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Borse di studio, per la Lista Civica Cirio Presidente PML l’obiettivo è privilegiare il merito, nel rispetto delle esigenze di bilancio

Giusto ragionare sulla tenuta dei conti, l’ulteriore incremento delle Borse di Studio che si prospetta per i prossimi anni non è sostenibile. Ciò che attrae gli studenti deve essere la qualità della formazione e dei servizi, non solo la borsa di studio: Torino e il Piemonte confermano la propria vocazione come polo universitario d’eccellenza, da valutare il Prestito d’Onore come investimento che la Regione e lo studente fanno insieme sul futuro e sul capitale umano.

Nel mio intervento prima della votazione sull’Ordine del Giorno in merito alla revisione dei criteri per l’erogazione delle borse di studio universitarie, in qualità di Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, ho sostenuto il concetto di merito come elemento discriminante: giusto chiedere al Governo di rivedere i criteri di merito per l’erogazione delle borse di studio, fatte salve evidentemente le condizioni per il mantenimento in presenza di gravi motivi di salute o famigliari. Questa Maggioranza crede nel futuro del Piemonte e di Torino come polo universitario di eccellenza: continueremo a investire in alloggi, in strutture, in servizi di qualità per promuovere gli elementi fondamentali dell’attrattività del nostro sistema universitario per gli studenti di tutto il mondo, insieme alla qualità dei nostri Atenei, riconosciuta a livello internazionale. Non sono soltanto le borse di studio a determinare la qualità della nostra offerta formativa.

E’ evidente che le condizioni di bilancio sono tali da non poter sostenere un’ulteriore crescita delle borse di studio paventata per i prossimi anni, ben al di là dei 104 milioni attuali. Il Consiglio regionale ha appena finito di discutere un Bilancio Previsionale in cui tutti abbiamo sostenuto la necessità di aumentare le risorse per decine di temi fondamentali, mobilità, sanità e occupazione su tutti.

In conclusione, ho anche lanciato una proposta: per integrare i servizi per gli studenti si può valutare la possibilità di erogare prestiti d’onore, come forma di investimento che la Regione e lo studente fanno insieme sul futuro e sul capitale umano.