche sulle pagine di cronaca delle testate cittadine;

–        in particolare, durante le settimane di agosto sono pervenute allo scrivente numerose segnalazioni di disagi, anche gravi, dovuti principalmente all’inadeguata presenza di operatori: code interminabili, inefficienze, impossibilità di smaltire la mole di lavoro quotidiana e la conseguente necessità, per molti cittadini-utenti, di tornare nuovamente il giorno successivo dopo aver passato l’intera giornata in coda;

–        è emerso, in alcune delle circostanze precedentemente menzionate, un problema piuttosto evidente di sicurezza, dal momento che il personale degli uffici decentrati dell’Anagrafe, già di per sé ridotto, diventa largamente insufficiente durante i mesi estivi (specialmente ad agosto);

CONSIDERATO CHE

–        le abitudini dei torinesi e le politiche delle aziende del nostro territorio sono radicalmente cambiate rispetto a quanto avveniva fino agli anni ’90;

–        non è più attuale il fenomeno della chiusura estiva assoluta e contemporanea di tutte le principali aziende, fabbriche e imprese del territorio;

–        non si verifica più, alla stessa maniera, il fenomeno del “grande esodo estivo” che di fatto, nei decenni del boom, svuotava la città per l’intero mese di agosto;

–        lo scrivente intende rivolgere un pensiero speciale e un sentito ringraziamento a tutti quei dipendenti della Civica Amministrazione impiegati in settori fortemente esposti nel contatto con il pubblico, quali gli uffici dell’Anagrafe, e costretti a lavorare in condizioni non ottimali;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione consideri numericamente adeguato il personale attualmente impiegato presso le diverse sedi dell’Anagrafe;

2)      se l’Amministrazione consideri numericamente adeguato il personale attualmente impiegato presso le sedi dell’Anagrafe cittadina, con specifico riferimento al periodo estivo;

3)      in caso di risposta affermativa al punto 2, come si giustifichino e si spieghino i disagi verificatisi nelle scorse settimane e come si pensi di evitare che si ripetano in futuro;

4)      in caso di risposta negativa ad almeno uno dei due quesiti di cui ai punti 1 e 2, se e come l’Amministrazione sia in grado di intervenire per garantire una presenza di personale più efficiente;

5)      se l’Amministrazione intenda scaricare tutto il peso della propria incapacità organizzativa sul (dis)servizio ai cittadini, facendo di Torino una Città Smart solo nei programmi elettorali e nelle conferenze stampa;

6)      se sia prevista l’apertura o la chiusura di sedi decentrate dell’Anagrafe nei prossimi mesi;

7)      se l’Amministrazione sia in grado di impegnarsi concretamente con i cittadini per rendere più efficienti e funzionali i servizi forniti dall’Anagrafe, garantendo lo sviluppo dei servizi on line di pari passo con il mantenimento di standard ottimali riferiti al classico servizio presso gli uffici.

F.to  Silvio Magliano