
Inquinamento luminoso: arriva la norma che lo definisce. Energia bene primario, giusto definire limiti e modalità per l’illuminazione dei nostri centri urbani
Approvati i miei emendamenti alla Legge di Riordino, la Legge che annualmente contiene le modifiche a tutte le Leggi regionali: gli emendamenti sanciscono la fattispecie di inquinamento luminoso, vietando di fatto l’utilizzo di dispositivi che possano arrecare disturbo mediante fasci luminosi o luci intermittenti, demandando alla Giunta la codifica di un’apposita norma in materia che regoli l’intensità luminosa nei centri abitati per dispositivi di illuminazione fissi o temporanei.
L’inquinamento luminoso genera problematiche significative, impedendo per esempio il riposo adeguato: grazie a questi emendamenti, la Giunta provvederà a definire limiti e modalità per l’utilizzo di impianti luminosi; è un passo avanti importante per la tutela della salute dei piemontesi. L’energia è un bene primario, bisogna utilizzarla con attenzione, lo constatiamo in questi giorni in cui la richiesta è superiore alla disponibilità, con blackout che mettono in difficoltà strutture pubbliche e a rischio persone fragili. La Giunta, entro sei mesi, definirà non solo che cosa sia l’inquinamento luminoso, ma anche le modalità con cui dovranno essere illuminate strutture pubbliche e private, costruendo un sistema omogeneo sul territorio che potrà aiutare anche gli Enti Locali nelle attività legate all’urbanistica o anche nella predisposizione di progetti di illuminazione per le strutture pubbliche.