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Trasporto disabili: risorse risicate e ritardi nei pagamenti tra le cause dei troppi disservizi

Risorse finanziarie ridotte all’osso e cronico ritardo nei pagamenti: le aziende sono costrette a risparmiare dove (e come) possono. È altresì inaccettabile che sia l’azienda a decidere di tagliare arbitrariamente alcune corse. A farne le spese sono, come al solito, le persone in difficoltà, anello più fragile della catena.

La sanzione comminata a Tundo per alcuni recenti disservizi riporta agli onori dell’attualità le gravi pecche strutturali che gravano sull’intero sistema del servizio trasporto per le persone e per gli studenti con disabilità a Torino.

Che una ditta sia costretta a risparmiare sul servizio offerto per non andare in passivo è sempre la spia di un problema serio. In questo caso, si tratta anche di un problema complesso: risorse sempre più risicate, cronico ritardo nei pagamenti e la zavorra rappresentata dalle gare secondo il sistema del massimo ribasso, umiliante per le aziende e per chi lavora. È peraltro inaccettabile che l’azienda scelga arbitrariamente di tagliare alcune corse.

Il tutto diventa ancora più grave se si parla, come in questo caso, di persone con disabilità. A pagare le troppe inefficienze di tutto il sistema sono in ultima analisi, le persone in difficoltà e le loro famiglie, come al solito anello finale, e più debole, di tutta la catena.

È il metodo in sé che va pensato in maniera diversa. È la Città che deve cominciare a considerare il servizio trasporto disabili come priorità: su cui, se necessario, investire risorse. Ce la faremo in futuro? Per farlo, serve superare un presente che non funziona.

servizio trasporto disabili, Tundo