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Autore: Redazione sito

Salviamo il Natale degli ospiti delle strutture residenziali e dei residenti dei piccoli Comuni

Risparmiamo agli uni e agli altri un Natale di solitudine: permettiamo a migliaia di piemontesi di tornare a incontrare i propri familiari almeno per le feste.

Un Natale e un Capodanno all’insegna dell’isolamento: alla luce dell’attuale situazione pandemica e del DPCM attualmente in vigore rischiano di passare feste di sostanziale clausura sia gli ospiti delle strutture alloggio per persone con disabilità sia molti residenti dei piccoli Comuni del nostro territorio.

I Moderati sono pronti a sostenere ogni proposta sensata per garantire a migliaia di piemontesi il ricongiungimento familiare almeno per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, purché in totale sicurezza.

Sono tante le strutture residenziali che, in questi mesi, hanno lanciato il loro allarme: alcuni degli ospiti non incontrano i familiari dallo scorso febbraio e le restrizioni del secondo lockdown hanno reso ancora più difficile la situazione. Per molte persone la solitudine è diventata ormai intollerabile. Gravi e talvolta gravissime sono le conseguenze psicologiche, specialmente sui soggetti più fragili.

Il Piemonte, settima regione italiana per numero di abitanti, è seconda in assoluto per numero di Comuni (1.181): il 90% di questi è sotto i 5mila abitanti. Data la conformazione  peculiare del nostro territorio, vi sono Comuni isolati di poche centinaia o talvolta di poche decine di abitanti. Sono sicuro che sia possibile trovare il modo di permettere a chi abita in un piccolo Comune di spostarsi di pochi chilometri per raggiungere i propri cari senza compromettere la sicurezza.

Il Ministero della Salute ha recentemente emesso una circolare per regolare l’accesso dei familiari delle persone con disabilità alle strutture che le ospitano: si attuino subito queste direttive.

App “IO”, abbiamo un problema: dove c’è Paola Pisano si verificano disastri

Il pessimo funzionamento dell’app cashback appena lanciata conferma la tendenza: dove c’è l’ex Assessora, ora Ministra dell’Innovazione, le cose non funzionano.

App “IO” appena lanciata: ma, nell’imminenza del debutto del sistema di cashback “extra” natalizio, sono già innumerevoli gli inconvenienti tecnici che gli utenti (a partire dallo scrivente) riscontrano. Qualcuno si stupisce? A che nome risponde l’attuale Ministra all’Innovazione?

Proprio lei, Paola Pisano. Quanto ieri succedeva alle Anagrafi di Torino, oggi si verifica a livello nazionale con la nuova applicazione cashback: intoppi su intoppi, problemi su problemi. Utilizzare la app dopo averla scaricata è di fatto impossibile.

Non si riescono ad aggiungere nuove carte di credito né bancomat. Non si contano i rallentamenti e i problemi di collegamento. Gli utenti ormai conoscono a memoria la seguente frase:

“Non è stato possibile cercare i metodi di pagamento, riprovare più tardi”.

Forse i propositi – di per sé condivisibili – di stimolare l’economia e di combattere l’evasione fiscale si sarebbero potuti perseguire con modalità tecnicamente migliori. Dopo aver affossato le Anagrafi cittadine, l’ex Assessora Pisano preferì “tagliare la corda”, sottraendosi alla prova del consenso dei torinesi. Ora la storia si ripete: cosa farà questa volta, in veste di Ministra?

Adesso permettete ai ragazzi con disabilità ospiti di strutture residenziali di riabbracciare mamma e papà

Il grido d’allarme di tante comunità alloggio del territorio: alcuni degli ospiti non incontrano i familiari dallo scorso febbraio. Ora, con il Piemonte che si appresta a diventare Zona Gialla e alla luce della circolare appena emessa dal Ministero della Salute, si trovi il modo di interrompere questo drammatico isolamento.

“Da domenica 13 dicembre il Piemonte sarà Zona Gialla”: prendiamo atto della sicurezza con la quale il Presidente Cirio riferisce questa notizia. Apprendiamo contemporaneamente che il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute ha appena approvato una circolare che regola le visite dei familiari presso le strutture residenziali. A questo punto la Regione Piemonte e le ASL recepiscano immediatamente il testo ministeriale e definiscano le modalità tramite le quali le ragazze e i ragazzi con disabilità ospiti delle comunità alloggio possano finalmente tornare a incontrare i propri genitori. Molti di questi ragazzi non incontrano nessuno, familiari compresi, dallo scorso febbraio. La situazione si sta facendo drammatica. Le conseguenze di un isolamento così duro e così prolungato su persone con una disabilità intellettiva, fisica o sensoriale rischiano di essere gravissime, sia dal punto di vista psicologico sia dal punto di vista fisico. Si studino ambienti sicuri e protetti, per esempio sul modello delle camere degli abbracci, anche per le strutture residenziali dedicate alle persone con disabilità. Attualmente le procedure impediscono, di fatto, ogni tipo di incontro, salvo sottoporre l’ospite con disabilità a quarantene di settimane dopo ogni incontro. Chiediamo inoltre, come già previsto dalla circolare ministeriale per le RSA, test antigenici rapidi per i familiari in visita ai propri congiunti ospiti delle strutture.

