Questa mattina, insieme ai colleghi della Lista Città di Città, ho abbandonato il Consiglio Metropolitano in apertura di seduta in segno di dissenso contro la concessione dell’area di Ponte Mosca al Comune di Torino nonostante la mozione contraria dello scorso 22 dicembre. Alla protesta non si è unito il centrodestra.
La volontà della Sindaca Appendino di procedere con la collocazione del suk a Ponte Mosca, fino al 31 maggio, nonostante la mozione votata dal Consiglio Metropolitano lo scorso 22 dicembre, significa calpestare il volere espresso dell’assemblea dell’ente proprietario dell’area e rappresenta l’ennesimo schiaffo dato a un territorio, la Circoscrizione 7 di Torino, che non può continuare a essere lo scaricatoio di tutti i problemi della città.
Non passa giorno che questa Amministrazione non riservi qualche sgradita sorpresa, ignorando le necessità dei cittadini, le priorità del territorio e, vediamo, anche gli atti politici vincolanti del Consiglio Metropolitano.
Come Sindaca della Città Metropolitana, Chiara Appendino dovrebbe ricordare l’impegno, a oggi disatteso, di convocare i capigruppo per esaminare preventivamente le decisioni. La sua Giunta al Comune di Torino dovrà prima o poi farci sapere quale sia il cronoprogramma del “suk a rotazione”, senza il quale è difficile credere che la strategia più volte rivendicata esista davvero.
Silvio Magliano – Capogruppo dei Moderati presso il Comune di Torino e Consigliere della Lista Città di Città presso la Città Metropolitana di Torino.
Accolta dal Consiglio Metropolitano la proposta di mozione che impegna la Sindaca della Città Metropolitana Chiara Appendino a negare al Comune di Torino l’area Ponte Mosca come sede del mercato del libero scambio: grande vittoria della buona politica.