A chi appartiene questo capannone? «E chi lo sa…»
Questo lo stringato ma fedele riassunto delle risposte date oggi dalla Giunta a due mie interpellanze relative, rispettivamente, alle strutture abbandonate di via Ceresole 30 e di via Fossata 88. Mentre l’Amministrazione annaspa a cercare la risposta, ai residenti restano i problemi: sporcizia, degrado e, probabilmente, la presenza di amianto.
Due interpellanze simili, due risposte praticamente in fotocopia. Questi i miei quesiti, relativi a due capannoni abbandonati di via Ceresole 30 e di via Fossata 88: a chi appartengono? Quali progetti ha l’Amministrazione per i due fabbricati? Esiste un pericolo amianto?
Inconsistenti le risposte: rispettivamente, «ancora non lo sappiamo», «non è nostra competenza», «ipoteticamente sì».
Ancora una volta, questa Giunta abbandona a se stesse quelle periferie tanto coccolate in campagna elettorale e poi impietosamente abbandonate (stiamo parlando di Barriera di Milano e Borgo Vittoria).
Peraltro, che i due capannoni non siano proprietà della Città non rappresenta una scusante. Compito dell’Amministrazione è chiedere ai proprietari degli stabili di ripristinare condizioni accettabili di decoro e pulizia. Invece, noi non abbiamo fatto neanche il passo precedente: non abbiamo neppure identificato l’identità dei possessori (non siamo riusciti a farlo in un mese abbondante: i miei due atti sono stati depositati a fine febbraio).
Nel frattempo i cittadini delle due aree hanno a che fare quotidianamente con la sporcizia e con il degrado, e si chiedono se debbano preoccuparsi per la presenza di amianto (la richiesta di verifica è stata effettuata ad Arpa per la sola via Fossata): e per via Ceresole? L’Amministrazione dorme…
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.