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Fibromialgia torino ambulatorio mauriziano non chiude

L’ambulatorio per la fibromialgia del Mauriziano non chiuderà. Come promotore della Legge sulla fibromialgia del 2023 accolgo con favore le parole dell’Assessore e rilancio: lavorare per riconoscimento nazionale e inserimento nei LEA

L’ambulatorio per la Fibromialgia dell’Ospedale Mauriziano non chiuderà: le parole dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, sono state nette.

Come promotore della Legge regionale sulla fibromialgia accolgo con favore le parole dell’Assessore Riboldi che mettono la parola fine ai timori della chiusura dell’ambulatorio della fibromialgia, attivato con i fondi derivanti dalla Legge regionale di cui sono stato tra gli estensori.

Proprio grazie a questa legge abbiamo dato una risposta a tante persone, in gran parte donne, affette da una patologia complessa e altamente invalidante. Su questo tema la Regione Piemonte non le lascia sole, anzi, riparte con grande entusiasmo lavorando in tutti gli ambiti per ottenere l’atteso riconoscimento tramite una legge che riconosca la fibromialgia e che la inserisca nei LEA, i livelli essenziali di assistenza. Il traguardo non è lontano, manca solo l’ultimo passo. L’inserimento della fibromialgia nei LEA sarà un risultato decisivo, ma altrettanto importante sarà costruire, in Piemonte come nelle altre regioni, percorsi di presa in carico e assistenza insieme alle associazioni dei pazienti, come l’AISF – Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica, che da anni lavorano su questo tema, creando collaborazioni e sinergie tra professionisti e strutture sanitarie in tutto il Paese e che rappresentano un patrimonio assolutamente da valorizzare in quanto a esperienza, capacità di accoglienza e casistiche.