Niente sottotitoli nella Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: non fruibili gli odierni eventi in streaming di Comune e Regione

Solo gli utenti sordi che comprendono la LIS sono stati in grado di seguire i due convegni di questa mattina, rispettivamente sul turismo accessibile (Città di Torino) e sul Tavolo per la Disabilità (Regione Piemonte). Ignorate le richieste che da tempo rivolgo alle due Giunte con i miei atti. Calpestati i diritti dei piemontesi con disabilità: mancanza gravissima da parte di due Istituzioni di questa importanza, a maggior ragione in occasione del 3 dicembre.

Sottotitoli per utenti con sordità? Niente da fare. Neanche oggi, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la Regione Piemonte e il Comune di Torino hanno voluto garantire questo servizio nei rispettivi eventi in streaming. Il Convegno della Città di Torino sul tema “Turisti in città: a Torino l’ospitalità non ha barriere” prevedeva soltanto (e soltanto per alcuni degli interventi) la traduzione in Lingua Internazionale dei Segni. Neanche la videoconferenza stampa della Regione sul “Tavolo Regionale per la Disabilità”, tradotta in LIS, è stata sottotitolata. Giusto pensare a futuri eventi accessibili (ATP Finals comprese), bene il tavolo regionale permanente, ma di certo partire con due dirette non fruibili significa partire con il piede sbagliato. La Giunta Comunale ha provato a difendersi preventivamente, nelle scorse ore, parlando di “ricerche avviate per trovare il software adatto” per un’esigenza sorta negli ultimi “mesi”: falso, è almeno da un anno e mezzo (a marzo 2019 chiesi l’audizione in Commissione il professor Carlo Eugeni, che presentò il progetto “Accessibilità Universale delle Sedute Consiliari”) che chiedo che tutte le sedute consiliari, così come i convegni trasmessi in diretta, abbiano sottotitoli. Ho fatto la stessa richiesta anche in Consiglio Regionale, lo scorso luglio, con un interrogazione. Non sanno le Giunte di due Istituzioni importanti come la Regione Piemonte e il Comune di Torino che molte persone sorde e ipoacusiche, nonché persone con impianto cocleare, non comprendono la LIS? Al momento, siamo fermi alle belle intenzioni; quanto ai fatti, siamo indietro anni luce, per quanto non sia stato un grave danno, per gli utenti con sordità, essersi persi questa mattina alcuni degli interventi degli Assessori.

Alleggerire gli Ospedali e riprendere visite e cure ambulatoriali a difesa della salute dei piemontesi

In questa fase di perdurante emergenza occorre puntare forte sul Covid-Hospital di Torino Esposizioni (attualmente ci risultano tassi di occupazione bassissimi) per alleggerire gli Ospedali del territorio e riprendere tutte le attività ambulatoriali, come da me più volte richiesto in Consiglio Regionale con i miei atti. Anche patologie diverse  dal COVID-19 rischiano di avere conseguenze immediate e drammatiche. Condivisibile la richiesta da parte del collega Tresso di istituire un monitoraggio periodico dei dati relativi all’assistenza specialistica di comunità erogata dai Poliambulatori territoriali pubblici.

Evitare l’interruzione delle prestazioni specialistiche erogate dai Poliambulatori Territoriali pubblici significa tutelare i piemontesi, specialmente anziani o con situazione di pluripatologia. In questa fase di perdurante emergenza è fondamentale, come da me ripetutamente richiesto in Consiglio Regionale con i miei atti, puntare sul Covid Hospital (presso il quale attualmente ci risultano tassi di occupazione bassissimi) approntato al V Padiglione di Torino Esposizioni al Valentino, per alleggerire gli Ospedali. Sostengo pienamente la proposta di Ordine del Giorno presentata in Consiglio Comunale dal collega Tresso: è fondamentale riprendere anche le visite categorizzate come programmate e differibili, che corrispondono pur sempre ad altrettanti casi di piemontesi che necessitano cure mediche. Il personale medico e sanitario dedicato alle visite ambulatoriali e specialistiche torni a occuparsi di questi ambiti: evitiamo così un ulteriore allungamento delle liste d’attesa, che sarebbe non più smaltibile in tempi ragionevoli.