Il futuro è senza HPV. Anche in Piemonte.
Oggi ho fatto visita all’iniziativa organizzata da Acto Piemonte all’Ospedale Sant’Anna, dedicata alla prevenzione e alla sensibilizzazione sull’infezione da papilloma virus umano (HPV).
In quest’occasione veniva offerto Pap Test e HPV Test del programma Prevenzione Serena in accordo con il protocollo regionale, consulenze sulle vaccinazioni HPV, informazioni sui percorsi di prevenzione, materiale dedicato alla salute femminile e la possibilità di confrontarsi con specialisti e operatori sanitari.
Perché è così importante parlarne?
Le evidenze scientifiche mostrano l’efficacia della vaccinazione anti-HPV: la protezione può ridurre fino al 95% delle forme più comuni associate al virus, con una diminuzione del 30% delle condizioni che interessano bocca e gola e del 60% di quelle che coinvolgono le parti intime. Per questo la preadolescenza è considerata la fase in cui il vaccino garantisce il massimo beneficio.
Cosa prevede il Piemonte
La Regione offre la vaccinazione gratuitamente a:
- ragazze nate dal 1993;
- ragazzi nati dal 2006;
- undicenni e dodicenni tramite chiamata diretta;
- donne di 25 anni al primo PAP-Test;
- donne con lesioni diagnosticate;
- persone considerate a rischio su indicazione dello specialista.
Un aspetto importante riguarda le recidive: nelle persone che hanno già avuto una lesione, la vaccinazione può ridurre la possibilità che si ripresenti.
Le dosi previste
Il ciclo comprende 2 o 3 dosi, a seconda dell’età. Chi non risponde alla chiamata può comunque iniziare o completare il percorso tramite ticket.
Per approfondire: informazioni chiare e aggiornate sulla vaccinazione anti-HPV sono disponibili su vaccinarsinpiemonte.org, il sito dedicato alle vaccinazioni in Piemonte.
Oggi al Sant’Anna ho visto un lavoro concreto di spiegazione, ascolto e orientamento. È così che la prevenzione diventa davvero accessibile.