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Un piano di comunalizzazioni per “salvare” a Torino le strade private a uso pubblico

Questa la mia richiesta alla Giunta: i cittadini che risiedono o lavorano in questi sedimi, pagando tasse e tributi come gli altri, hanno come gli altri diritto a servizi, pulizia e illuminazione. Significativo il caso di via Reiss Romoli 122 (oggetto di una mia interpellanza appena discussa), dove si è formata una vera discarica a cielo aperto nell’impossibilità, da parte dell’Amministrazione, di intervenire.

Illuminazione scarsa, pochi servizi, talvolta montagne di rifiuti: le vie private a uso pubblico si trasformano troppo spesso, nella nostra città, in altrettante terre di nessuno. Serve un piano di comunalizzazioni, affinché la Città possa assumere su di sé la titolarità di queste strade e dunque il diritto (e il dovere) di garantire pulizia, servizi e illuminazione. Il caso degli interni di via Reiss Romoli 122, oggetto di una mia interpellanza appena discussa in Consiglio Comunale, è significativo. Una vera e propria discarica a cielo aperto, di fronte alla quale la Giunta si difende: “La pulizia è competenza dei proprietari e dei frontisti, non nostra”. Resto convinto che, quando il degrado raggiunge simili proporzioni, l’Amministrazione abbia a prescindere il dovere di intervenire: oggi quella porzione di città è una discarica a cielo aperto. Scenari e riflessioni simili si aprono su altre strade private a uso pubblico: a Torino sono alcune decine. Non possiamo abbandonare cittadini che, come tutti, pagano tasse e tributi e dunque hanno come tutti diritto a servizi, pulizia e illuminazione. La mia richiesta alla Giunta: si definisca un piano di comunalizzazioni, affinché la Città possa prendere in carico pulizia, manutenzione e illuminazione dei sedimi privati a uso pubblico. Questa misura è fondamentale anche per garantire a tutti i torinesi che pagano tasse e tributi gli stessi diritti e sufficienti servizi.

Ambiente, Comune di Torino, Urbanistica