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Aumento dei fondi per il trasporto disabili? Per ora è una pura ipotesi

Aumento dei fondi per il trasporto disabili? Per ora è una pura ipotesi
Aumenti tariffe zona blu? Non chiamatela redistribuzione

 
La Giunta, che per lo meno non effettuerà ulteriori tagli rispetto all’anno passato, vorrebbe integrare gli stanziamenti per il servizio di trasporto per le persone con disabilità grazie agli aumenti della ZTL (entrata incerta), ma non si sbilancia sulle cifre. Manterrò alta la guardia perché alle parole seguano i fatti. Senza obiettivi si resta nel campo delle supposizioni. Rincari degli abbonamenti annuali per le strisce blu: solo aumenti per le fasce ad alto reddito, nessuno sconto per chi è in difficoltà.
 
L’Assessore Lapietra non ritoccherà al ribasso, in questo 2017, gli 1,6 milioni stanziati lo scorso anno per il trasporto persone disabili. Una buona notizia molto parziale, dal momento che tale cifra non solo è abbondantemente inferiore a quanto non fosse appena cinque anni fa (5 milioni nel 2012), ma è – ed è ancora più grave – decisamente inferiore alle reali esigenze: e infatti negli ultimi mesi dello scorso anno si è rischiato di non poter garantire l’operatività del servizio. La Giunta riconosce la necessità di incrementare lo stanziamento, ma non si sbilancia sul “quanto”. L’idea è basarsi sui maggiori ricavi derivanti dalla ZTL, ma ogni indicazione di cifre è rimandata al 2018.
Ritengo che un impegno senza obiettivi precisi non sia un impegno ma una pura ipotesi. Vigilerò affinché alle parole seguano i fatti e l’incremento ci sia davvero. E sia, possibilmente, adeguato alle esigenze.
Faccio inoltre notare che aumentare le tariffe alle fasce a reddito medio-alto senza abbassarle alle fasce a reddito basso (fa fede l’Isee) non è “politica di redistribuzione”; si chiama “volontà di incassare”. Tutto legittimo, basta parlare chiaro: oggi il talloncino per posteggiare per un anno nelle strisce blu nella sottozona di residenza costa 45 euro per tutti. Domani costerà 90 euro (il doppio!) per chi ha un Isee fino a 50mila euro e 180 euro (il quadruplo!) per chi ha un Isee superiore a questa soglia. La tariffa resta invariata per chi ha l’Isee inferiore ai 20mila euro. Chi si aspettava un cambio di rotta con la nuova Amministrazione in termini di attenzione alle fasce a reddito basso, alle persone con disabilità e alle famiglie è rimasto deluso. In compenso, ci tocca registrare l’ennesimo giro di vite ai danni della classe media.