Sgravi e posteggi per salvare il commercio
Corso Grosseto e dintorni: sulla durata dei lavori pende la spada di Damocle dell’amianto e del ricorso da parte del Comune di Venaria. Gli esercenti hanno bisogno di ossigeno: la Giunta che cosa risponde?
Corso Grosseto e dintorni: sulla durata dei lavori pende la spada di Damocle dell’amianto e del ricorso da parte del Comune di Venaria. Gli esercenti hanno bisogno di ossigeno: la Giunta che cosa risponde?
Primo appendino di questo 2018 lasciato in via Carcano. Nel consueto contesto di degrado, sporcizia, mancanza di posteggio e illegalità, il mio grazie sincero va agli Agenti della Municipale, che nel giro di un paio di ore hanno già messo a segno due sequestri di merce non consentita dal regolamento del #Barattolo. Del tutto impotente e incapace di far rispettare le regole si conferma l’Associazione alla quale questo compito spetterebbe. Mentre parlavo con gli Agenti, qualcuno si è avvicinato chiedendosi ad alta voce perché stessi scattando foto alla merce sequestrata, come se il problema fosse la foto e non il mancato rispetto delle regole. Qualcun altro ha borbottato che “per una cosa del genere in Canale Molassi ti massacrano”, alludendo sempre alle foto della merce sequestrata. Segnalo inoltre la (fugace) presenza degli Assessori Unia e Giusta, peraltro presto dileguatisi alla chetichella. Come sempre assente la Sindaca: #AppendinoDoveSei?
– il territorio del Po torinese è particolarmente ricco di testimonianze artistiche e architettoniche lasciate dall’uomo in tutti i periodi storici;
– lo stretto legame dall’uomo da sempre cercato e voluto con l’elemento acqua ha favorito uno sviluppo degli stili di vita, dei commerci e delle abitudini che però, in progresso di tempo, hanno compresso gli spazi, non solo fisici, e le necessarie attenzioni rivolte al fiume cittadino;
– lo scrivente ha effettuato un sopralluogo nei giorni antecedenti alle recenti festività natalizie, con specifica attenzione allo stato del fiume e dei suoi argini nel tratto compreso tra i ponti Vittorio Emanuele I e Regina Margherita;
– gli argini del Po, con particolare riguardo al tratto preso in considerazione nel presente atto, presentano evidenti segni di mancata cura, pulizia e manutenzione;
– sono infatti presenti rifiuti di ogni genere, alcuni anche particolarmente impattanti dal punto di vista ambientale e pertanto potenzialmente molto pericolosi in caso di eventi meteorologici di particolare rilevanza, come accaduto con sempre maggiore frequenza nel corso degli ultimi anni;
– nell’acqua affiorano addirittura alcuni velocipedi del bike sharing ed elementi di arredo urbano;
– anche la situazione del verde denota un’assenza, o comunque un’impellente necessità, di cura e attenzione;
– rami abbandonati, arbusti cresciuti senza le adeguate potature, fogliame non raccolto e piante cresciute e sviluppate anche in acqua fotografano una situazione connotata dalla preoccupante assenza dei necessari interventi di manutenzione;
– se le sponde del Po “cittadino” fossero curate esse sarebbero fruibili da parte della cittadinanza e dei turisti e si potrebbe dare risalto ad uno dei tanti gioielli naturalistici presenti nella nostra città, non solo valorizzandolo in maniera adeguata ma anche e soprattutto preservandolo per le future generazioni;
– ripulire e riqualificare le sponde del Po sarebbe il modo perfetto per consentire ai cittadini di vivere in armonia e simbiosi con un patrimonio naturalistico così prezioso e straordinariamente accessibile poiché nel pieno centro cittadino;
– nel programma elettorale del movimento politico attualmente alla guida dell’Amministrazione si dava ampio spazio al rispetto dell’ambiente e del verde, parole alle quali sempre più spesso si deve tristemente rilevare l’assenza di conseguenze e di azioni concrete;
La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:
1) con quale frequenza, su base annua, venga effettuato il monitoraggio della situazione del fiume cittadino, inteso non solo come verifica dello “stato di salute” delle acque ma come valutazione dello stato del verde e degli argini;
2) in base al punto precedente, quanti siano stati nel 2017 gli interventi di AMIAT, Verde Pubblico e altre Aree e soggetti competenti per la pulizia e la manutenzione;
3) se essi siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni e se vi sia la concreta intenzione dell’Amministrazione di incrementarli, trovando le necessarie risorse finanziarie a copertura dei costi;
4) se la Polizia Municipale abbia ancora competenze in merito al controllo dello stato di salute del Po e dei suoi argini, compito fino a poco tempo fa ottimamente svolto dal Nucleo Progetti Operativi “Terra & Acque”;
5) in caso di risposta affermativa al punto precedente e tenuto conto della chiusura di quel Nucleo, da quali Reparti e con quale frequenza sia svolto il monitoraggio del Po e dei suoi argini;
6) se l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale sia per verificare le condizioni sia per impedire e sanzionare comportamenti vandalici che abbiano ad oggetto beni del patrimonio pubblico e destinati alla collettività;
7) se l’Amministrazione abbia allo studio la possibilità di ripristinare un Nucleo della Polizia Municipale che, in sinergia con la Direzione Ambiente, abbia il precipuo compito di controllare i corsi d’acqua, gli argini e i parchi cittadini.
Silvio Magliano