Area ex Paracchi, riconversione del distributore ex Eni: sono preoccupato per le tempistiche

Solo oggi sono iniziati i lavori di rimozione della vasca della struttura. L’Amministrazione aveva promesso la totale riconversione entro la primavera del 2019: sarà in grado di rispettare i termini? Spaccio, degrado, prostituzione e mancanza di sicurezza gli altri problemi della zona: appoggio con convinzione le istanze dei residenti.

Mancanza di sicurezza, degrado e sporcizia, spaccio e prostituzione: sono diverse le criticità dell’area ex Paracchi, oggetto di diverse mie interpellanze e della raccolta firme (oltre 450) da parte dei residenti, auditi oggi in occasione del Diritto di Tribuna a Palazzo Civico.

Noti sono i problemi della pista ciclabile Baden-Powell e dell’area abbandonata al civico 1 di via Pianezza. Quanto all’area giochi, il principio è semplice: il miglior modo di riqualificare un giardino è frequentarlo; ma per essere frequentabile dai residenti un’area verde deve essere in condizioni di manutenzione accettabili. Condizioni accettabili che, al momento, non si danno (anzi…).

Mi preoccupano anche le tempistiche: l’intervento di riqualificazione del giardino non avverrà prima del 2019. Nel frattempo, che cosa accadrà? Intanto, come già accaduto in passato, sono i cittadini stessi a darsi da fare per il quartiere, in questo caso portando avanti un interessante progetto, in collaborazione con la LIPU, per la trasformazione dell’area verde in Piccola Oasi Urbana di Biodiversità (il progetto è stato approvato da CoCity).

Altra criticità: l’ex distributore Eni all’angolo tra via Pianezza e corso Svizzera. Qui la situazione è ancora più fumosa. A marzo 2017, l’Amministrazione aveva promesso la riconversione «entro un paio d’anni», dunque entro la primavera del 2019. Solo oggi però sono iniziati i lavori di rimozione della vasca del distributore: un fatto che, insieme a voci secondo le quali ci vorranno «almeno tre anni» per la riqualificazione, mi impongono di mantenere alta l’attenzione.