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Giornata mondiale della Salute Mentale, grande attenzione per le cure dei disturbi di origine psichiatrica e psicologica, in particolare nei giovani

Il 10 ottobre, ricorre la Giornata Mondiale per la Salute Mentale. I dati sulla crescita di disordini alimentari, depressione e altri disturbi di origine psichiatrica e psicologica sono particolarmente significativi: in Italia 1 giovane su 5 ne soffre, mentre in Europa 1 giovane su 3 non riesce ad accedere a cure adeguate, secondo i dati forniti da Sinpia, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Nell’ambito di un generale aumento delle richieste di aiuti, crescono anche i giovani che si rivolgono al Telefono Amico, con un aumento particolarmente importante (+18%) per coloro che cercano ascolto per disturbi alimentari.

A febbraio, nell’ambito del Bilancio di Previsione, ho presentato un Ordine del Giorno, approvato all’unanimità, che prevede l’aumento dei fondi per la psichiatria, fino al 4% del Fondo Sanitario Regionale, l’incremento delle assunzioni e degli orari di apertura dei Centri di Salute Mentale, l’attivazione della Consulta regionale della Salute Mentale e altre iniziative che vengono direttamente dall’appello per le cure psichiatriche delle Associazioni di utenti e famigliari che ho anche sottoscritto.

Sarà soprattutto il Piano Socio Sanitario che gli Assessori Riboldi e Marrone hanno presentato e che ora è al vaglio della IV Commissione a definire l’impegno della Regione su tematiche sempre più rilevanti per i nostri giovani e per la nostra società: da una parte la Salute Mentale avrà un proprio Direttore come altri Settori della Regione Piemonte, dall’altra saranno attivate iniziative di sensibilizzazione e prevenzione per la cittadinanza. Per rendere ancora più efficaci le iniziative previste nel PSS ho chiesto che, tra le audizioni in programma nell’ambito dei lavori della Commissione, sia inserito anche il Comitato Piemontese per la Salute Mentale. Costruire insieme interventi organici che permettano diagnosi precoci e una gestione adeguata del passaggio dalla Neuropsichiatria infantile ai servizi per adulti sarà senza dubbio una delle priorità per la Sanità piemontese del futuro.