Anche la Giunta 5 Stelle scopre l’autorecupero ma “dimentica” di menzionare le occupazioni abusive
Emergenza abitativa: ben venga che la Maggioranza riprenda concetti già promossi dalle precedenti Amministrazioni, ma perlomeno lo faccia fino in fondo. Dove sono, nella mozione presentata oggi dai Cinque Stelle, i riferimenti agli stabili di proprietà comunale occupati illegalmente? Nessuna presa di distanza da tante realtà che fanno politica a spese della Città? Cosa si intende fare di tanti stabili, perfettamente funzionanti, che al momento rappresentano soltanto un costo? Il re è nudo: presenterò un emendamento in merito.
Come in un brutto party hollywoodiano, nella mozione presentata da alcuni Consiglieri del Movimento Cinque Stelle si nota più quello che manca che quello che c’è. Se l’atto è condivisibile nelle sue linee generali – e il fatto non stupisce, dal momento che torna a proporre, con modifiche minime e nessuna aggiunta sostanziale, posizioni e progetti già abbondantemente promossi e discussi da entrambi gli schieramenti nella scorsa mandatura – a farsi notare molto di più è la mancanza di qualsiasi riferimento alle occupazioni abusive di immobili di proprietà della Città.
Dimenticanza? Superficialità? O piuttosto omissione consapevole? Nessuna presa di distanza nei confronti delle tante realtà antagoniste ed estremiste che occupano immobili comunali per fare politica, spesso senza pagare acqua ed elettricità?
L’atto presentato dai Cinque Stelle, così com’è, è peggio che superfluo: è controproducente. Per questo motivo presenterò un emendamento per chiedere che, nella mozione, sia inserito l’impegno a superare tutte le occupazioni attualmente in atto da parte realtà politiche e soggetti estremisti che utilizzano spazi a spese della città (utenze comprese) e l’inserimento nel progetto di autorecupero di tutti gli immobili attualmente occupati.
A quel punto, e solo a quel punto, l’atto potrà dirsi completo e utile.