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INTERROGAZIONE – Fondo regionale disabili

Premesso che:

  • l’articolo 35 della Legge regionale n. 34 del 22 dicembre 2008 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, della sicurezza e della regolarità del lavoro” istituisce, ai sensi dell’art. 14 della legge 68/1999, il “Fondo regionale per l’occupazione dei disabili” destinato al finanziamento di interventi di inserimento lavorativo delle persone disabili e dei relativi servizi di assistenza tecnica, nonché dei servizi di sostegno e di collocamento mirato;
  • con la Deliberazione della Giunta regionale n. 59-9335 del 12 maggio 2003 era stata affidata all’Agenzia Piemonte Lavoro la gestione del suddetto “Fondo regionale per l’occupazione dei disabili”;
  • ai sensi dell’art.16 della Legge regionale 29 ottobre 2015, n. 23 ”Riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in attuazione della Legge 7 aprile 2014, n.56 (Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni)”, la Regione individua nell’Agenzia Piemonte Lavoro l’ente cui competono le funzioni di coordinamento e gestione dei servizi per l’impiego, come riformulati dalla disciplina statale di attuazione della legge n.183 del 10 dicembre 2014, compreso il collocamento mirato;
  • la legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro” all’art. 6 prevede che l’Agenzia Piemonte Lavoro, oltre alla gestione dei Centri per l’Impiego, esercita compiti di assistenza tecnica e monitoraggio in relazione alle funzioni regionali di cui all’articolo 4, comma 1, di programmazione, indirizzo e coordinamento delle politiche attive del lavoro, nonché quelle relative alla regolazione e organizzazione dei servizi per il funzionamento del mercato del lavoro regionale.

Considerato che:

  • con Deliberazione della Giunta Regionale 13 Aprile 2018, n. 26-6749 è stato approvato l’atto di indirizzo 2018-2019 “Fondo regionale disabili di cui all’art. 35 della Legge regionale n. 34 del 22 dicembre 2008. Intervento di Politica attiva rivolto a persone disabili”, il quale concorre con le altre misure previste in attuazione della legge 68/1999 e inserite nella Programmazione del Fondo Regionale disabili, alla presa in carico complessiva delle persone con disabilità e al loro inserimento/re-inserimento sociale e lavorativo.

Rilevato che:

  • la Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo regionale per l’occupazione dei disabili, aveva già assegnato e impegnato a favore dell’Agenzia Piemonte Lavoro la somma di € 39.726.570,15;
  • dalla ricognizione effettuata dagli Uffici competenti restava nella disponibilità dell’Agenzia medesima la somma di € 11.860.587,65;
  • per l’attuazione del suddetto atto d’indirizzo la Regione Piemonte si è avvalsa dell’Agenzia Piemonte Lavoro, nell’ambito dei suoi compiti istituzionali nelle more dell’approvazione del Piano di attività 2018, destinando per il finanziamento dell’intervento l’importo di € 5.500.000,00 nell’ambito delle risorse disponibili e già impegnate a favore dell’Agenzia medesima;

interroga l’Assessore per sapere a quanto ammonta l’importo totale delle risorse che l’Agenzia Piemonte Lavoro ha nel suo bilancio dedicate alla disabilità e conoscere nel dettaglio come siano state utilizzate, avendo cura di precisare altresì secondo quali modalità e con quali tempistiche intenda far uso delle eventuali risorse non ancora spese.

INTERROGAZIONE – Protesi acustiche digitali per sordociechi

Premesso che:

  • nell’adunanza consiliare del 14.04.2015 è stata approvata all’unanimità la Mozione n. 144 relativa alle protesi acustiche digitali per sordociechi, al fine di facilitare la comunicazione e quindi l’inclusione sociale delle persone con questa doppia minorazione;
  • a seguito di tale approvazione il Consiglio regionale impegnava la Giunta a farsi parte attiva per l’inserimento nel nomenclatore tariffario nazionale delle nuove protesi acustiche digitali tra gli strumenti di nuova tecnologia elencati nella DGR 4-6467 del 23.07.2007 recante “contributi a persone con grave disabilità per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati, rivolti all’autonomia e all’inclusione sociale e alla comunicazione”;
  • in data 17.06.2016 è stata presentata l’interrogazione n. 1101 per conoscere gli sviluppi sull’argomento;

Constatato che:

  • in risposta a tale interrogazione l’assessore faceva presente che era stata rivolta al Ministero della Salute una sollecitazione per ampliare il prontuario nazionale, richiesta che il Ministero aveva già accolto anche da altre Regioni inserendo queste strumentazioni nei nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza);
  • il Ministero della Salute predisponeva una bozza di decreto con un impegno di spesa di circa 800 milioni di euro, da sottoporre al parere del Ministero dell’Economia;

 Considerato che:

  • l’isolamento sensoriale nella comunicazione nelle persone con la doppia minorazione vista e udito assume una gravità importante;

interroga l’Assessore per conoscere nel dettaglio quali sviluppi sono conseguiti.

INTERROGAZIONE – Riconoscimento della Sindrome da Sensibilità Chimica Multipla

Premesso che:

  • si definisce Sensibilità Chimica Multipla (MCS) un disturbo cronico caratterizzato da sintomi ricorrenti, a carico di più organi ed apparati, che insorgono in seguito all’esposizione a sostanze chimiche, anche non correlate chimicamente, a concentrazioni molto inferiori a quelle generalmente tollerate dalla popolazione generale;
  • alcune Regioni (tra le quali Veneto, Emilia Romagna, Lazio) hanno autonomamente disciplinato la MCS riconoscendola come “malattia rara”.

Considerato che:

  • tale disturbo determina un importante compromissione dell’autonomia della persona nelle normali attività della vita quotidiana.

Rilevato che:

  • in data 31.01.2017 è stata approvata all’unanimità la Mozione n. 277 relativa al riconoscimento della Sindrome da Sensibilità Chimica Multipla;

Interroga l’Assessore per sapere quali sviluppi vi sono stati a seguito della sopra citata approvazione della Mozione n. 277 relativa al riconoscimento della Sindrome da Sensibilità Chimica Multipla e come intenda procedere in merito questa Giunta, tenendo anche conto dell’operato delle altre Regioni.

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Senza la possibilità di cambiare la destinazione d’uso, il numero di chiusure da parte di edicolanti (e di fiorai), e dunque di manufatti abbandonati, aumenterà: evenienza disastrosa non solo per i titolari delle attività, ma per la stessa Città di Torino.

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