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Festa dei donatori AVIS

“Tutto ciò che non va donato va perduto”, ricordava Dominique Lapierre. Questa frase oggi sembra fatta apposta per descrivere ciò che accade quando una comunità decide di mettere al centro il bene degli altri. Vedere i donatori Avis, il personale sanitario e i volontari delle associazioni riuniti nello stesso luogo restituisce l’immagine concreta di una solidarietà che non fa rumore, ma cambia le vite.

Dietro ogni sacca raccolta c’è un gesto che nasce nella libertà, nella gratuità, nel desiderio profondo di essere utili a qualcuno che non si conosce. C’è anche il tempo dedicato da chi guida le associazioni, le responsabilità assunte, i momenti sottratti ai propri affetti con la consapevolezza che quel tempo potrà trasformarsi in un’opportunità di vita per qualcun altro.

A tutte queste persone va la mia gratitudine. In un tempo in cui spesso tutto viene misurato, il dono rimane una scelta semplice e allo stesso tempo preziosa. Una scelta che parla a tutti — anche ai più giovani — e che tiene unita una comunità che crede ancora nella forza dei gesti fatti senza chiedere nulla in cambio.

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